Ufficio pagatore pensione
Ultima attività 20 Novembre 2020 di Nicola 51
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Salve, sono un pensionato residente in Portogallo e chiedo cortesemente indicazioni sull'obbligatorietà di ricevere la pensione in un conto corrente portoghese o meno. Qualcuno dice che, pur essendo residente in Portogallo e avendo qui un appoggio bancario, si può ricevere la pensione in una banca italiana. Grazie.
quel "qualcuno" ti ha detto male.....secondo le mie conoscenze ad oggi....
Buongiorno Sarolf,
Se ti aiuti con il motore di ricerca interno al forum, trovi tutto il materiale fin ora discusso su queste pagine inerenti all'argomento.
Clicca qui: Fai una ricerca su expat.com
Inserisci le parole: accredito pensione nella barra di ricerca, e avvia la ricerca.
Saluti e buona lettura,
Francesca
Team Expat.com
Non esiste nessun obbligo in tal senso.
La diversità è come detto più volte, l accertamento in vita che è espletato unicamente se si accredita su conto non ITALIANO. Se accreditata su conto con iban IT xxxxxx xx non viene richiesta.
I conti in ITA di chi sia AIRE devono divenire conti di non residente comunicando l avvenuta modifica di residenza alla banca.
Saluti
Ringrazio sinceramente quanti hanno risposto. Sembra comunque che ci siano perplessità sull'argomento se qualcuno ancora difende la posizione dell'obbligo di avere appoggio bancario (che è bene avere in ogni caso) e versamenti da INPS in Portogallo. Non ci sarebbe una legge, una disposizione, un decreto... e chi più ne ha più ne metta, dalla quale si possa evincere, in maniera univoca, cosa è giusto fare? Penso che il riportarla sarebbe un'indicazione utile a tantissimi altri connazionali che si trovano nella situazione di dover capire come muoversi relativamente al problema da me sollevato. Anche su Facebook ho trovato contributi convintissimi che appoggiano l'una (versamenti in Portogallo) o l'altra posizione (versamenti in Italia).
Non direi... a me NON sembra.
Non ho alcun dubbio né perplessità.
In quanto a FeSSbook invece ne ho molti.
Unico gruppo da considerare è quello di Enrico Venti VRSA Algarve.
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Non ho riportato la "legge" in quanto non esiste.
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A voler fare i sofisti.... se hai solo entrate di pensione e nessun avere immobile e mobile e bancario... l accreditare in ITA l unica fonte di reddito potrebbe sbilanciare il concetto di Centro Interessi di AgE... ma è una estrema forzatura.
Invece è una forzatura (ma in altro senso) prelevare costantemente..... diciamo oltre 190gg annui in ITA con la carta del conto che abbiamo in PT pur accreditando su tale conto la pensione.
Giusto per fare un esempio che sfugge ai più.
Esiste la completa visibilità fiscale intraEU.
Grazie per il riscontro. Grazie al quale adesso so come muovermi.
Sono io che ho poche certezze e dubbi sempre oltre che perplessità occasionali, come in questo caso visto che alla stessa domanda ho ricevuto risposte che convintamente supportavano e difendevano posizioni opposte.
Relativamente a Fessbook :-) invece, ho anch'io diverse perplessità e condivido in pieno l'apprezzamento per il gruppo indicato. Politicizzati, e lontani dalle mie scelte politiche, altri gruppi di italiani in Portogallo.
Un caro saluto
SBERTAN ha scritto :........... Invece è una forzatura (ma in altro senso) prelevare costantemente..... diciamo oltre 190gg annui in ITA con la carta del conto che abbiamo in PT pur accreditando su tale conto la pensione.
Giusto per fare un esempio che sfugge ai più.
Esiste la completa visibilità fiscale intraEU.
Citavo giusto prima questa frase
"..... Esiste la completa visibilità fiscale intraEU ....."
a cui troviamo nelle news finanziarie odierne un pronto riscontro.
wallstreetitalia.com/conti-correnti-al-via-i-controlli-dellagenzia-delle-entrate-ecco-per-chi/
(copia/incolla nel browser)
Un saluto
Sarolf ha scritto :Salve, sono un pensionato residente in Portogallo e chiedo cortesemente indicazioni sull'obbligatorietà di ricevere la pensione in un conto corrente portoghese o meno. Qualcuno dice che, pur essendo residente in Portogallo e avendo qui un appoggio bancario, si può ricevere la pensione in una banca italiana. Grazie.
