Immatricolazione auto in italia
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Buongiorno, quando ti registri all'aire, per RNH, l'auto di proprietà immatricolata in Italia è possibile tenerla in Italia senza fare il trapasso o roba del genere?
Grazie
Roberto
r_vero ha scritto :Buongiorno, quando ti registri all'aire, per RNH, l'auto di proprietà immatricolata in Italia è possibile tenerla in Italia senza fare il trapasso o roba del genere?
Grazie
Roberto
se cerchi con lente ci sono più e più discussioni con tutti i casi.
Brevemente ... se auto rimane in ITA sei obbligato :
- VARIARE RESIDENZA su carta circolazione (proprio come da comune a comune in ita) 50eur da solo 100 eur mediante agenzia
- informare compagnia assicurazione di sopravvenuto cambio di RESIDENZA FISCALE all'ESTERO
Così come tale informazione devi darla alla/le banche ITA dove al caso hai mantenuto conti anche cointestati con residenti che saranno scissi causa differente fiscalità.
Al caso la vettura dovesse subire un trapasso ... sarebbe ahimè ... con altre presso il demolitore
Buonasera, ho provato fare una ricerca ma, nulla a riguardo.
Per quanto riguarda il cambio di residenza, intende dire mettere la residenza del Portogallo?
Slt
r_vero ha scritto :Buonasera, ho provato fare una ricerca ma, nulla a riguardo.
Per quanto riguarda il cambio di residenza, intende dire mettere la residenza del Portogallo?
Slt
La residenza è solo una .... e se iscritto AIRE e residente fiscale in PT ... sì ... deve chiedere correzione dei dati presenti in Motorizzazione con conseguente aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli posseduti .
.... e comunicare a Banca ita e RCAuto eccetera.
Scusatemi..bisogna avere le idee chiare..se si è residenti in Portogallo ed iscritti Aire un auto.. con targa italiana ..ed avere nel libretto di circolazione una residenza italiana..esattamente qual è la domanda ?
Roberto.. è ironia o chiedi le norme?
Ste
per me è ovvio....
La nostra residenza anagrafica al solido.... pardon.. al solito anzi... in SOLIDO coincide con quella fiscale.. ove si ha la maggioranza de propri interessi economici / sociali / familiari.
Di conseguenza tale residenza ove essa sia.. è da riportarsi in ogni contratto che abbiamo stipulato.. e come riferimenti anche per le proprietà mobili (beni mobili registrati... veicoli, natanti aeromobili eccc) ed immobili.
No..non è ironia ..non ho capito..la residenza è una sola..quindi se vuoi essere in regola..essendo residente Aire.. non si può avere una auto intestata in Italia con sul libretto una residenza italiana..ovviamente..quindi ripeto ..che non ho capito la domanda ?
xRoberto Bosi
se iscritto AIRE e residente fiscale in PT ... sì ... deve chiedere correzione dei dati presenti in Motorizzazione con conseguente aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli posseduti in ITA riportando il nuovo indirizzo.
50eur fai da te 100eur con ag. Pratiche auto.
.... e comunicare a Banca ita e RCAuto eccetera.
Buongiorno, lo scopo della mia domanda era proprio quello di sapere se potevo tenere l'auto in Italia, sempre intestata a mio nome, sebbene residente RNH in pt.
Grazie della risposta.
Roberto
Caro Roberto,
Certo che si puo' tenere un'auto in Italia intestata , occorre pero' andare alla motorizzazione e segnalare che si e' residenti esteri iscritti Aire.
Occorre inoltre indicare un domicilio in Italia
A questo punto viene riemesso il libretto di circolazione con i nuovi dati ( naturlmente si paga il disturbo , circa 100 € )
E' importatnte evidenziarte che si e' OBBLIGATI a fare questa operazione in base alla legge Italiana che in caso di inosservanza prevede anche una salata multa.
Stesso percorso per fare una nuova immatricolazione.
