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Decesso di un espatriato: passi da seguire per le persone a carico

testament
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Scritto daAsaël Häzaqil 11 Luglio 2024

La perdita di una persona cara comporta un dolore emotivo, aggravato da complicazioni legali e amministrative. Quando un espatriato, titolare del visto principale, viene a mancare, le persone a suo carico si trovano in una posizione precaria. Possono rimanere nel Paese che li ospita?

Opzioni di soggiorno per il coniuge a carico

Nello sfortunato caso del decesso di un espatriato, il coniuge a carico deve districarsi da solo nelle procedure amministrative del Paese ospitante. Oltre all'evidente shock emotivo, si aggiunge la burocrazia. Le linee guida che riportiamo qui sotto sono generiche e raccomandiamo vivamente di contattare l'ufficio immigrazione del Paese d'espatrio, o il consolato, il prima possibile.

Visto a carico

Alla morte del titolare del visto, chi è in possesso di un visto a carico o di un visto familiare, rilasciato in base allo status del richiedente iniziale, può perdere il diritto di rimanere sul territorio. Il visto è automaticamente cancellato, sia per gli adulti che per i minori. Ne consegue che i familiari a carico siano costretti a lasciare il Paese. Potrebbero esserci delle eccezioni per i titolari di un visto d'oro (Golden Visa).

Soggiorno prolungato per i titolari di Golden Visa

I familiari che sono entrati nel Paese ospitante con il Golden Visa dell'espatriato deceduto potrebbero essere autorizzati a rimanere, a seconda delle condizioni del visto. Il Golden Visa emesso dalla Grecia, ad esempio, consente ai familiari di mantenere il diritto di residenza. Il coniuge a carico deve verificare se il defunto ha lasciato un testamento, nominandolo erede della casa. È fondamentale consultare un avvocato per tutto quello che riguarda le questioni immobiliari. Negli Emirati Arabi Uniti (EAU), una recente riforma consente alla famiglia di mantenere il visto dopo la morte del garante, con la possibilità di estendere il visto una sola volta senza bisogno di un nuovo garante.

Visto per coniugi

Gli espatriati sposati con un cittadino o un residente permanente del Paese ospitante sono generalmente più tutelati. Spesso il loro visto rimane valido anche dopo la morte del coniuge. Le leggi del Regno Unito e della Francia, ad esempio, tutelano chi è in possesso di un visto per coniugi, consentendo il rinnovo del visto anche dopo la morte del partner. Se però la richiesta di visto per coniugi era in corso al momento del decesso, l'espatriato potrebbe non avere diritto al visto.
Nel Regno Unito, il visto per coniugi è rilasciato in caso di matrimonio con un cittadino britannico o un residente permanente, e comprende diverse unioni, tra cui quelle civili e le relazioni a lungo termine simili al matrimonio. Il partner del defunto può richiedere il permesso di soggiorno a tempo indeterminato, al costo di 4.778 sterline.

Gestire le questioni di eredità quando si è espatriati

Quando ci si prepara per un trasferimento all'estero, le questioni legate all'eredità potrebbero passare in secondo piano. È importante però sapere se, e come, la famiglia è protetta in caso di decesso del titolare del visto (lo sponsor). Ogni nazione ha le sue regole in merito ai visti e alle questioni legate all'eredità.
Le leggi sull'eredità sono in genere regolate dalla legislazione del Paese ospitante, a meno che il testamento non specifichi diversamente. Non tutti gli espatriati, però, ne redigono uno, soprattutto se lavorano ancora.

L'articolo 17 del Codice Civile degli Emirati Arabi Uniti stabilisce che la successione è regolata dalla legge del Paese di cui l'espatriato era cittadino al momento del decesso, a patto che quest'ultimo si dichiari competente. Se così non fosse (vedi la legge francese), l'applicazione della successione ricade sullo Stato di ultima residenza dell'espatriato. In questo caso, si applicherebbe la legge islamica.
Secondo la legge islamica, il coniuge a carico eredita solo 1/8 del patrimonio del defunto, mentre il resto viene distribuito tra i membri della famiglia (1/6 ciascuno). I figli maschi ricevono il doppio delle figlie femmine. Questo incide in modo significativo sui diritti del coniuge a carico, tra cui quello di disporre dei conti o dei beni intestati al defunto.

Come proteggere la tua famiglia durante l'espatrio

Andando a vivere all'estero è importante anticipare situazioni destabilizzanti. Così come si consiglia agli espatriati di stipulare un'assicurazione sulla vita (un investimento preferibile, diverso dall'assicurazione sulla morte), è opportuno che il titolare del visto rediga un testamento sia nel Paese d'origine che in quello ospitante. Gli espatriati europei possono avvalersi del Regolamento Europeo sulle Successioni del 17 agosto 2015, che consente loro di scegliere la legge del proprio Paese d'origine per le questioni successorie invece che quella dell'ultimo luogo di residenza.
Per tutelare il partner, è consigliabile aprire un conto corrente e intestare una proprietà a suo nome nel Paese ospitante.

Formalità burocratiche
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A proposito di

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.

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