Quali sono i Paesi con il sistema fiscale più snello?

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Scritto da Asaël Häzaq il 20 ottobre, 2023 - Modificato 23 ottobre, 2023
La tassazione è forse uno degli aspetti meno piacevoli di vivere all'estero. A seconda della destinazione, fare la dichiarazione dei redditi, o pagare altre imposte, può essere una passeggiata o un vero grattacapo. Ecco una panoramica sui sistemi fiscali nel mondo, dai più semplici ai più complessi.

Sistemi fiscali: dai più semplici ai più complessi

L'Indice di competitività fiscale internazionale (ITCI) valuta i diversi sistemi fiscali in termini di competitività e neutralità. Secondo gli autori dello studio, più le leggi fiscali di un Paese sono complesse, meno sono neutrali. Ogni cittadino dovrebbe essere in grado di comprendere le regole principali per il calcolo delle imposte e fare il necessario senza bisogno di rivolgersi a un commercialista. L'edizione 2022 dell'indice classifica l'Estonia come la nazione con il sistema fiscale più semplice e competitivo dell'OCSE. La Lettonia si aggiudica il secondo posto, seguita dalla Nuova Zelanda. La Svizzera è al quarto posto. La Repubblica Ceca è quinta. Seguono Lussemburgo (6°), Ungheria (7°), Lituania (8°), Turchia (9°) e Israele (10°).

Molto indietro, Portogallo, Italia e Francia sono rispettivamente al 36°, 37° e 38° posto. La Francia, in fondo alla classifica, è tra i campioni del mondo in termini di pressione fiscale. Ha anche un sistema fiscale complesso. La riforma che ha introdotto la ritenuta alla fonte è stata pensata per semplificare la vita dei contribuenti. Altre nazioni, conosciute per l'elevata pressione fiscale, si sono classificate più in alto perchè hanno sistemi fiscali più chiari come la Danimarca (33° posto), il Belgio (24°), gli Stati Uniti (22°) e il Giappone (21°). L'Ungheria riesce addirittura a classificarsi tra gli Stati più competitivi.

Focus sui Paesi con sistemi fiscali semplici

Il modello fiscale estone viene emulato. Nel 2010, Paesi europei come la Francia guardavano all'Estonia per capire le ragioni del suo successo. Innanzitutto, il sistema di dichiarazione dei redditi è altamente semplificato e digitalizzato. Tutti i cittadini sono tassati allo stesso modo, indipendentemente dal loro reddito (aliquota del 20%): è la cosiddetta "flat tax". Per gli espatriati, il sistema fiscale estone promette meno scartoffie (grazie alla digitalizzazione) e maggiore chiarezza. L'Estonia è stata la prima nazione europea ad aver introdotto la "flat tax".

A partire dagli anni '90, altri Stati europei, tra cui la Lettonia, si sono ispirati al modello estone. Non a caso si parla spesso dei vantaggi fiscali per le aziende straniere che si installano in Estonia o in Lettonia. L'Estonia ha reso estremamente semplice il processo di creazione di un'impresa (100% online, e-residence, procedure rapide) per attirare un maggior numero di professionisti stranieri. In Estonia, l'imposta sulle società è del 10%. In Lettonia è del 20%, ma solo sugli utili distribuiti. Non è prevista alcuna imposta sugli utili reinvestiti.

Anche la Nuova Zelanda ha un sistema fiscale semplice grazie all'IRD (Inland Revenue Department). L'IRD attribuisce a ogni individuo un numero di identificazione fiscale, un numero unico (TIN). Il TIN consente a ogni cittadino di essere identificato dal fisco e semplifica le procedure fornendo un quadro complessivo sulla sua posizione fiscale (reddito, tasse, dati personali, ecc.). Il TIN è obbligatorio per lavorare, per effettuare investimenti immobiliari e per aprire un conto in banca.

Il complesso sistema fiscale americano

Le formalità amministrative negli Stati Uniti possono essere piuttosto impegnative per gli espatriati, soprattutto per coloro che non hanno una buona padronanza della lingua. E anche per chi ce l'ha, può essere difficile comprendere il gergo amministrativo. Di conseguenza, presentare la dichiarazione dei redditi negli Stati Uniti è un'operazione molto complessa. Come destreggiarsi in una nazione di 50 Stati, ognuno con le sue leggi fiscali? Gli espatriati non devono solo barcamenarsi tra le normative dei vari Stati, ma devono anche pagare tasse diverse a seconda dell'area geografica di riferimento (federale, statale, di contea, ecc.).

Potresti pensare che queste normative non riguardino direttamente gli espatriati e che una persona che vive in uno Stato non debba preoccuparsi del sistema fiscale dell'altro. Ma se lavori in California, e per qualche motivo svolgi degli incarichi anche nello Stato vicino, devi fare attenzione perché sei soggetto a due tassazioni diverse. Certo, la ritenuta d'acconto esiste, ma non elimina la necessità di presentare la dichiarazione dei redditi. L'obbligo di dichiarare le tasse dipende da una serie di fattori, tra cui la fascia di reddito e lo stato di famiglia. Data la complessità della procedura, molte organizzazioni offrono assistenza gratuita o a prezzi accessibili. L'assistenza può consistere in una semplice spiegazione oppure nell'accompagnare l'espatriato in tutte le formalità fiscali.

A proposito di Asaël Häzaq

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.