Quando e per quale motivo hai deciso di trasferirti in Messico, ad Aguascalientes? Hai avuto difficoltà ad ambientarti?
Mi sono trasferito in Messico nel gennaio del 2011 per amore e per mettermi in gioco nel mondo professionale latino americano. Le difficoltà credo siano le stesse per chi intraprende qualcosa di veramente nuovo. Insomma, ci sono state, ma per fortuna, le ho anche superate.
Avevi mai vissuto all'estero prima? Se si, dove?
Sì, ho avuto altre esperienze all'estero, non così lunghe come questa. Ho trascorso alcuni mesi in Colorado (USA) e altri in Norvegia.
Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?
Senza dubbio il ritmo di vita che è più rilassato e “sorridente” rispetto a quello italiano. Inoltre, nonostante le condizioni economiche e sociali messicane siano oggettivamente peggiori rispetto a quelle del nostro paese, la gente affronta la vita e le relazioni più serenamente, gustandosi i piccoli piaceri quotidiani.
Ho però fatto fatica ad abituarmi al fatto che un'affermazione pronunciata in Messico non ha lo stesso valore di un'affermazione europea. Dopo un colloquio di lavoro ti possono stringere la mano con entusiasmo dicendo che presto sarai parte della loro squadra anche se non hanno la minima idea di assumerti. Se non lo sai, al principio, è frustrante.
C'è qualcosa in particolare che ti manca dell'Italia?
A volte sogno di passeggiare per le strade di Verona, la città dove sono cresciuto e di incontrare i miei amici. Tutto sommato, però, è una nostalgia sopportabile.
I messicani sono un popolo accogliente? Ti sei facilmente integrato nella comunità?
Credo che noi italiani abbiamo molte affinità culturali con i messicani, il che rende l'integrazione più facile rispetto ad altri paesi. L'Italia qui ha un'ottima reputazione. Un giorno una signora mi ha chiesto: “Ma voi in Italia avete mucche, maiali e galline?"
"Certo!”, ho risposto.
"Ah... - mi dice lei - pensavo ci fossero solo opere d'arte”... e non stava scherzando!
Qualche aneddoto simpatico della tua vita messicana che hai voglia di raccontarci?
Ce ne sarebbero tanti. Li raccolgo nel mio blog. Rimango colpito dagli incontri che faccio in Messico. Adoro le storie di vita e qui ne scopro di davvero originali.
Com' è la vita di tutti i giorni ad Aguacalientes?
Ci si sveglia abbastanza presto, quasi sicuramente splende il sole, si va a lavorare, poi c'è tempo per la palestra o per andare a bere qualcosa con un amico. Poi, una o due volte alla settimana, si può andare a cenare fuori (perché in Messico il mangiare è molto economico).
Se sei spinto dal desiderio di socializzare è sufficiente entrare in uno dei tanti café e bar del centro, se ti piace ballare non c'è che da scegliere fra le proposte di musica e di ambiente. La vita qui è tranquilla e serena.
Per quanto riguarda la sfera sociale, hai fatto delle amicizie con gente locale oppure esci principalmente con altri espatriati?
La maggioranza dei miei amici sono messicani anche se, fra stranieri in terra straniera, è molto facile solidarizzare, così ho conosciuto spagnoli, americani, canadesi, francesi, brasiliani, giapponesi; ciò rende il mio soggiorno ad Aguascalientes molto dinamico ed umanamente arricchente.
Quand'è che hai cominciato a scrivere il tuo blog e qual'è il motivo principale che ti ha spinto a farlo?
A me piace scrivere, la considero un'attività molto salubre e mi diverto a farlo. Nel blog ci sono informazioni utili per chi vuole trasferirsi in Messico ma è gradevole anche chi, la mattina, vuole leggere qualcosa di “esotico” prima di mettersi a lavorare. A volte i post possono risultare di qualche ispirazione.
Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?
Sì, soprattutto con altri blogger italiani sparsi per il mondo. Leggo con trepidazione i post con il resoconto delle loro avventure. A volte penso: “C'è tanto mondo là fuori”.
Ti senti di dare qualche consiglio agli altri utenti di Expat blog che hanno intenzione di trasferirsi in Messico?
Se la tua compagna ti ha mollato, non venire in Messico (Per questo caso specifico è meglio la legione straniera).
Se pensi di mantenerti economicamente lavorando in un chiosco di una spiaggia caraibica, non venire in Messico.
Se credi di essere felicissimo vivendo modestamente, non venire in Messico.
Se sei convinto che in Italia le cose vanno male e qui bene, non venire in Messico.
Se pensi al fondo pensione, assicurazione medica, e carriera lavorativa sicura, non venire in Messico.
Se vuoi chiedere ad un blogger di trovarti un lavoro, magari inviandogli il tuo curriculum vitae, non sei ancora pronto per il Messico.
Se non hai un titolo di studio, una professione qualificata, o un piccolo capitale da investire, non venire in Messico.
Se nella vita ti spazientisci con frequenza, non venire in Messico.
In tutti gli altri casi benvenuti, sarà per voi davvero una bella esperienza, di quelle che ti cambiano dentro.