Fare domanda di visto è un processo lungo, nonché costoso e stressante. Per evitare complicazioni, assicurati di non fare errori che potrebbero comprometterne il rilascio. Rifare la domanda è una seccatura che ti costringe a posticipare la partenza e pregiudica il tuo dossier per l'immigrazione. E' fondamentale, quindi, che ti assicuri di non sbagliare. Leggi i nostri consigli.
Mancano i documenti richiesti o non sono conformi
Le richieste di visto vanno corredate da molti documenti. Alcuni Paesi, con regole severe in materia di immigrazione, hanno più formalità di altri. Districarsi tra un serie infinita di regole e moduli mette a dura prova la nostra pazienza, ma siamo costretti a leggere tutto con attenzione per evitare di interpretare scorrettamente alcune parti, o di emetterle. Se così fosse, richiamo di non presentare tutti i documenti necessari.
Requisiti per la foto del passaporto
Per prima cosa, vediamo la fototessera. Ogni Paese ha requisiti diversi per quanto riguarda le dimensioni della foto da allegare al visto. L'Home Office del Regno Unito chiede due foto identiche, entrambe di dimensioni originali di 45 millimetri di altezza e 35 millimetri di larghezza. Se presenti due fototessere scattate in momenti diversi, anche se sembrano simili o indossi lo stesso vestito, rischi il rifiuto del visto! Posso essere scartate anche se si tratta di foto più grandi che sono state ridotte. Nel caso delle foto richieste per un visto cinese sono più alte ma meno larghe di quelle per il visto britannico: 48 mm per 33 mm.
Non dare mai per scontato che un Paese straniero abbia gli stessi requisiti di documentazione di quello dove sei nato o dove risiedi attualmente, anche per una questione semplice come le foto! Controlla sempre il sito web del governo competente. Se la traduzione in inglese del sito è scadente, chiedi aiuto a un amico che sappia leggere il sito in lingua originale. Se la barriera linguistica, o i sistemi amministrativi/di immigrazione, ti confondono, rivolgiti a un agente specializzato per evitare problemi.
Prova della disponibilità finanziaria
Le domande di visto di solito vanno corredate da un estratto conto bancario per dimostrare che hai fondi sufficienti per viaggiare, studiare all'estero o trasferirti. Un errore comune è quello di non presentare un estratto conto autenticato, cioè convalidato dalla banca emittente con un timbro o una firma ufficiale. Molte persone credono erroneamente di poter presentare un estratto conto elettronico scaricato dal proprio conto bancario online.
Un altro errore è quello di non far tradurre questo documento da un traduttore certificato o giurato, se la lingua in cui è scritto è diversa da quella ufficiale dell'ufficio immigrazione a cui devi inviarla. Se trovare un traduttore a livello locale è difficile, soprattutto per le lingue più rare, puoi rivolgerti a un'agenzia di traduzione online. Ad esempio, gli espatriati che richiedono un visto permanente in Australia possono rivolgersi al Free Translation Services (FTS) del Department of Home Affairs. Occorre notare che per le traduzioni non effettuate dall'FTS, l'Australia chiede che il traduttore sia accreditato da un ente come l'ATA (American Translators Association). Se non sei sicuro che il tuo traduttore soddisfi i requisiti, contatta l'ambasciata o il consolato per informarti. Di solito hanno un elenco di traduttori approvati in ogni regione. Anche gli altri documenti presenti nella domanda devono essere tradotti allo stesso modo. Tra questi ci sono il certificato di nascita e del casellario giudiziale, la patente di guida ecc… Assicurati di inviare sia l'originale che la traduzione: presentare solo la traduzione potrebbe comportare il rifiuto della domanda!
Assicurati di controllare tutti i requisiti per la traduzione. Nel Regno Unito, ad esempio, i documenti devono includere la data della traduzione, il nome e cognome del traduttore, la sua firma e i dati di contatto, nonché la sua conferma scritta dell'accuratezza della traduzione. Se il traduttore dimentica di inserire i suoi dati di contatto e tu non controlli che lo abbia fatto, la tua domanda di visto rischia di essere respinta!
Commettere errori di valutazione e omettere informazioni sui moduli
Quando si compilano pagine e pagine di moduli, è facile commettere errori di ortografia, dimenticare di spuntare una casella, sbagliare il numero del passaporto o dimenticare di inserire una destinazione nella nostra storia di viaggio. Tutte le informazioni riportate sui moduli devono essere perfettamente coerenti con i nostri documenti ufficiali, in particolare con il passaporto.
