Non è ancora detta l'ultima parola per il visto d'oro. La controversia sul Golden Visa non impedisce ai governi di puntare su di esso per attrarre capitali stranieri. Quali Paesi stanno rilanciando o riformando il programma?
Il Portogallo non ha eliminato del tutto il visto d'oro
Nel febbraio 2023, il governo portoghese ha deciso di abolire il visto d'oro. Il programma, ideato per rilanciare l'economia portoghese colpita dalla crisi dei subprime, aveva in realtà reso il Portogallo più appetibile per gli investitori stranieri. Il visto d'oro ha fruttato allo Stato più di 7 miliardi di euro tra il 2012 (anno in cui è stato lanciato) e il 2022. I Portoghesi, però, non erano favorevoli al visto d'oro, citando tra gli aspetti negativi: l'impennata degli affitti, l'aumento diffuso dei prezzi, la gentrificazione dei quartieri, ecc. Il visto d'oro tradizionale (investimenti immobiliari) è stato tolto, ma il governo sta aprendo un'altra strada per continuare ad attrarre investitori stranieri.
Il nuovo governo moderato di destra, in carica da aprile, intende introdurre un "permesso di soggiorno per investimenti a sfondo sociale". Il permesso fa parte del Piano d'Azione per la Migrazione e sarà emesso in cambio di investimenti in progetti per immigrati, come ad esempio strutture di accoglienza per immigrati. Il governo vuole semplificare la procedura che permette agli stranieri di investire in Portogallo. Non è stato ancora comunicato l'ammontare dell'investimento necessario per ottenere questo permesso. Il nuovo piano deve ancora essere approvato.
Va inoltre ricordato che la fine del tradizionale visto d'oro non ha eliminato altre possibilità di ottenere la residenza attraverso gli investimenti. Anche se più rischiosi, i fondi di investimento rimangono un'alternativa. Un'altra opzione è il visto D2, per gli stranieri che avviano o investono in un'attività commerciale in Portogallo.
Paesi che puntano ancora sul visto d'oro
Il Portogallo non è l'unico a mantenere il visto d'oro. La Grecia ha rivisto il suo programma per continuare ad attrarre investitori stranieri. Anche gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e la Turchia stanno introducendo nuove regole. L'Ungheria ha addirittura deciso di reintrodurlo.
L'Ungheria rilancia un nuovo visto d'oro a luglio 2024
Nel novembre 2023, il governo ungherese ha proposto una riforma delle condizioni di immigrazione per i cittadini di Paesi terzi. Il visto d'oro è stato reintrodotto come parte di questa proposta di legge. L'Ungheria aveva interrotto il programma nel 2017, soprattutto a causa dell'aumento dell'immigrazione clandestina e degli attacchi dell'opposizione, che accusava lo Stato di favorire i ricchi espatriati provenienti da Paesi terzi, a scapito degli espatriati economici con redditi più modesti. Ma l'Ungheria stava già pensando di rilanciare il programma. Lo scorso aprile il governo ha annunciato l'introduzione di un nuovo visto d'oro, operativo da luglio.
Il nuovo programma consentirà agli espatriati non appartenenti all'Unione Europea (UE) e allo Spazio Economico Europeo (SEE) di beneficiare dello status di "investitore ospite". Se ne avranno diritto, potranno ottenere un permesso di soggiorno di 10 anni. I richiedenti stranieri potranno scegliere tra 3 opzioni: fare una donazione di 1 milione di euro a una fondazione pubblica che sostiene gli istituti scolastici ungheresi, investire 250.000 euro in una società di investimento immobiliare ungherese a capitale fisso (sicaf) o acquistare un immobile del valore di almeno 500.000 euro (dal 1° gennaio 2025). Il Golden Visa ungherese non impone alcuna condizione di residenza. Gli stranieri facoltosi possono ottenere la residenza permanente se risiedono in Ungheria da almeno 3 anni. Dopo 8 anni di residenza permanente, possono richiedere la naturalizzazione.
Il nuovo visto d'oro ungherese si rivolge ancora una volta agli stranieri facoltosi. Si dice che il governo Orbán punti in particolare sugli investitori cinesi desiderosi di viaggiare liberamente all'interno dell'area Schengen. Gli oppositori temono che il sistema non vada a vantaggio né dello Stato né della popolazione locale, e ritengono che il costo della vita potrebbe aumentare.
La Grecia annuncia nuove regole a partire dal 31 agosto 2024
La Grecia vuole approfittare della fine del programma Golden Visa in alcune nazioni (Regno Unito, Irlanda, ecc.) per attrarre investitori facoltosi. Il governo, ad ogni modo, afferma di tenere conto delle preoccupazioni della popolazione locale. Il Ministero delle Finanze greco ha recentemente deciso di creare due zone di investimento separate.
Gli importi minimi da investire varieranno a seconda dell'area geografica in cui si trova la proprietà. La prima zona è la più gettonata. Copre le regioni di Salonicco, Mykonos, Attica e Santorini. L'investimento in queste zone turistiche è possibile solo a partire da 800.000 euro. Le altre regioni della Grecia sono più accessibili. Gli espatriati dovranno sborsare "solo" 400.000€. Le nuove soglie di investimento sono molto più alte rispetto ai 250.000 euro richiesti in precedenza per ottenere il visto (500.000 euro per l'acquisto di un immobile ad Atene, Salonicco, Mykonos e Santorini).
