Buone notizie per chi ama l'avventura, il brivido, le sfide e le nuove esperienze: potete trasferirvi all'estero ed essere pagati per farlo. Che sia una strategia dei governi per attirare gli stranieri? Ecco come funziona.
In cerca di espatriati per ridare vita ai piccoli centri
Benvenuti in Italia. Ollolai, un paesino tranquillo situato lontano dalle tradizionali località turistiche, in Sardegna, ha molto da offrire. È alla ricerca di nomadi digitali per ritrovare il dinamismo. Il comune ha ideato un programma speciale per loro, offrendo alloggio gratuito. Una soluzione perfetta per lavorare, viaggiare e conoscere nuove persone. È anche un modo innovativo per dare maggiore attrattiva a un piccolo centro.
Già nel 2018 Ollolai è diventato famoso per le sue case a un euro. Essendo scarsamente popolato, sta facendo il possibile per attirare nuovi residenti. Gli stranieri fanno parte di questa strategia. Il sindaco di Ollolai fa sapere che il numero di stranieri nella comunità è cresciuto in modo significativo. Motivati dal programma "case a un euro", non hanno esitato a comprare e ristrutturare edifici abbandonati.
L'ultima iniziativa del comune dovrebbe consentire a 30 stranieri di trasferirsi lavorando a distanza. Potranno soggiornare gratuitamente a Ollolai per un massimo di 3 mesi consecutivi (il periodo massimo di permanenza in Italia senza visto per un cittadino extracomunitario). Il Comune pagherà anche le bollette e le tasse. Per il progetto sono stati stanziati 20.000 euro. Le candidature sono aperte fino a dicembre. Il progetto dovrebbe durare due anni.
Un circolo virtuoso
Per i nomadi digitali non si tratta solo di soggiornare gratuitamente usufruendo della banda larga (Ollolai unisce la tranquillità della campagna a una buona rete Internet), ma di partecipare in modo attivo alla vita locale. Le autorità li invitano a esplorare la regione invitandoli a partecipare a festival, eventi e coinvolgendoli in vari progetti come la realizzazione di documentari, la stesura di saggi, l'organizzazione o la partecipazione a conferenze per parlare del loro lavoro e della loro esperienza a Ollolai.
Essere pagati per vivere all'estero?
L'Italia è fonte d'ispirazione per diversi Paesi. La penisola greca di Antikythera è, da qualche anno, sulle prime pagine dei giornali. Nel 2019 contava solo una ventina di residenti permanenti e per questo motivo il Comune ha attuato un'iniziativa per attirare famiglie con almeno 3 figli. L'offerta, che è ancora in essere, prevede un alloggio e un assegno mensile di 500€ per un periodo di 3 anni. Anche il Saskatchewan, in Canada, ha un target molto specifico: i laureati. Nell'ambito del Graduate Retention Program (GRP), la provincia canadese offre una riduzione sui costi dell'istruzione fino a 20.000$, a seconda del percorso di studi. Possono beneficiare del programma gli studenti internazionali che già vivono nel Saskatchewan o che si trasferiscono nella provincia.
Negli Stati Uniti, il Vermont concede fino a 7.500 dollari ai nuovi arrivati che, in cambio, devono lavorare per un'azienda locale. Tra le altre iniziative menzioniamo quella di Presicce-Acquarica, una città della Puglia che è diventata famosa grazie al suo ambizioso piano per attirare nuovi residenti. Ogni nuova famiglia che si trasferisce sul territorio, e compra casa, ha diritto a una somma di quasi 30.000 euro e ad un bonus di 1.000 euro per ogni figlio.
Cose da considerare trasferendosi in una regione periferica
Tutte queste zone hanno una cosa in comune: la loro popolazione sta invecchiando e mancano giovani. Meno abitanti significa meno negozi, scuole e servizi pubblici, e meno finanze per sostenere la comunità. E' una spirale in discesa che le autorità cercano di arginare per far rivivere le loro città. Gli incentivi offerti però non devono essere l'unica molla che spinge le persone a trasferirsi. Cerchi lavoro o vuoi cambiare carriera? Troverai lo stesso tipo di impiego nel comune di nuova residenza? Ti sposti da solo, in coppia, con figli? Pianifichi di vivere all'estero per molto tempo? Sono tutte domande che devi farti prima di prendere una decisione finale.
Sempre più espatriati si dichiarano sensibili alla causa ambientale. Così come tante persone hanno lasciato le grandi città durante la crisi sanitaria per trasferirsi in zone rurali, anche gli espatriati cercano uno stile di vita più tranquillo e vogliono contribuire alla salvaguardia della regione che li ospita. I progetti dei vari comuni si inseriscono in una quest'ottica. Gli stranieri non sono visti come dei "nuovi residenti anonimi" ma come anelli di una catena. Gli scambi e la condivisione sono il motore di questi progetti. Un'occasione, per gli stranieri, di dare un nuovo significato al loro espatrio.
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