La variante Delta, conosciuta anche come variante indiana, sta provocando un aumento delle infezioni da Covid-19 e molte nazioni europee ritardano le riaperture. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Cos'è la variante SARS-CoV-2 Delta
Si tratta di una variante del virus responsabile del Covid-19, più trasmissibile rispetto alla precedente variante Alpha. I primi casi di SARS-CoV-2 Delta sono stati scoperti in India nell'ottobre dell'anno scorso e si sono rapidamenti diffusi oltre i confini indiani. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le nazioni che ad oggi ne sono afflitte sono 74. Ora che molti Paesi hanno cominciato ad allentare le restrizioni in vista della stagione estiva, il rischio di contagi potrebbe aumentare.
I sintomi più frequenti dell'infezione da SARS-CoV-2 Delta sono febbre, mal di gola, mal di testa e naso che cola. Può manifestarsi anche senza tosse e perdita dell'olfatto, caratteristica che può farla confondere per semplice influenza.
E' più pericolosa della variante Alpha?
Allo stato attuale non ci sono dati che portino a credere che la versione Delta sia più aggressiva della precedente. L'unica cosa certa è che si trasmette più velocemente. In Inghilterra, dove si registra un'elevata incidenza della versione Delta, le Autorità informano che non sono stati registrati casi gravi. Forse anche grazie alla compagnia di immunizzazione in corso.
Focus della diffusione in alcune nazioni europee
La Gran Bretagna sta affrontando la terza ondata della pandemia. Giovedi 17 giugno sono stati riportati 11.007 nuovi casi di contagio, il numero più alto registrato da febbraio. A Londra, il rilascio delle misure di blocco slitta di 4 settimane. Tutte le attività, che sarebbero dovute riprendere il 21 giugno, sono state costrette a posticipare l'apertura dopo la terza settimana di luglio. I primi casi della variante Delta nel Regno Unito sono stati riportati all'inizio del mese di febbraio 2021 e si sono propagati velocemente. Sembra infatti che sia più facilmente trasmissibile della variante Alpha, conosciuta anche come variante inglese.
In Italia, la variante Delta colpisce 1 italiano su 100 e le regioni più afflitte, in ordine di casi attivi, sono Trentino-Alto Adige, Puglia, Campania, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio (Fonte banca dati Gisaid e Gimbe. Dati validi al momento della pubblicazione dell'articolo).
In Germania, dove circa metà della popolazione ha ricevuto almeno un'iniezione del vaccino anti COVID-19, le Autorità tedesche prevedono un picco nelle infezioni in autunno. In Russia, a Mosca è stato imposto uno stop alla settimana lavorativa dal 15 al 19 giugno e San Pietroburgo è soggetta a nuove restrizioni.
A Madrid e Barcellona i casi di coronavirus riconducibili alla variante Delta si stanno rapidamente espandendo. Si stima che entro la prossima settimana tutti i casi di infezione nell'area metropolitana di Barcellona saranno dovuti a questa variante.
I casi di infezioni legati alla variante Delta hanno crescendo anche in Portogallo. Il paese sta ora affrontando la quarta ondata e il focolaio è a Lisbona. Il 16 giugno sono stati registrati 1.350 nuovi casi (variante Delta) di cui 928 nella capitale. Le altre zone più colpite sono il Nord, seguito da Algarve e dall'Alentejo.
In Francia, ad oggi predominano le infezioni legate alla variante Alpha. Secondo l'ultima comunicazione del Ministero della Salute, i casi riconducibili alla variante Delta sono tra il 2 e 4% del totale.