Buongiorno,le cito un mio post recente sull'argomento precisando che le norme sono chiare e se la sua banca non lo ha informato lo dovrebbe fare visto che è illegale per un residente all'estero avere c.c. in Italia l'unica possibilità e quella descritta di seguito :.....Buonasera, mi permetto di corregerla la normativa è chiara (Sbertan mi corregga se sbaglio) entro 6 mesi dalla cancellazione della residenza in Italia è obbligatorio chiudere qualsiasi conto corrente italiano e ,se cointestato occorre togliere il proprio nome consegnado le carte di credito e debito(la mia banca appena saputo del trasferimento si è premurata di avvisarmi.
I conti non vengono trasformati ma chiusi quelli da residente in Italia e aperto uno nuovo di trinca come residente estero,vi rilasceranno solo il bancomat no carte di credito,su tale conto si possono portare anche i titoli che non saranno più tassati in Italia ,sulla dichiarazione dei redditi in PT è obbligatorio segnalare le coordinate di tale conto in maniera tale che,volendo, possano indagare su eventuali plusvalenze interessi etcetc applicando le aliquote portoghesi(OKKIO a questo passaggio che son dolori). Per quanto riguarda l'esistenza in vita vale quanto ho scritto prima ; puo' esserci un vuoto normativo ma,ho letto da qaulche parte che,in caso di passaggio a miglior vita,in base alle convenzioni bilaterali, il paese in cui avvene tale evento comunica immediatamente il decesso all'ambasciata di riferimento . Il mio è uno dei pochi casi in cui l'ASL richiede l'esistenza in vita con l'autocertificazione..Naturalmente su tale conto si puo' accreditare la pansione senza dover sottostare all'obbligo di dimostrare l'esistenza in vita.
Ringrazio infinitamente per la lunga e circostanziata risposta. Però i miei dubbi erano diversi e cioè, la pensione deve essere versata obbligatoriamente in Portogallo, oppure la posso fare versare in Italia? In quest'ultimo caso, l'INPS potrebbe versare la mia pensione sul conto "nuovo di trinca" che io avrei in Italia?
Sul fatto di chiudere conti correnti in Italia e aprirne di nuovi e diversamente intestati la mia banca mi ha informato che potrei tenerlo il conto senza modificare nulla purché io abbia una doppia residenza fiscale, in Portogallo e in Italia Ho appena scritto alla mia banca informandola sulla mia posizione e impegni fiscali nei due paesi, e presto sarò informato su come muovermi... ma, come detto prima, il mio dubbio è diverso.
Comunque... grazie ancora!
Un caro saluto,
Sarolf
Sarolf, sono 2 problemi diversi.
INPS ti accredita dove vuoi, basta che il conto sia intestato a Te (o cointestato con Te). Se ti accredita su una banca italica l'esistenza in vita è un problema della banca. Se ti accredita all'estero diventa un problema di INPS che lo "vende" alla unica banca incaricata di pagare all'estero. nel caso CityBank.
Che poi Tu abbia 2 fiscalità diverse, non sono in grado di valutare. Certo è che la residenza in Portogallo non può anche essere residenza in IT contemporaneamente. Almeno non mi risulta. E se sei residente in PT non puoi avere conto "normali" in banca italiana. Puoi solo avere conti esteri in IT.
Resta poi la questione di INPS che dovrebbe pagarti il lordo. ma lo fà solo se sei residente all'estero e il tuo centro di interesse è all'estero. E non credo che in caso di doppia residenza fiscale sia sostenibile il tutto. Ma puoi solo provare a vedere se regge. Certo poi se non reggesse, credo che sarebbe ben valsa la pena di avere un conto in PT.
Grazie!
Provo a tirare le somme in base ai contributi ricevuti.
Non ho nessun obbligo di farmi versare dall'INPS la pensione sul mio conto portoghese ma va bene anche un terzo paese europeo (Francia, Spagna, ecc...), come ho letto su Facebook, oltre che ovviamente presso una banca italiana. A questo proposito presto saprò dalla mia banca italiana se conto "normale" o conto "estero". Automaticamente si dirimerà anche la controversia della doppia residenza fiscale (che non ho inventato io ma il funzionario di banca con il quale mi sono relazionato per capire come muovermi). Indipendentemente dal fatto che io abbia da pagare imposte e balzelli italiani... IMU, TASI, TARI, e similari, l'INPS mi versa la pensione defiscalizzata perché sono residente all'estero (e rispetto le regole del paese che mi ospita).