Con la creazione di queste due zone, il governo spera di decongestionare le aree turistiche e di trasferire i proventi economici verso regioni meno ambite. In entrambi i casi, però, l'investimento deve riguardare una proprietà di almeno 120 m². La riforma non è retroattiva. Le domande di visto d'oro già presentate saranno processate indipendentemente dalla revisione del regime, che entrerà in vigore il 31 agosto.
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno allentato le regole da gennaio 2024
Gli Emirati Arabi Uniti continuano a puntare sugli stranieri facoltosi. Da gennaio, gli espatriati non devono più versare un deposito per presentare la domanda di visto. Prima della riforma, dovevano versare almeno 1 milione di AED (circa 272.000 dollari). I richiedenti sono idonei se possiedono una proprietà del valore di almeno 2 milioni di AED (circa 545.000 dollari), indipendentemente dallo stato della proprietà (in progetto o meno, completata o meno, ipotecata o meno). Inoltre, possedere una proprietà del valore di almeno 2 milioni di AED apre le porte alla residenza a lungo termine. I titolari di un visto d'oro di 10 anni potranno richiederne il rinnovo alle stesse condizioni.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno creato visti d'oro anche per altre categorie di espatriati: talenti eccezionali, studenti, professionisti qualificati, scienziati, medici e infermieri, operatori del settore umanitario, programmatori esperti, imprenditori (startup incluse) e investitori pubblici. Abu Dhabi ha esteso l'accesso al visto d'oro a pensionati e lavoratori ad alto reddito. Gli importi da investire per ottenere il visto vanno da 100.000 AED (visto per studenti) a 5 milioni di AED (visto per investitori pubblici, a condizione che il progetto sia approvato dal governo degli EAU).
L'Indonesia facilita l'ottenimento del visto d'oro per gli investitori stranieri
Introdotta all'inizio dell'anno, la nuova misura è rivolta in particolare alle aziende straniere che investono in "Nusantara" (IKN), il nuovo progetto di investimento dell'Indonesia, che prevede il trasferimento della capitale da Giacarta a Nusantara entro il 2045. L'importo minimo dell'investimento è stato abbassato da 50 milioni di dollari a 10 milioni di dollari per un visto d'oro di 10 anni, e da 25 milioni di dollari a 5 milioni di dollari per un visto di 5 anni. Le aziende straniere che desiderano stabilirsi a Nusantara beneficeranno di agevolazioni fiscali.
Il governo indonesiano ha lanciato il visto d'oro nel giugno del 2023. Il programma è entrato in vigore nel settembre 2023. Secondo il Direttore Generale dell'Immigrazione, il Paese ha già concesso 62 visti d'oro. Il governo conta sull'alleggerimento delle norme sui visti per attirare un maggior numero di aziende e investitori facoltosi, per dare impulso all'economia nazionale.
La Turchia introduce un nuovo programma di cittadinanza
Anche se spesso vengono confusi, il passaporto d'oro e il visto d'oro sono due cose distinte. Il visto d'oro offre la residenza per investimento, e il passaporto d'oro offre la cittadinanza per investimento. I detrattori parlano di "falsa cittadinanza". A prescindere dalle controversie, la Turchia mantiene il suo programma di cittadinanza per investimento.
Da gennaio 2024, il governo ha apportato una serie di modifiche al programma. La più importante è il nuovo requisito della presenza fisica per richiedere la cittadinanza, che prima del 2024 non era necessaria. I richiedenti potevano semplicemente consegnare la domanda a un intermediario. Da gennaio, invece, le autorità rilevano le impronte digitali del richiedente; da qui l'obbligo di presenza fisica. La stessa regola si applica al coniuge, ma non ai figli minori.
Un altro cambiamento importante è che il coniuge deve ora avere un permesso di soggiorno prima di richiedere la cittadinanza. Ad ogni modo, un investitore già in possesso di un passaporto d'oro può fare domanda per il coniuge. La soglia di investimento rimane di 400.000 dollari.
E la Spagna?
Avevano detto che sarebbe stato definitivamente tolto, ma hanno cambiato idea. Lo scorso aprile il governo spagnolo ha annunciato l'abolizione del visto d'oro, ma solo per la parte "immobiliare". Investire in immobili per ottenere la residenza non è più possibile. Il visto d'oro per il settore immobiliare rappresentava quasi il 95% delle richieste. Creato nel 2013 per rilanciare l'economia, è stato accusato di far lievitare i prezzi degli affitti. La decisione del governo mira proprio a ridurre la pressione sul mercato immobiliare. Secondo fonti ufficiali, dall'introduzione del programma sono stati emessi 100.000 visti d'oro "immobiliari".
Perché il Golden Visa è un argomento così scottante?
È stato accusato di favorire l'evasione fiscale, la corruzione e il riciclaggio di denaro e di far aumentare il costo della vita, a partire da quello degli alloggi. Eppure, il controverso visto d'oro è ancora in vigore in molti Paesi. L'UE si sta battendo per vietare i passaporti d'oro e regolamentare i visti d'oro. Per il momento l'operazione è riuscita a metà: Ungheria, Grecia, Malta e Austria oppongono resistenza. Per chi lo sostiene, i vantaggi del visto d'oro supererebbero gli svantaggi, dato che l'UE e la sua zona Schengen sono molto apprezzate dai ricchi investitori extraeuropei. In Svizzera, negli Emirati Arabi Uniti e in Indonesia, l'abolizione del visto d'oro è fuori discussione.
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