Saluti
Caro Roberto grazie. Questa modifica è utile (obbligo) per l Italia, ma ha una qualche rilevanza nel caso nn facessi il cambio targa alla mia auto in Portogallo ? Nel senso : potrei evitare il cambio targa e circolare liberamente in Portogallo?
Cordialmente
Paolo
mulaterp ha scritto :........Nel senso : potrei evitare il cambio targa e circolare liberamente in Portogallo?
Salve ne parliamo spesso , quasi con ogni nuovo residente...
Se cerca nel forum riportiamo molte casistiche .... LINK su sanzioni .... news giornali PT su accadimenti ecc.
in sintesi ....
L 'immatricolazione è OBBLIGATORIA se s'intende usare il veicolo ANCHE in PT
Dopo 20gg dall'ingresso (certificato) del veicolo in PT si è passibili di possibile sanzione per mancato inizio importazione.
Dopo 12 mesi da avvenuta residenza se residenti PT e veicolo immatricolato ancora ITA si perde esenzione ISV .
Se fermati e sanzionati e con poi auto ferma in dogana è possibile scegliere entro 30gg:
a) importazione per immatricolazione
b) fare uscire l'auto dal PT senza importarla per immatricolazione
Sanzioni per fermo ed eventuali tasse a parte.
Roberto Bosi ha scritto :Grazie ! Si impara sempre qualcosa..
BISOGNA condividere tutte le info ...
sennò le Burontocrazie (Copyright Dario A.V.) ci massacrano
Chiaro. Di fatto ho da poco avviato l iter di immatricolazione dell auto in Portogallo .
Per il dopo ho letto molti suggerimenti qui sul forum, mi pare di ricordare che la cosa migliore sia andare alla motorizzazione in Italia con le targhe della vettura. Con i documenti portoghesi.
Grazie mille
Paolo
SBERTAN ha scritto :mulaterp ha scritto :........Nel senso : potrei evitare il cambio targa e circolare liberamente in Portogallo?
Salve ne parliamo spesso , quasi con ogni nuovo residente...
Se cerca nel forum riportiamo molte casistiche .... LINK su sanzioni .... news giornali PT su accadimenti ecc.
in sintesi ....
L 'immatricolazione è OBBLIGATORIA se s'intende usare il veicolo ANCHE in PT
Dopo 20gg dall'ingresso (certificato) del veicolo in PT si è passibili di possibile sanzione per mancato inizio importazione.
Dopo 12 mesi da avvenuta residenza se residenti PT e veicolo immatricolato ancora ITA si perde esenzione ISV .
Se fermati e sanzionati e con poi auto ferma in dogana è possibile scegliere entro 30gg:
a) importazione per immatricolazione
b) fare uscire l'auto dal PT senza importarla per immatricolazione
Sanzioni per fermo ed eventuali tasse a parte.
Buonasera,
Chiaro. Di fatto ho da poco avviato l iter di immatricolazione dell auto in Portogallo .
Per il dopo ho letto molti suggerimenti qui sul forum, mi pare di ricordare che la cosa migliore sia andare alla motorizzazione in Italia con le targhe della vettura. Con i documenti portoghesi.
Grazie mille
Paolo
Grazie a tutti per le info...questa sotto credo che sia la risposta più adatta al mio caso: avendo 2 auto intestate (una la usa mio figlio), pensavo di regolarizzare in Pt la mia auto personale e lasciare in Italia la "sua".
Da quello che capisco dovrei poter tenere un'auto intestata in Italia, con la sua attuale targa italiana, indicando un domicilio in Italia, mentre regolarizzo quella che uso personalmente.
Vi confesso che ho qualche dubbio sull'interpretazione del funzionario della Motorizzazione italiana del termine "domicilio".
Altro problema si presenterebbe se dovessi sostituire l'auto che usa mio figlio in Italia ma intestata a me RNH in Pt...
Proverò a recarmi in Motorizzazione o sentire qualche agenzia, dandone poi notizia nel Forum.