Questi i punti salienti del piacevole e costruttivo confronto con i vari utenti di questo Sito, che ringrazio, nessuno escluso.
Una nota che merita una riflessione, a mio modesto avviso.
Quando qualcuno ha bisogno di capire, ha qualche problema da risolvere, ecc... che valenza ritenete che abbia, che apporto alla comprensione può dare, un contributo che termina o contiene frasi come "...almeno credo", oppure "...ma non sono sicuro", "per quanto ne so io...", ecc...?
Buon giorno Sarof,
cito: Una nota che merita una riflessione, a mio modesto avviso.
Quando qualcuno ha bisogno di capire, ha qualche problema da risolvere, ecc... che valenza ritenete che abbia, che apporto alla comprensione può dare, un contributo che termina o contiene frasi come "...almeno credo", oppure "...ma non sono sicuro", "per quanto ne so io...", ecc...?
ha la valenza di far venire alla luce problematiche e eventuali soluzioni possibili ma innanzi tutto di sollecitare pareri ed esperienze di chi si e' trovato nella condizione di dover capire come funziona una una societa' differente, poco o tanto che sia, da quella nella quale siamo vissuti.
Se vogliamo delle risposte professionali ci dobbiamo rivolgere a dei professionisti che, tuttavia, non hanno vissuto tutte le esperienze che chi frequenta EXPAT ha vissuto. La legge e' legge e per questo oggettiva (a volte anche difficile da interpretare) le esperienze di vita vissuta sono soggettive.
Saluti
Franco
Concordo pienamente con Mezza48.
Non si può pensare di avere da un forum, frequentato da persone che hanno si delle professionalità specifiche ma anche dell'esperienza da vendere, avere non pareri ma certe e incondizionate sentenze. Se fosse io potrei dare delle indicazioni certe sul mio campo professionale ed anche li, prima, vorrei vedere le carte come si dice in gergo.
Nello specifico. Il dubbio che quel funzionario di banca abbia affermato con sicurezza cose che forse sicure non sono è uscito da una ampia sollevazione di dubbi e "forse" pronunciati a mezza voce per non dire .. "ma che c... dice quello la".
Opinioni espresse con garbo e sopra tutto, gratis.
Doppia residenza fiscale??
NO.. La residenza fiscale SE AIRE è sempre in Un PAESE, poi si potrà avere un'imposizione fiscale anche in altro Paese a seconda di quanto "prodotto" in tale Paese.
Quindi detto fesseria.... (il funzionarietto).
Voleva forse dire DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE!!... che è quando NON CI SI CANCELLA da APR e ci si registra pure presso il nuovo Paese e quindi essendo ancora residente ITA sarà un conto ordinario.... ma non ci potrà essere lo SCONTO fiscale in PT (ehhheee 🤣)
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Se AIRE il conto sarà di NON RESIDENTE e quindi conto "estero".
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Senza SE o MA eccetera.
A riprova chiedere ad un buon commercialista.
Un saluto da un cittadino esoNdato ex. Funzion. di banca
Mamma mia cosa ho provocato involontariamente!
Il mio invito ad una riflessione si basava sul fatto che, alla richiesta di aiuto relativamente ad un dubbio (nel mio caso: obbligo versamento pensione su banca portoghese o va bene anche su banca italiana), si possano ricevere risposte non esatte. Perdonatemi, che pareri ed esperienze sollecita chi da delle risposte non esatte? Non è più fuorviante che costruttivo l'apporto dato? Non dico ricevere risposte circostanziate e supportate da chissà quali documenti ma almeno corrette. Se non si è sicuri di quanto si afferma non è meglio tacere? Oppure la prima fesseria che viene in mente è meglio di niente? Stimola il confronto o è un dribbling mentale? Non volevo offendere nessuno, anzi sinceramente ho ringraziato quanti hanno perso tempo per tentare di aiutarmi... Non capisco queste reazioni, non ho preteso nulla, era un invito a conoscere cosa ne pensavate voi. Si sarebbero potute esprimere opinioni opposte alle mie senza "bacchettare" e senza svenimenti dovuti a posizioni diverse... ammesso che la mia si possa considerare diversa.
Perché le vere opinioni poi vengono fuori solo da arrabbiati? Se si vuole aiutare si dicono le cose come stanno sempre e incondizionatamente, anche se solo opinioni personali e non supportate da "carte" che dimostrano quanto si sostiene. Ho detto che conto "estero" o "normale" verrà risolto a brevissimo perché "funzionarietto", "ma che c... dice quello la"? Che poi non era per questo che vi ho disturbati!
