Andare in pensione all'estero: una decisione per la vita?

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Scritto da Helena Delbecq il 19 luglio, 2024
Andare in pensione all'estero è una prospettiva allettante, che desta nel contempo anche una serie di preoccupazioni. Questioni amministrative come il trasferimento della pensione, la stipula dell'assicurazione sanitaria o il permesso di soggiorno possono far destistere. Analizziamo insieme la questione. 

Motivi per andare in pensione all'estero

Le ragioni sono varie, tra le più comuni c'è il desiderio di mantenere o migliorare la propria qualità di vita. Chi ha un reddito basso, si indirizza verso Paesi dove il costo della vita è inferiore rispetto a casa sua, per assicurarsi di mantenere un certo livello di benessere.

La ricerca di un clima piacevole e di un ambiente favorevole sono altri fattori che entrano in gioco. Sono pochi i pensionati che si stabiliscono nei Paesi Nordici, preferendo la zona del Mediterraneo, il Sud-Est asiatico o isole come Mauritius. I pensionati spesso optano per climi caldi e un ambiente esotico.
Anche il desiderio di scoperta culturale svolge un ruolo importante nella scelta di andare in pensione all'estero. Nuove usanze e lingue, architetture ed esperienze culinarie diverse contribuiscono a mantenere vivi i sensi e a continuare a imparare.

Un punto cruciale: la disponibilità finanziaria durante il pensionamento all'estero

Più conosci le procedure e i passi da compiere, più la tua scelta di andare in pensione all'estero sarà consapevole. Quali sono i punti da considerare prima di decidere di vivere come pensionato all'estero?

La mia pensione mi permetterà di vivere in modo adeguato: questa è una preoccupazione frequente. A quanto ammonterà esattamente? La questione non è semplice, soprattutto se nel corso della tua vita lavorativa hai cambiato spesso regime (dipendente, autonomo), hai cambiato datore di lavoro, ti sei trasferito all'estero o hai preso un anno sabbatico... La linea tra carriera e pensione non è sempre retta. È consigliabile informarsi presso il proprio fondo pensione diversi anni prima della data prevista per il pensionamento. Potresti dover fornire una serie di documenti, quindi è meglio pianificare per tempo.

Per quanto riguarda la possibilità di ricevere la pensione all'estero, è del tutto possibile, a patto ovviamente che lo comunichi al tuo ente previdenziale. Dovrai fornire dei documenti giustificativi come il nuovo indirizzo di residenza e probabilmente un certificato di esistenza in vita (da presentare ogni anno) che attesti la tua residenza all'estero. Questo certificato deve essere timbrato dal consolato del luogo di residenza all'estero.

Gli enti pensionistici di solito possono trasferire la pensione sul tuo conto bancario all'estero, se non ci sono spese di invio. In caso contrario, dovrai tenere un conto nel tuo Paese d'origine ed effettuare tu stesso i trasferimenti e le altre transazioni. Tieni conto di questo aspetto pratico per prevedere l'esatta natura delle spese che probabilmente dovrai sostenere.

Raramente si va in pensione in un Paese con un costo della vita elevato, a meno che non si percepisca una pensione consistente... La scelta della destinazione e il costo della vita saranno probabilmente uno dei primi criteri da prendere in considerazione.
Per quanto riguarda il costo della vita, cerca di fare una scelta basata su dati accurati.
Su Internet si trovano molte classifiche delle migliori destinazioni per la pensione, ma non sono sempre affidabili. Per avere un'idea concreta del costo della vita nella destinazione, dovresti consultare siti come l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Su questo sito trovi un'ampia gamma di dati, suddivisi per Paese, relativi all'inflazione, al costo degli alloggi e c'è anche un indice del livello dei prezzi.
Puoi trovare dati affidabili anche sul sito del consolato del Paese dove intendi andare in pensione.

Il permesso di soggiorno quando vai in pensione all'estero

Se sei un cittadino dell'Unione Europea (UE) e ti rechi in un altro Stato dell'UE per la pensione, il permesso di soggiorno non ti serve. In linea di massima, però, avrai bisogno di un permesso di soggiorno, a meno che non ci siano accordi speciali tra i due Paesi.

