![nomade numerique](https://www.expat.com/images/upload/8/9/7/0/1691736490-digital-nomad-woman-news_item_slider-t1691736490.jpg)
Da quando le frontiere sono state riaperte, hanno il vento in poppa. Invidiamo il loro stile di vita e spirito d'avventura. I nomadi digitali, questi lavoratori 5.0, stanno reinventando l'espatrio e l'organizzazione del lavoro. Ma il nomadismo digitale è regolamentato a livello giuridico? In cosa si differenzia dal lavoro autonomo e come scegliere tra i due?
Lavoro autonomo: creare un percorso di carriera indipendente
Da un punto di vista legale, si parla di lavoro autonomo quando si intraprende un'attività economica per conto proprio, diversa quindi da un dipendente tradizionale che lavora per un'azienda o un'organizzazione. In qualità di lavoratore autonomo, puoi intraprendere la tua attività dove preferisci. È comunque fondamentale informarsi con largo anticipo sulle modalità per avviare un'attività quando si espatria. Tieni presente che attività economiche specifiche, come il lavoro autonomo, potrebbero essere soggette a normative molto severe.
Per intraprendere un'attività autonoma, dovrai creare una ditta individuale, che è la struttura legale più diffusa tra i liberi professionisti. A seconda della natura della tua attività, della presenza di soci, e nel rispetto delle leggi vigenti nella destinazione di trasferimento, è possibile che ci siano soluzioni più adatte.
Il freelance, o self-employed person in inglese, non è associato a uno statuto giuridico. L'anglicismo freelance si riferisce a un lavoratore autonomo. Viene utilizzato principalmente per riferirsi ad attività giornalistiche, informatiche o artistiche autonome.
Nomadismo digitale: un'identità ibrida?
La tendenza al nomadismo digitale sta affascinando un numero crescente di aspiranti espatriati. È però importante sottolineare che, al pari del freelance, anche la figura del nomade digitale non rientra in uno statuto giuridico. Si tratta di persone che possono lavorare da qualsiasi luogo senza uno spazio di lavoro fisso (nomadismo), utilizzando un computer e una connessione internet (digitale). Se sei interessato allo stile di vita del nomade digitale, puoi scegliere tra due statuti giuridici: il lavoro autonomo o il lavoro a distanza.
Come scegliere tra i due
Attualmente, i lavoratori dipendenti che abbracciano lo stile di vita del nomadismo digitale sono relativamente pochi. I visti per nomadi digitali durano in genere da pochi mesi a uno o più anni, con possibilità di rinnovo. Tuttavia, trovare un'azienda disposta a supportare un impiegato che lavori da remoto all'estero, a tempo pieno, è raro perché il processo presenta notevoli complessità legali e logistiche.
I nomadi digitali spesso optano per il lavoro autonomo, creando la propria attività. Questo tipo di struttura offre flessibilità, consentendo di avviare un'attività all'estero con un impegno finanziario e un rischio minimi. È perfettamente in linea con l'essenza del nomadismo digitale. La tua attività non richiede una sede fisica e il tuo ufficio è racchiuso nei dispositivi portatili - PC, tablet, caricabatterie - che ti permettono di lavorare senza problemi da qualsiasi parte del mondo. Tuttavia, se la tua attività richiede locali fisici o investimenti consistenti, il nomadismo digitale potrebbe non essere la soluzione ideale (anche se continuerai a operare come impresa individuale).
La differenza tra nomadismo digitale e lavoro autonomo
Molti nomadi digitali sono essenzialmente degli imprenditori. Dal punto di vista legale, quindi, appartengono tutti alla grande famiglia dei lavoratori autonomi. Hanno creato un'attività in proprio e hanno responsabilità a livello fiscale. Tuttavia, tra i due c'è una differenza, che non è di natura legale, ma riguarda la natura del nomadismo digitale.
La caratteristica dei nomadi digitali è la loro natura itinerante. 6 mesi in un posto, 1 anno in un altro, 8 mesi in una terza destinazione. Questi lavoratori autonomi si spostano da un Paese all'altro e all'interno della nazione stessa. La loro attività economica, facilmente trasportabile, permette loro di lavorare ovunque. Questo "lavoro ai 4 angoli del mondo" è l'essenza stessa del nomadismo digitale. In realtà, non devi scegliere tra due status legali (sarai un lavoratore autonomo), ma tra due stili di vita.
Puoi avviare un'attività all'estero senza necessariamente viaggiare per il mondo. Pur rimanendo autonomo, non sei necessariamente un nomade digitale. Se ad esempio apri una scuola di lingue, potrebbe essere molto impegnativo trasferirsi ogni sei mesi. Allo stesso modo, se eserciti come freelance in qualità di redattore web, fotografo o illustratore (professioni che si sposano perfettamente con il nomadismo digitale) potresti preferire stare fermo in un posto, invece che avere sempre la valigia in mano. In questi casi, sei un freelance espatriato, non un nomade digitale.
In definitiva, il nomadismo digitale incarna un profondo desiderio di libertà. Certo, comporta delle responsabilità, tra cui chiedere i visti, rinnovarli e adempiere alle formalità necessarie. Ma per i nomadi digitali queste incombenze si azzerano di fronte alla miriade di vantaggi che traggono dal loro stile di vita. Prima di intraprendere questa esperienza, devi considerare attentamente tutti questi aspetti. La tua voglia di libertà deve allinearsi con le responsabilità che sei disposto ad assumerti lavorando dall'estero.