Saluti
Aldo
Bruno Piccardo ha scritto :Caro Roberto,
Certo che si puo' tenere un'auto in Italia intestata , occorre pero' andare alla motorizzazione e segnalare che si e' residenti esteri iscritti Aire.
Occorre inoltre indicare un domicilio in Italia
A questo punto viene riemesso il libretto di circolazione con i nuovi dati ( naturlmente si paga il disturbo , circa 100 € )
E' importatnte evidenziarte che si e' OBBLIGATI a fare questa operazione in base alla legge Italiana che in caso di inosservanza prevede anche una salata multa.
Stesso percorso per fare una nuova immatricolazione.
Saluti
Ciao... abbiamo scritto molto, oramai le discussioni si accavallano. L auto in uso al figlio... se non facente parte del nucleo familiare deve essere data in comodato d uso registrato.... (questo a prescindere dal discorso AIRE expat). Il non avere un domicilio in ITA è condizione base per gli iscritti AIRE..... vedere il famoso Centro Interessi di Ag. Entrate.
Il portare poi l auto rimasta
immatr. ITA in PT... diciamo in visita occasionale.... sarà motivo di tentata importazione con tutto quello che ne consegue
Saluti
Sbertan, scusi...
dice aggiornamento delle carte di circolazione...vuol dire che in Motorizzazione italiana, documentando il trasferimento all'estero (anche se RNH), aggiornerebbero solo gli indirizzi oppure sarebbe richiesta la sostituzione della targa? Perché in questo caso mi chiedevo come può la Motorizzazione It fornire una targa portoghese...
E quindi - situazione simile - se dovessi sostituire l'auto che usa mio figlio in Italia (ma intesta a me), come e dove dovrei effettuare l'immatricolazione?
Oppure se dovessi acquistare un'auto in Italia mentre sono RNH in Pt, a chi chiedo di fare l'immatricolazione?
Grazie per le eventuali pareri, a lei o chi altro volesse intervenire,
Saluti
SBERTAN ha scritto :r_vero ha scritto :Buonasera, ho provato fare una ricerca ma, nulla a riguardo.
Per quanto riguarda il cambio di residenza, intende dire mettere la residenza del Portogallo?
Slt
La residenza è solo una .... e se iscritto AIRE e residente fiscale in PT ... sì ... deve chiedere correzione dei dati presenti in Motorizzazione con conseguente aggiornamento delle carte di circolazione dei veicoli posseduti .
.... e comunicare a Banca ita e RCAuto eccetera.
Ricevuto grazie...rispondeva mentre io scrivevo (sono anzianotto e un pò lento
Mi pare di capire che la faccenda sia abbastanza complicata. Potrebbe essere una soluzione alienare i mezzi in Italia e comprare ciò che serve in Pt. Però francamente alle auto mi affeziono e inoltre in Pt mi pare di capire che sono più care...
SBERTAN ha scritto :Ciao... abbiamo scritto molto, oramai le discussioni si accavallano. L auto in uso al figlio... se non facente parte del nucleo familiare deve essere data in comodato d uso registrato.... (questo a prescindere dal discorso AIRE expat). Il non avere un domicilio in ITA è condizione base per gli iscritti AIRE..... vedere il famoso Centro Interessi di Ag. Entrate.
Il portare poi l auto rimasta
immatr. ITA in PT... diciamo in visita occasionale.... sarà motivo di tentata importazione con tutto quello che ne consegue
Saluti
la soluzione migliore è acquistare in Pt. e lasciare in ITA intestando a figli (che già usano) le auto ai quali si è affezionati..... magari con assicurazioni sospendibili e riattivabili alla bisogna.
Si grazie...penso anch'io...mi sono chiarito le idee un altro pò... intanto ho trovato questa considerazione su di un sito IT...>
l cittadino italiano non più residente in Italia dovrà iscriversi all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e decidere un domicilio in Italia. Sul certificato di proprietà (con aggiornamento del passaggio) e sulla carta di circolazione saranno riportati l’iscrizione AIRE e il domicilio eletto.
