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L'Indonesia annuncia nuove strategie per attrarre espatriati qualificati e facoltosi

Jakarta, capitale de l'Indonesie
Shutterstock.com
Scritto daAsaël Häzaqil 13 Giugno 2023

L'Indonesia sta mettendo a punto nuove strategie per sostenere la forte ripresa economica osservata nel 2022. Oltre a riformare l'economia e a incoraggiare l'innovazione, il governo conta su stranieri ricchi e qualificati. La crisi sanitaria ha stravolto l'organizzazione del lavoro e il nomadismo digitale è al suo apice. L'Indonesia, che mira a diventare una delle 5 maggiori economie entro il 2045, cerca anche anche investitori facoltosi.

Visto d'oro per espatriati facoltosi

Questa è una delle 6 misure introdotte dalla Direzione Generale dell'Immigrazione indonesiana per favorire l'immigrazione. Mentre alcuni Paesi, soprattutto in Europa, stanno cancellando i loro programmi di visto d'oro (golden visa), il Presidente indonesiano Joko Widodo punta su questo programma per attirare gli stranieri facoltosi. L'annuncio è stato fatto da Sandiaga Uno, Ministro del Turismo e dell'Economia Creativa, lo scorso il 29 maggio.

Il governo indonesiano spera di attirare talenti stranieri nei settori del digitale e dell'innovazione, delle nuove tecnologie, della ricerca e della sanità, che sono i settori economici più dinamici. Punta anche sugli investitori stranieri per dare impulso al mercato del lavoro e alla crescita economica, in particolare a Bali e in altre destinazioni turistiche. Sandiaga Uno prevede la creazione di 4,4 milioni di posti di lavoro nel turismo e nell'economia creativa entro il 2024.

Il governo indonesiano ha anche promesso una serie di vantaggi destinati agli espatriati facoltosi: Visti di 5 o 10 anni, procedure di immigrazione semplificate, accesso accelerato alla cittadinanza, visti per ingressi multipli, accesso alla proprietà di immobili, ecc. Ulteriori dettagli, tra cui l'investimento minimo richiesto, saranno comunicati a breve. Bahlil Lahadalia, Ministro degli Investimenti e capo del Consiglio di Coordinamento degli Investimenti, indica, a titolo di esempio, che "un investimento di 30-40 miliardi di rupie (tra i 2 e i 2,6 milioni di dollari)" potrebbe consentire di ottenere il visto Golden per 5-10 anni.

Visto per nomadi digitali a Bali

L'Indonesia sta valutando da tempo l'introduzione di un visto per nomadi digitali. Bali l'ha già messo a disposizione e dura 5 anni. Questa città, a forte vocazione turistica, fa largo affidamento sulla sua eccellente reputazione tra i viaggiatori internazionale. Il lavoro a distanza ha preso sempre più piede dopo la crisi sanitaria globale. Molte destinazioni turistiche popolari hanno sviluppato visti per nomadi digitali per attrarre questa nuova generazione di professionisti che, vivendo e spendendo sul territorio, contribuiscono all'economia locale.

Sandiaga Uno è sicuro che la sua strategia sia vincente. Ha previsto che il visto per nomadi digitali favorirà l'ingresso di 3,6 milioni di turisti e creerà 1 milione di posti di lavoro per gli indonesiani. Il principio del nomadismo digitale è, a tutti gli effetti, molto valido: i nomadi digitali lavorano per un'azienda che ha sede al di fuori dell'Indonesia, dispongono dei fondi necessari per mantenersi e dispongono di una propria assicurazione sanitaria (questi criteri fanno parte dei requisiti standard per ottenere questo tipo di visto). Il profilo dei nomadi digitali è simile a quello dei turisti: non dipendono in nessun modo dallo Stato che li ospita ma, al contrario, contribuiscono all'economia.

Al fine di attirare questa tipologia di professionisti, Bali offre degli incentivi fiscali, fruibili però solo da chi collabora con aziende straniere. Il governo ritiene che il suo programma sia più vantaggioso di altri: sono pochi infatti i Paesi che concedono un visto di 5 anni. Sandiaga Uno assicura anche che terrà conto della tutela dell'ambiente, promuovendo lo sviluppo di un sistema di turismo sostenibile.

"Xpats Gateway": Reclutamento rapido di espatriati qualificati

I programmi di immigrazione si stanno velocizzando, così come le procedure di assunzione. Secondo quanto annunciato da Rafizi Ramli, Ministro dell'Economia, dal 15 giugno le aziende non dovranno più aspettare 3 mesi per assumere espatriati altamente qualificati.

Per raggiungere questo nuovo obiettivo, il governo introdurrà un approccio "one-stop-shop" (sempre a partire dal 15 giugno). Fino a questo momento, le richieste di visto di lavoro passavano attraverso 11 uffici diversi, una trafila che causava ritardi eccessivi. Uno straniero doveva aspettare fino a 80 giorni prima di essere assunto. La nuova strategia snellirà notevolmente le procedure: 5 giorni per l'approvazione del visto contro i 30 attuali. Un'altra modifica riguarda le offerte di lavoro pubblicate dalle aziende indonesiane. Se ora devono aspettare 30 giorni dalla pubblicazione prima di aprire la posizione agli stranieri, da ora in avanti il periodo si riduce a 14 giorni. Da notare che, per legge, le aziende sono tenute a favorire l'assunzione di professionisti indonesiani. Se nessuno di loro dovesse candidarsi, allora le aziende possono impiegare forza lavoro straniera.
Complessivamente, l'intero processo di assunzione di espatriati qualificati dovrebbe ridursi a circa 20 giorni.

Il governo ha precisato che il nuovo sistema verrà introdotto per gradi. I servizi di immigrazione, che attualmente utilizzano un proprio sistema, implementeranno  l'"Xpats Gateway" un poco alla volta. Un ulteriore sforzo sarà fatto nel settore digitale, uno dei più dinamici a livello internazionale. Ogni mese, le autorità indonesiane preposte all'immigrazione registrano oltre 5.000 domande di visto per lavorare nel settore digitale.

Second home visa

A fine 2022, il governo indonesiano ha annunciato la creazione di un nuovo visto, il "Second home visa". Si tratta di un visto a lungo termine che consente agli espatriati facoltosi di soggiornare per 5-10 anni. Attenzione però a non confonderlo con il Golden visa, introdotto di recente! Il Golden Visa è destinato agli investitori facoltosi, mentre il Second Home Visa è accessibile a tutti i lavoratori ad alto reddito. Per farne domanda, i richiedenti devono avere almeno 130.000 dollari sul conto corrente; non è richiesto nessun tipo di investimento. 

Il visto Second Home ha attirato meno espatriati del previsto, da qui la creazione del Golden visa e del visto per nomadi digitali. Lo scopo del governo è quello di ampliare l'offerta, rivolgendosi a un pubblico specifico: investitori, imprenditori (molti nomadi digitali sono lavoratori autonomi) e pensionati facoltosi.

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A proposito di

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.

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