La prima potenza mondiale continua ad attirare gli stranieri. Il mercato del lavoro è meno sotto pressione, ma la carenza di manodopera persiste. Il governo fa affidamento sull'immigrazione, essenziale a garantire la crescita economica e demografica. Quali cambiamenti si sono registrati negli ultimi anni?
Carenza di manodopera e aumento dell'immigrazione
Un nuovo record. Secondo il Dipartimento di Stato americano, tra ottobre 2022 e settembre 2023 sono stati rilasciati 10,4 milioni di visti per non immigranti (non-immigrant visa). In 600.000 hanno richiesto e ottenuto un visto per studenti, cifra che non si registrava dal 2017. Gli studenti internazionali contribuiscono all'economia americana per una cifra stimata intorno ai 38 miliardi di dollari all'anno. La comunità degli studenti indiani è la più numerosa (più di 140.000 visti) mentre quella degli studenti africani è in crescita (40.000 in totale, di cui 9.700 in arrivo dalla Nigeria).
Sebbene il mercato del lavoro si sia stabilizzato, la carenza di manodopera continua a pesare sull'economia statunitense. La causa è da ricercarsi nella politica di immigrazione restrittiva ereditata dal governo Trump. Tra il 2016 e il 2019, l'amministrazione Trump ha dimezzato gli ingressi degli stranieri, e il Covid ha peggiorato una situazione già critica. Nel 2021, il numero di stranieri si è ridotto di tre volte rispetto al 2016. Nel 2022, la carenza di manodopera continua a farsi sentire. Gli immigrati sono fondamentali per assicurare il corretto andamento dell'economia americana.
Il Dipartimento di Stato statunitense ha rilasciato 442.000 visti per lavoratori temporanei e stagionali, soprattutto in settori a forte carenza di manodopera, come l'agricoltura. Inoltre, sono stati concessi 590.000 visti a lavoratori stranieri qualificati, soprattutto nei settori della tecnologia e della sanità. Per quel che riguarda il settore aeronautico, sono stati concessi 365.000 visti tra equipaggio aereo e navale.
Come si è evoluta l'immigrazione negli Stati Uniti?
Contrariamente alle aspettative e alle sue stesse dichiarazioni, l'ex Presidente Trump non ha bloccato l'immigrazione negli Stati Uniti. Al contrario, ha seguito un percorso simile a quello dell'amministrazione Obama, favorendo le domande degli immigrati qualificati. Questo approccio è in linea con le strategie adottate da altre nazioni come il Canada, l'Australia e i Paesi Bassi per attrarre professionisti stranieri. Nonostante ciò, l'immigrazione è stata colpita dal cosiddetto "effetto Trump", con circa 500 misure volte a limitarla, tra cui la fine del ricongiungimento familiare e il congelamento degli ingresso per i rifugiati. Il numero dei residenti permanenti è diminuito del 13% tra il 2016 e il 2019, triennio in cui il rilascio di visti per studenti è diminuito del 23%.
Il ritorno degli studenti internazionali
Gli studenti stranieri tornano a ripopolare le università americane dopo la pandemia. Nonostante gli Stati Uniti abbiano perso terreno a vantaggio del Canada, rimangono tra le destinazioni preferite di studio. Secondo il rapporto Open Doors 2022, redatto dall'Institute of International Education (IIE) con il supporto dell'Ufficio per gli Affari Educativi e Culturali del Dipartimento di Stato americano, nell'anno accademico 2021-2022 sono stati rilasciati 948.519 visti per studenti. Si tratta del 4% rispetto all'anno accademico precedente.
Nel biennio 2019-2020, la maggior parte degli studenti erano cinesi e indiani, con il 38% e il 20% del totale. Dal 2000, il numero di studenti cinesi è aumentato costantemente, partendo da circa 60.000 studenti nel 2000, per arrivare a poco più di 370.000 nel 2019. Secondo l'Institute of International Education (IIE), nel 2019, gli studenti cinesi hanno contribuito con 15,9 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti.
Il COVID ha rotto gli equilibri. Secondo il Dipartimento di Stato americano, il numero di visti rilasciati agli studenti cinesi è sceso da 90.310 nel 2021 a 61.894 nel 2022, registrando un calo del 31%. In compenso, è aumentato il rilascio di visti ad altri studenti asiatici: Nepal (+92%), Vietnam (+84%), Bangladesh (+86%) e Giappone (+80%). Per quanto riguarda l'aumento dei visti per studenti rilasciati tra il 2021 e il 2022, l'Asia ha fatto la differenza, registrando un incremento del 30%. Il 12,7% degli studenti stranieri negli Stati Uniti arriva da un Paese asiatico. La crescita ha superato il Sud America (+31,7%, con un aumento del 6,6%) e l'Africa (+27,5%, con un aumento del 5,9%).
Sempre più lavoratori stranieri
L'impatto dell'amministrazione Trump è stato duro. Nel 2016, l'immigrazione netta si è attestata a 1.449.371 unità. È diminuita gradualmente passando a 1.377.630 nel 2017, a 1.200.796 nel 2018 e a 1.158.444 nel 2019. Il blocco sugli ingressi nel 2020, causato dalla pandemia, hanno portato a un crollo significativo, facendo scendere la cifra a 575.560 unità. Con l'entrata in carica di Biden, c'è stato un cambiamento di rotta. Nel 2022, l'immigrazione netta ha registrato una ripresa, raggiungendo 998.540 unità, con un aumento del 77% rispetto al periodo della pandemia (fonte: Banca Mondiale).
Nel 2022, per arginare la carenza di manodopera, l'amministrazione Biden ha "temporaneamente" semplificato le procedure per l'ottenimento dei visti di lavoro, compreso il famoso visto H-1B. Da allora, il mercato del lavoro ha subito meno sconvolgimenti rispetto al biennio 2021-2022.
Le dimissioni sono tornate ai livelli pre-Covid, e il tasso di immigrazione è cresciuto. Secondo Goldman Sachs, nel 2022 sono state rilasciate 115.000 green card e 230.000 visti di lavoro. La problematica resta comunque, anche a fronte dell'invecchiamento della popolazione americana. In alcuni Stati, le aziende stanno mettendo a punto diverse strategie, tra cui aumento degli stipendi competitivi e altri bonus, per accaparrarsi manodopera. I lavoratori si trovano in una posizione di forza e la nazione punta più che mai sull'immigrazione per sostenere la sua economia e la crescita demografica.
Link utili in inglese
US Citizenship and Immigration Services (USCIS) : lavorare negli Stati Uniti
US Department of State : visti di lavoro temporanei
US Department of State : visti per lavoratori immigrati