[b]...che però parla di domicilio in Italia, cosa che può essere in serio contrasto col principio del centro di interessi...
Grazie ancora a Sbertan e agli altri per il proprio contributo.
Saluti
Aldo[/b]
Buona sera, ho fatto operazione di trascrivere su libretto di un'auto italiana comodato uso gratuito presso Motorizzazione. Utilizzatore deve fare dichiarazione di accettazione. Domicilio è indicato domicilio di mia figlia necessario per comunicazioni, multe etc che vengono notificate al domicilio italiano.Al proprietario resta obbligo pagamento della tassa di circolazione.Costo totale se non ricordo male dai 30 ai 40€. Contestualmente modificato libretto sul quale hanno apposto uno sticker autoadesivo con i nuovi dati. Il comodato deve avere un termine temporale.
Altra auto portata in Portogallo e poi immatricolata in circa un mese. Poi si parla di domicilio non residenza e non incastra con centro interessi. La scelta si è dimostrata corretta specie per auto trasferita e ritargata. Salutoni
salve Franco, bene per come esposto ma leggi bene Centro Interessi e disposizioni AIRE..... s incastra... eccome se s incastra...... un eventuale indicazione autocertificata di domicilio.
Io ho rifatto il libretto sua all'auto che alla moto come aire indicando il domicilio di mio figlio.
Buonasera Alessandro,
certo, te lo lasciano fare.... non è che NON SI POSSA.
Ma in caso di diatriba è prova certa (autocertificazione) di un domicilio in ITA.
Diversamente... con il comodato d uso si risolve adeguatamente, e l indirizzo di "domicilio" corrisponderebbe a quello del fruitore del bene, cittadino ITA ed ivi residente.
Solo uno degli ennemila articoli sull argomento....
idealista.it/news/finanza/casa/2019/11/26/137449-residenza-allestero-e-domicilio-in-italia-le-tasse-dove-vanno-pagate
le situazioni personali sono tutte diverse e magari meno "colpevoli" di quella in articolo..... però..... però...
alexmarti ha scritto :Io ho rifatto il libretto sua all'auto che alla moto come aire indicando il domicilio di mio figlio.
Una precisazione .....
ho rifatto il libretto come aire
il veicolo è rimasto con indicazione dell'intestatario originario, con aggiunta della dizione AIRE.
indicando il domicilio di mio figlio
indicando per l'intestatario originario un domicilio, che nel caso è lo stesso di quello del figlio.
C'è chi indica il proprio ex.domicilio di residenza.
Ovvio che in caso di controlli si spera sia la "cubatura" di quanto contravvenuto a porci in "dare" con AdE, (vedi casistica articolo precedente) ma visti i momenti starei attento.
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Non c'entra con l'auto ma penso ad una casistica frequente di omissione sulla residenza e condivido.
C'è chi continua a versare il premio per polizze salute contratte a suo tempo come residente ITA pur essendo AIRE e non avendo comunicato la variazione di residenza (è un dato contrattuale obbligatorio in ogni contratto bancario/assicurativo) e pertanto si fa rimborsare eventuali spese sostenute "in vacanza" all'estero.
Come AIRE non potrebbe contrarre la polizza ex.novo ......
Alla mia assicurazione interpellati al Call Center han dato risposta affermativa (copertura in essere) ma non essendo convinto li ho interpellati per scritto ed hanno ribaltato la situazione negando la copertura in caso di iscrizione AIRE , parimenti negando copertura anche per i residenti ITA e contraenti che abbiano inserito in polizza un figlio poi iscritto AIRE.
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Un saluto
Buon giorno, certo è che ognuno degli scriventi o dei lettori ha una propria situazione e che sia quindi necessario che quanto riportato possa essere utilizzato in via generale a prescindere dagli interessi personali ( permanenza estero e non in Italia , beni immobili cointestati, iscrizioni a società sportive, bollette intestate a domicili dove trascorrere buona parte dell'anno, cellulari e relative sim etc etc).
