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Diario dal mondo

Diario dal mondo
Pubblicato 31 Gennaio 2014
Questo blog nasce come piattaforma di comunicazione con la mia famiglia e i miei amici sulla mia vita down under. Da semplice racconto della mia quotidianità, si è poi allargato a includere riflessioni sulla cultura australiana, sul confronto tra il mio paese d'origine e quello di adozione.

Ciao Claudia, dove vivi attualmente e quali sono i motivi che ti hanno spinta al trasferimento?

Da poco più di un anno ormai vivo a Sydney con il mio fidanzato. Ci siamo trasferiti qui dopo un anno e mezzo ad Adelaide, perché io ho ottenuto una borsa di studio per un dottorato di ricerca all'University of Sydney e lui ha trovato lavoro in uno studio legale in città.

Si tratta della prima esperienza all'estero oppure hai vissuto anche in altri Paesi?

Assolutamente no, sono una vagabonda fin dalla tenera età. Durante il liceo ho trascorso un anno negli Stati Uniti per uno scambio culturale e quest'esperienza mi ha letteralmente aperto le porte del mondo. Durante la laurea triennale ho fatto uno semestre di scambio in Francia e poi durante la specialistica ho trascorso un altro semestre di scambio qui in Australia.

Sei l'autrice del blog “ Diario dal mondo”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?

Ho cominciato a tenere il blog dopo un paio di mesi dal mio arrivo in Australia come piattaforma di comunicazione con la mia famiglia e i miei amici in Italia. Da semplice racconto della mia quotidianità, si è poi allargato a includere riflessioni sulla cultura australiana, sul confronto tra il mio paese d'origine e quello di adozione, e molto altro ancora. Scrivo per passione ma spero che interessi e possa essere utile a qualcuno.

Il blog ti è stato utile per entrare in contatto con altri bloggers nel mondo e fare nuove amicizie?

In realtà no. Seguo diversi blog di altri italiani sparsi per il mondo, ma non mi sono mai messa in contatto con loro. Al contrario, spesso sono contattata da lettori del mio blog con complimenti e domande. Purtroppo non ho ancora avuto occasione di conoscere di persona i miei lettori o altri blogger, ma spero che prima o poi ce ne sia l'occasione!

Di cosa ti occupi al momento?

Da un annetto circa sto facendo un dottorato di ricerca per l'University of Sydney, nella facoltà di legge. Mi occupo di diritto criminale internazionale, e in particolare dell'argomento dei bambini soldato. Nel frattempo lavoro anche in una pasticceria italiana, un paio di giorni la settimana, e do lezioni di italiano. Mi tengo occupata come posso!

Nel tuo blog includi anche riflessioni sulla cultura australiana e sul confronto tra Italia ed Australia.

Qual'è la differenza maggiore che hai riscontrato tra questi due Paesi?

Ce ne sono parecchie. Forse la maggiore differenza tra Australia e Italia è il senso di giustizia, lealtà e cameratismo che sono intrisici in ogni aspetto della vita australiana. Qui non esiste lo “scarica barile”, molto comune da noi in Italia; ognuno si assume le proprio responsabilità e fa il possibile per aiutare il prossimo, anche quando questo implica un po' di sforzo e lavoro extra.

Le tre cose che più ti piacciono della tua vita a Sydney…

La baia, il clima, la multiculturalità della città.

Una domanda pratica riguardo al permesso di soggiorno nel Paese, è stato facile ottenerlo?

Io ho avuto la fortuna di poter fare domanda per il visto per coppie di fatto, dato che il mio fidanzato è australiano. E' un ottimo visto, ma ottenerlo non è stata per niente una passeggiata. Ci sono tante cose da sapere e per cui essere preparati. Per questo, consiglio di cominciare a preparare la domanda circa un annetto prima. E comunque bisogna tenere in mente che, una volta inoltrata la domanda per il visto, bisogna comunque aspettare almeno un anno prima di ottenerlo, quindi è un processo complesso e molto lungo. Armatevi di molta pazienza!

La gente locale come si pone nei confronti degli stranieri? È accogliente?

Una delle qualità più belle degli australiani è il loro senso di cameratismo e solidarietà, ma questo si estende fino a un certo punto verso gli stranieri. Soprattutto negli ultimi anni il numero di stranieri, soprattutto giovani, che scelgono di vivere in Australia per un periodo di tempo è aumentato drasticamente e questo ha sicuramente avuto un impatto su come gli australiani vedono gli stranieri. Se prima erano molto disponibili e gentili, ora sono più schivi e diffidenti. Per esperienza personale però devo dire che tutti sono sempre stati molto carini e accoglienti con me.

Progetti per il futuro…restare o ripartire?

Di sicuro rimarremo in Australia ancora un po', d'altronde abbiamo recentemente comprato casa qui a Sydney, quindi non penso ci muoveremo tanto presto! Dopo che avrò finito il dottorato valuteremo un po' le opzioni. Se mi verrà offerto un posto di lavoro qui in Australia, allora rimarremo sicuramente; se invece così non fosse, vedremo se sarà possibile tornare in Europa per qualche anno. Purtroppo tornare in Italia senza nessuna prospettiva di lavoro non è una scelta molto sensata.

Basandoti sulla tua esperienza, ti senti di dare qualche consiglio a quanti stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero?

La cosa fondamentale è una sola: preparatevi bene. Approfondite la conoscenza del paese e città dove volete trasferirvi, indagate sui costi e sulla qualità di vita e cercate di parlare con altri italiani che magari vivono già lì da un po'. Vi aiuteranno sicuramente a farsi un'idea più concreta e realistica della vita in quel paese. E poi siate pronti ad adattarvi, siate flessibili e aperti, e ricordatevi che non sarete più in Italia, e quindi non potete aspettarvi tutto quello a cui eravate abituati prima della partenza.

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