Ciao Elisa, grazie per averci concesso quest'intervista. Ti va di parlarci un po' di te e dei motivi che ti hanno spinta a trasferirti a Rosario, in Argentina?
Ciao a tutti! E grazie a voi...Io l'ho fatto per amore. Come molte ragazze ho seguito il cuore e un bellissimo ragazzo argentino. Dopo diversi anni in Italia abbiamo deciso di provare a radicarci qui... Ed eccomi a Rosario.
Avevi già vissuto all'estero prima? Se si, dove?
Avevo vissuto per periodi di 3/6 mesi nel Regno Unito, ci sono ben pochi paragoni da fare.
Di cosa ti occupi attualmente?
Ho diversi progetti in atto; Io porto dall'Italia il mio lavoro nella moda. Mi sono sempre occupata e mi occupo di comunicazione dell'immagine per diversi stilisti. Sto provando a portare qui la mia passione e la mia esperienza.
In più sto realizzando un altro mio sogno cioè insegnare la nostra splendida lingua italiana a stranieri.
Mi occupo altresì di assistere famiglie che si trasferiscono in Argentina col trasloco intercontinentale, documenti, assistenza sui vari passaggi soprattutto per ottimizzare le spese che sono tante e organizzo tour in Italia per turisti Argentini. Insomma non mi mancano le iniziative né le soddisfazioni.
È stato facile ottenere un permesso di lavoro/di residenza?
Essendo sposata è stato relativamente facile. Burocrazia a parte... Ma questo è un male necessario. Ho ottenuto la residenza definitiva in circa 3 mesi.
Qual'è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento?
Per me la più grande difficoltà è stato ed è il cambio di realtà sociale. L'Argentina è un Paese meraviglioso ma pregno di contraddizioni e nelle strade si riversano molte brutture che ogni giorno mi feriscono.
Qual'è il modo migliore per cercare casa a Rosario: siti immobiliari on-line, annunci sui quotidiani...cosa ci consigli?
Indubbiamente siti e agenzie immobiliari. In argentina c'è la possibilità di pagare un affitto caro per un contratto temporaneo, ma attenzione perché per affittare per lunghi periodi è necessaria una garanzia. Non è facilissimo...
A livello lavorativo, com'è la situazione in Argentina? Quali settori potrebbero, a tuo avviso, offrire opportunità ad un Italiano che volesse cercare lavoro li?
La crisi non è certo estranea in Argentina... Anzi! Non è facile dare consigli in questo senso ma di certo serve una specializzazione. C'è già un grande numero di lavoratori autoctoni senza specializzazione, sarebbe molto rischioso per uno straniero entrare a far parte di questo calderone.
Paese che vai, usanze che trovi: c'è un'abitudine locale che ti ha maggiormente colpita?
Indubbiamente il consumo massivo di mate, l'erba che gli argentini bevono in una sorta di decotto a tutte le ore del giorno e condividono con amici e famiglia.
A livello sanitario, come sono le infrastrutture? Hai stipulato un'assicurazione privata prima di partire?
Io non ho fatto nessuna assicurazione in Italia. Qui ci sono strutture pubbliche a diverso livello. Ho visto ospedali pubblici fatiscenti e strutture moderne e pulitissime. A fianco del pubblico c'è tutto un settore privato super efficiente e di alta qualità che lavora con assicurazioni private e legate al lavoro. Indubbiamente questa soluzione è la preferibile.
Progetti per il futuro...
Ne ho talmente tanti...
Sicuramente non voglio abbandonare niente di quello che faccio ora... Spero che il settore moda si sviluppi sempre più e che il Made in Italy contagi sempre più le bellissime donne argentine.
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