Sono considerate fiscalmente residenti in Italia le persone che per la maggior parte del periodo dell’anno (183 giorni o 184 se l’anno è bisestile) sono alternativamente:
*Iscritte nelle anagrafi comunali della popolazione residente (criterio formale);
*Hanno il domicilio in Italia (criterio sostanziale);
*Hanno la residenza anagrafica in Italia.
L’aspetto importante è che risulta essere sufficiente verificare anche solo una delle ipotesi perché vi sia residenza fiscale in Italia.
Credo che nessuno degli scriventi si trovi in una di tale ipotesi e quindi non abbia domicilio in Italia. Di conseguenza trattasi di un domicilio non attinente alla fiscalità.
Buongiorno e grazie a tutti...
rispondo sull'ultima in senso cronologico:
Anch'io credo che ognuno abbia la propria situazione, anche se simile ad altri, probabilmente differenziabile in qualche aspetto, al momento o nel futuro.
Credo che siano tutte corrette le Vostre considerazioni, personalmente mi sento di dare un senso a quello che scrive Sbertan quando si riferisce che le regole sono queste, ma in pratica è auspicabile vederla in un modo più ampio e garantista.
Ho seguito anni fa una faccenda occorsa in Italia a un amico verso INPS: puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma quando qualcuno negli uffici sbaglia qualcosa, possono renderti la vita un inferno. Nel caso sfortunato, non sono valse le spiegazioni fornite in tutti i modi, gli hanno chiuso i rubinetti e poi è stato al malcapitato trovarsi a fornire l'onere della prova. Un muro di gomma per tre anni.
In quest'ottica quindi credo che Sbertan intendesse dire di stare lontano dal fornire qualsivoglia appiglio, potrai avere tutte le ragioni del mondo, ma poi la strada diventa tutta in salita.
E' vero che nella maggior parte dei casi le procedure corrette sono andate a buon fine, ma, come si dice, la fortuna è cieca e la sf...ortuna invece ci vede benissimo...
Concludendo, penso che venderò in It e ricomprerò in Pt.
Ciao
Aldo
Franco Tedde ha scritto :Buon giorno, certo è che ognuno degli scriventi o dei lettori ha una propria situazione e che sia quindi necessario che quanto riportato possa essere utilizzato in via generale a prescindere dagli interessi personali ( permanenza estero e non in Italia , beni immobili cointestati, iscrizioni a società sportive, bollette intestate a domicili dove trascorrere buona parte dell'anno, cellulari e relative sim etc etc).
Sono considerate fiscalmente residenti in Italia le persone che per la maggior parte del periodo dell’anno (183 giorni o 184 se l’anno è bisestile) sono alternativamente:
*Iscritte nelle anagrafi comunali della popolazione residente (criterio formale);
*Hanno il domicilio in Italia (criterio sostanziale);
*Hanno la residenza anagrafica in Italia.
L’aspetto importante è che risulta essere sufficiente verificare anche solo una delle ipotesi perché vi sia residenza fiscale in Italia.
Credo che nessuno degli scriventi si trovi in una di tale ipotesi e quindi non abbia domicilio in Italia. Di conseguenza trattasi di un domicilio non attinente alla fiscalità.
Aldo... hai centrato il senso del mio sproloquiAire
Buon pomeriggio, non discuto che passeggiando ti possa cadere la tegola sulla testa ma mi pare che qui si ragioni come se ognuno di noi, me incluso, fossimo degli evasori, gente disposta a nascondersi al fisco con la valigetta piena di contanti, acquistando beni mobili e con soggiorni in Italia non dichiarati o superiori a quanto permesso. Tutto ciò perché le leggi portoghesi ti permettono di non pagare le tasse per X anni.