Le nazioni che offrono un visto per pensionati sono circa venti tra cui Thailandia, Filippine, Spagna, Portogallo, Messico ed Ecuador, solo per citarne alcune. Se la destinazione di tuo interesse non offre questo tipo di visto, probabilmente non potrai trasferirti lì. La cosa migliore è visitare il sito dell'immigrazione di detto Paese ed esaminare le tipologie di visto disponibili e vedere se ce n'è uno che si adatti al tuo profilo.  Se questo procedimento ti sembra troppo laborioso, sappi che ci sono molte agenzie di visti online a cui rivolgerti. 

Il rilascio di un visto per pensionati è subordinato a una serie di condizioni. Alcuni Paesi impongono un limite di età per la presentazione della domanda, mentre altri richiedono una pensione minima o il deposito di una somma di denaro su un conto bancario. La stipula di un'assicurazione sanitaria è obbligatoria nella maggior parte delle destinazioni.

Nel caso di un visto per pensionati in Thailandia, ad esempio, è necessario avere almeno 50 anni, essere in possesso di un'assicurazione sanitaria, avere un contratto di affitto a lungo termine e fornire una prova di reddito. Bisogna versare un deposito cauzionale di 800.000 THB (21.712 dollari) sul conto, oppure avere un reddito mensile di 65.000 THB (1.764 dollari), o combinare le due risorse finanziarie sopra citate, a titolo di prova.

Un altro esempio è il visto per pensionati a Mauritius. Anche in questo caso devi avere almeno 50 anni e fornire una prova di reddito. Ciò comporta il trasferimento di un minimo di 18.000 dollari in una banca locale o la prova di un reddito mensile minimo di 1.500 dollari. Non è possibile lavorare con questo tipo di visto, ma c'è comunque la possibilità di investire sul territorio.

Alcuni visti per pensionati danno accesso al permesso di soggiorno permanente, dopo un certo numero di anni. È il caso dei visti irlandesi, indonesiani e thailandesi. 

Assicurazione sanitaria su misura per le tue esigenze all'estero

L'assicurazione sanitaria è obbligatoria. Ma come sceglierne una che risponda alle tue esigenze di pensionato?
La soluzione più semplice è scegliere un'assicurazione sanitaria internazionale. Questo tipo di assicurazione privata ti copre in molti Paesi esteri e fornisce quantomeno un servizio di assistenza in lingua inglese, il che può essere rassicurante se parli la lingua. Puoi confrontare online i prezzi delle varie assicurazioni sanitarie private. Ti consigliamo di effettuare da tre a cinque simulazioni per fare una scelta consapevole.

Tieni presente che i premi delle assicurazioni sanitarie generalmente aumentano con l'età. Devi anche sapere che, a seconda del tuo quadro clinico e delle cure di cui hai bisogno, non tutte le assicurazioni accetteranno la tua richiesta.
Un'alternativa è quella di rivolgersi al sistema di assicurazione sanitaria locale, quella del Paese di trasferimento. Se il sistema locale è di alto livello, molto probabilmente pagherai molto meno rispetto a un'assicurazione privata internazionale.

Per sapere se puoi beneficiare del sistema sanitario locale, devi verificare se esiste un accordo di previdenza sociale tra il tuo Paese d'origine e quello di espatrio. Per farlo, visita la sezione “andare all'estero” del sito web del tuo ente previdenziale. Ti verranno spiegati i diversi casi (andare all'estero per studiare, lavorare o andare in pensione). Se esiste un accordo, continuerai a pagare i contributi alla cassa previdenziale a cui sei iscritto, pur ricevendo assistenza in loco, attraverso il sistema sanitario locale. Se non c'è un accordo in vigore, in linea di massima puoi iscriverti direttamente al sistema locale, a meno che non ci siano disposizioni particolari.

Per valutare la qualità del sistema sanitario della nazione di espatrio, è bene fare riferimento a dati certi. Il modo più sicuro è visitare il sito web dell'assicurazione sanitaria locale e cercare una descrizione delle cure e dei rimborsi coperti. Il processo può essere complesso quando un Paese non ha un sistema assicurativo nazionale unificato. 

Alcuni Stati dispongono di fondi di assicurazione sanitaria autorizzati, ma non tutti offrono gli stessi vantaggi. Per questo motivo ti consigliamo di confrontarne almeno tre e poi di informarti sulle assicurazioni mutualistiche o integrative, a seconda delle tue esigenze sanitarie.

Una volta affrontate queste questioni fondamentali, sarai in grado di prendere una decisione informata e sicura riguardo al pensionamento all'estero, che sia per pochi anni o per un progetto a lungo termine.