Correggere le bozze è fondamentale. Una volta compilati i moduli, mettili da parte per qualche ora, o per qualche giorno, prima di ricontrollarli per assicurarti che tutte le informazioni siano corrette. Non lasciare nessun campo in bianco. Se non sei sicuro di cosa scrivere in una casella, chiedi a un amico che ha già ottenuto il visto, a un agente di viaggio, a un avvocato o all'ambasciata. Alcune procedure per l'ottenimento del visto necessitano di informazioni dettagliate.
Dal 2019 i visti statunitensi prevedono che i richiedenti inseriscano le credenziali dei loro account social. Il Dipartimento di Stato sostiene che ciò aiuta a individuare eventuali atti di terrorismo, anche se gli esperti mettono in dubbio l'efficacia della pratica, sollevando anche la questione della privacy. Questa norma è in fase di revisione, ma ad oggi è ancora in vigore. Preparati a elencare i tuoi account sui social media, anche quelli che usi raramente. Se, ad esempio, hai un account X inattivo associato pubblicamente al tuo nome, includilo nella domanda di visto. In caso contrario, i funzionari dell'immigrazione potrebbero interpretare questa omissione come un tentativo di nascondere informazioni e chiederti spiegazioni durante il colloquio per il visto.
Precedenti finanziari e di viaggio sospetti
Gli agenti dell'immigrazione devono esaminare la tua storia di viaggio per assicurarsi che tu abbia rispettato le leggi sull'immigrazione e che tu non sia sospettato di attività illegali come il contrabbando o il terrorismo.
Se, in passato, hai ottenuto dei visti da Paesi con un rigoroso sistema di immigrazione, è un punto a tuo favore. Se hai ancora un visto valido per gli Stati Uniti, ad esempio, questo indica che hai superato i requisiti (molto severi) del Dipartimento di Stato americano. In realtà, avere un visto statunitense valido sul passaporto ti permette di entrare nella maggior parte dei Paesi dell'America Latina senza bisogno di chiederne un altro!
È bene non buttare via i passaporti scaduti. Potresti aver bisogno di visionarli per ricostruire la cronologia dei tuoi viaggi. Molte richieste di visto necessitano di informazioni dettagliate sui viaggi che hai fatto negli ultimi 5-10 anni, comprese le date di ingresso e di uscita. Se non hai i vecchi passaporti o le copie dei biglietti aerei sottomano, puoi comunque fornire delle date approssimative. L'importante è che la tua storia di viaggio complessiva non risulti sospetta. Entrare e uscire dalla stessa destinazione ogni pochi mesi può essere un segnale di allarme. Così come visitare nazioni considerate "ad alto rischio" per motivi politici.
Cosa puoi fare, se non vuoi essere penalizzato, in caso avessi visitato un Paese “ad alto rischio” per una vacanza? Se possibile, opta per una carta di soggiorno piuttosto che per un timbro sul passaporto. Oppure fai apporre il timbro sul secondo passaporto, se hai la doppia nazionalità. Le autorità cubane, ad esempio, invece che timbrare il passaporto possono fornire un altro documento, per evitare che ai visitatori venga negato il visto per gli Stati Uniti a causa del blocco americano sull'isola-stato. In caso contrario, preparati a fornire una spiegazione dettagliata del motivo per cui hai visitato un Paese considerato “ad alto rischio”. Tieni traccia di tutti i dettagli del viaggio, comprese le prenotazioni alberghiere e le varie attività svolte durante il soggiorno.
Anche l'estratto conto bancario vidimato che presenterai a corredo della domanda dovrà mostrare una storia finanziaria in attivo. Devi dimostrare di avere fondi sufficienti a coprire la durata del tuo soggiorno come turista, del tuo primo anno come studente o dei tuoi primi mesi come lavoratore. Se la maggior parte del denaro è stata trasferita sul tuo conto da meno di un mese il tuo visto rischia di essere rifiutato; vale lo stesso se presenti un estratto conto emesso da troppo tempo (di solito oltre i 3 mesi). Se la professione che svolgi non è in linea con il flusso di denaro sul tuo conto, potresti essere interrogato sulla sua provenienza durante il colloquio per il visto. Non commettere l'errore di fornire un conto bancario non intestato a te, a meno che tu non abbia fornito anche i dati di uno sponsor.