Io sono 5 anni che passo parecchio del mio tempo in Algarve e conosco e frequento parecchi italiani (alcuni sono morti, altri rientrati in Italia per vari motivi) ma mai saputo di persecuzioni ed accanimento da parte degli uffici tributari italiani se non per macroscopici errori o superficialità e o furbizie nel predisporre il proprio espatrio. È più frequente sentire di Expat che hanno problemi con il fisco portoghese che con quello italiano.
Non bisogna affidarsi a stregoni od al fai da te ma a seri professionisti sia in Italia che in Portogallo.
Poi giusto che ognuno di noi faccia le proprie valutazioni conoscendo le proprie realtà.
Salutoni
Manco ad essere Briatore !!!
L'agenzia delle entrate non si accanisce per poveretti da qualche decina di migliaia di euro di Irpef all'anno da recuperare, infatti incarica i comuni di controllare in cambio dell'IRPEF recuperata.
Se stai sulle balle a qualche amministratore locale allora qualche piccolo rischio si corre se riesce a dimostrare che sei più di sei mesi in Italia mandandoti a casa i vigili tutti i giorni per scovarti, cosa che è successa ad un mio conoscente che oltretutto sta oltre otto mesi all'anno in Portogallo, per cui buco nell'acqua 😀
Il resto dei controlli li fanno solo se sei un importante possidente di consistenti patrimoni in Italia e all'estero.
Alla mia iscrizione AIRE segui' visita del Vigile Urbano a casa per la verifica di rito. Dissi che ero a casa in vacanza ( vero) e che risiedevo normalmente in Portogallo. Risposta: beato lei.
morcal ha scritto :Alla mia iscrizione AIRE segui' visita del Vigile Urbano a casa per la verifica di rito. Dissi che ero a casa in vacanza ( vero) e che risiedevo normalmente in Portogallo. Risposta: beato lei.
😀😀😀 la Sindaca del mio comune è amica di mia moglie ed ex cliente (aveva una agenzia di viaggi) si è prenotata per venirci a trovare in Portogallo prima o poi 😀
Gli ho detto che adesso prendono pure una Imu in più, bella sostanziosa, mi ha risposto peccato che piu del 60% purtroppo va allo Stato.
Ultimo che mi ha chiesto da far da guida per una futura eventuale vacanza in Algarve è anche un funzionario dell'agenzia delle entrate dal quale sono andato a sistemare delle cartelle per debiti non dovuti ... mi ha detto anche lui: Beato lei !!! 😀😀😀 ... ci siamo scambiati pure i numeri di cellulare 😀
In compenso grazie al 110% e al bonus ristrutturazione e facciate sto mettendo a nuovo la mia villetta, visto che hanno esteso anche a chi risiede all'estero queste agevolazioni, tutto con poche migliaia di euro !!!
Se la stanno godendo i miei figli visto che ci abitano.
Se male non fai, paura non avere ... in questo caso è tutto nella norma ... sei mesi di qua e sei mesi di la 🙂
Mi sa che stiamo andando un pochino off topic. 😀
morcal ha scritto :Alla mia iscrizione AIRE segui' visita del Vigile Urbano a casa per la verifica di rito. Dissi che ero a casa in vacanza ( vero) e che risiedevo normalmente in Portogallo. Risposta: beato lei.
Quando vado nel mio comune gli impiegati dicono: Arriva il portoghese !!!! 😀😀😀
sebyda ha scritto :Quando vado nel mio comune gli impiegati dicono: Arriva il portoghese !!!! 😀😀😀
ehhhe ... ma con quale "eccezione" del significato ??
Quella storica oppure quella volgare ?
SBERTAN ha scritto :sebyda ha scritto :Quando vado nel mio comune gli impiegati dicono: Arriva il portoghese !!!! 😀😀😀
ehhhe ... ma con quale "eccezione" del significato ??
Quella storica oppure quella volgare ?
😄😄😄
Mah .... 😃
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