Un caro saluto
Buon giorno Sarolf,
la mia, e sono sicuro anche quella degli altri, non e' una risposta da arrabbiato ma semplicemente una riflessione e un consiglio che ho seguito io stesso quando serviva: rivolgersi ad un professionista.
Il sito mi e' servito moltissimo per chiarirmi le idee o meglio per definire quali erano esattamente i dubbi che volevo chiarire.
Certo ognuno in poche righe racconta la sua esperienza esperienza, quello che crede di aver capito e lo racconta come e' capace e ognuno di noi lo raccoglie come puo' in base alla propria cultura, esperienza, sensibilita'.
Il sito ha anche persone che sanno esattamente cosa devono dire perche' conoscono la o le materie ed in piu' hanno l'esperienza di espatriati. Per nostra fortuna hanno anche la voglia di intervenire.
Frequentando il sito ho imparato a distinguere i pareri e li leggo tutti volentieri, per esempio mi era sfuggito che dovevo registrare la patente alla motorizzazione portoghese...e adesso come devo fare?
Franco
Bravissimi per onestà di risposte d'esperti della vita transumante senza veli. Oggi è giornata di sole. Chi si risente, ne perde più d'un raggio soltanto.
Buon fine-settimana.... a tutti
Dài Sarof.....
Se vuoi andare in PT come residente e chiedere applicazione del trattato per evitare le doppie imposizioni NON HAI OPZIONI diverse dall iscrizione AIRE.
Fossero solo queste le problematiche del espatrio!
C è sanità, auto ita, auto PT, patente... eccetera.
Il dubbio conto ordinario o estero... non è un dubbio (e non deve esserlo..) ma legato alla condizione di iscritto AIRE o meno.
Sono tematiche legate alle "vecchie" segnalazioni periodiche effettuate dalle banche ad UIC Bankit per un monitoraggio anche fiscale.
Da ex bancario CONFERMO il .... "funzionarietto".... non ho stima dell ambiente nel quale lavoravo.... scusami... io mi sarei sincerato che il cliente volesse mantenere la residenza in ITA prima di palesare la possibilità di optare per l uno o l altro dei conti.... cosa peraltro impossibile comunque.
Quindi non è competente... ma... più grave... non ha capito i bisogni del cliente.
Ed è un Funzionario!
Figurarsi gli impiegati ordinari che a lui chiedono. Ricordo che appena emesse le obbligazioni Subordinate le vendettero per prime ai colleghi in quanto aventi ottima resa. Figurarsi.... la parolina subordinate qualcosa voleva dire....
Non preoccuparti dei toni... qui trovi comunque qualità... e nessuno rimane con il broncio a lungo.
Un saluto
PS
trovi le stesse info che diamo se vai googolando sui portali governativi PT ed ITA con tutti i riferimenti normativi ed i crismi del ufficialità.
Sarolf ha scritto :Grazie!
Provo a tirare le somme in base ai contributi ricevuti.
Non ho nessun obbligo di farmi versare dall'INPS la pensione sul mio conto portoghese ma va bene anche un terzo paese europeo (Francia, Spagna, ecc...), come ho letto su Facebook, oltre che ovviamente presso una banca italiana. A questo proposito presto saprò dalla mia banca italiana se conto "normale" o conto "estero". Automaticamente si dirimerà anche la controversia della doppia residenza fiscale (che non ho inventato io ma il funzionario di banca con il quale mi sono relazionato per capire come muovermi). Indipendentemente dal fatto che io abbia da pagare imposte e balzelli italiani... IMU, TASI, TARI, e similari, l'INPS mi versa la pensione defiscalizzata perché sono residente all'estero (e rispetto le regole del paese che mi ospita).
Questi i punti salienti del piacevole e costruttivo confronto con i vari utenti di questo Sito, che ringrazio, nessuno escluso.
Una nota che merita una riflessione, a mio modesto avviso.
Quando qualcuno ha bisogno di capire, ha qualche problema da risolvere, ecc... che valenza ritenete che abbia, che apporto alla comprensione può dare, un contributo che termina o contiene frasi come "...almeno credo", oppure "...ma non sono sicuro", "per quanto ne so io...", ecc...?
Nessun contributo OKKIO al funzionario di banca ti confermo l'obbligatorietà del conto estero..e la cancellazione dei conti italiani ti consiglio di leggere :facile.it/conti/guida/tutto-su-conto-corrente-non-residenti.html
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