![Manuel, chef Italiano negli Emirati Arabi](https://www.expat.com/images/upload/1/1/3/8/1368648000-manuel-news_item_slider-t1505468844.jpg)
Attualmente vivi e lavori negli Emirati come chef, ti va di raccontarci un po' di te e da dove nasce la tua passione per la cucina?
Sono stato per 9 mesi a Dubai ed ora mi sto muovendo nell'emirato di AD, in un resort situtato in una isola vicino a Ruwais, come chef di cucina appunto. La prima volta che ho lavorato in cucina avevo 14 anni, diciamo che già ce l'avevo nel sangue. Poi complice anche l'attività nella ristorazione della mia famiglia ho continuato il percorso fino a qui.
È da molto che vivi all'estero? Hai lavorato anche in altri Paesi?
Ho lavorato in Spagna, Francia, UK, Croazia, anche se ho alternato i periodi all'estero con dei ritorni all'ovile ?.
Secondo te, a livello lavorativo, gli Emirati offrono delle buone opportunità e quali sono i settori in cui c'è più richiesta?
Di sicuro gli UAE sono un ricettacolo di opportunità molteplici. La disponibilità di denaro fa crescere il paese e Dubai in particolare giorno per giorno, quindi ne consegue che qualsiasi investitore o persona che voglia intraprendere una attività ha parecchie porte aperte. Altra conseguenza, i posti di lavoro aumentano. Sicuramente la presenza massiccia di asiatici è facilmente riscontrabile, visto che il loro currency exchange è molto favorevole (per un datore di lavoro che deve pagare un salario) rispetto agli standard europei. Il settore hospitality è uno dei più fervidi: ristoranti, hotel, residence etc sono ovunque ed aumentano proporzionalmente alla richiesta. Per il fatto che un salario da offrire ad un europeo è almeno di 6/8 volte superiore alla media di un cittadino Indiano o Filippino, la nostra comunità italiana si attesta attorno alle 6 mila unità, sparsi un pò dappertutto in città. Gli italiani presenti ricoprono profili manageriali, direttivi, imprenditoriali. La human resource locale abbisogna di "minds" e non di manovali che provengano dall'europa. Potremmo dire che negli UAE vi sono più capitali, che persone abili dal punto di vista dirigenziale, ecco perchè la presenza europea è considerevole! Un ingegnere, architetto, insegnante, cuoco, chimico ecc ecc, ha delle opportunità di gran lunga superiori all'unione europea, vista la congestione del nostro "mercato".
Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?
Personalmente sto sfruttando una occasione di crescita per il mio CV, come se gli UAE mi fungano da trampolino per un'altra meta futura. Gli standard di servizio per quanto riguarda l'hospitality è nettamente superiore all'europa, come peraltro la parte organizzativa. Sicuramente le grandi compagnie estere che qui hanno costruito ed investito hanno prodotto questo risultato. Parlando di Dubai in particolare, le opere gigantesche e di nuova costruzione ovunque è la prima cosa che salta all'occhio e colpisce di più (anche se dopo un pò ci fai l'abitudine). La presenza di buoni servizi, pulizia (in particlare nelle zone residenziali) e possibilità di trovare una serie di facilities considerevole è nettamente superiore all'Italia (un supermarket aperto 24 ore, la metro efficiente e pulitissima, l'assenza pressochè totale di furti-scippi etc, taxi in ogni dove e bus lines capillari ed economiche). La burocrazia complessa è invece un ostacolo non da poco, come peraltro la decentrazione degli uffici pubblici, non facilmente raggiungibili se non si ha a disposizione una macchina.
C'è qualcosa in particolare che ti manca dell'Italia?
Per quanto mi riguarda, sento la mancanza delle mie montagne (vengo da una valle non distante dall'Austria) e la possibilità di bere l'acqua fresca di rubinetto proveniente dalle nostre sorgenti.
Com' è la vita di tutti i giorni? Più frenetica o più rilassata rispetto ai ritmi italiani?
Sono stato ancora a Milano, Napoli, Roma. Qui vi sono alcuni dei nostri problemi comuni come il traffico (in certune zone) anche se si percepisce un minore inquinamento. Se non hai un auto e non abiti molto vicino ad una stazione della metro come me, diventa un pò macchinoso andare al lavoro con i mezzi pubblici ed in particolare d'estate, quando non ti puoi permettere il lusso di fare 100 metri a piedi complice il caldo torrido (in agosto punte di 50gradi), quindi sei costretto ad usare il taxi (peraltro non caro). La vita quotidiana è scandita da tempi ed appuntamenti e posso dire si, è frenetica. Faccio un'altra considerazione: tornato per un paio di settimane nel mio paesello, 30 mila abitanti, ho provato lo stesso stress, se non di più, per motivi diametralmente opposti; il primo supermarket dista solo 800metri/1km dal centro dove abito ma via autobus dovrei attendere fino a mezz'ora per rientrare a casa carico di borse della spesa. Di taxi, neanche l'ombra. L'auto non la voglio e non mi serve, per le poche settimane che passo qui all'anno, come peraltro a Dubai mi sposto con i mezzi. Anche se in una zona dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, la concentrazione di PM10 raggiunge centinaia di volte livelli critici nell'arco dell'anno. Abbiamo un unico cinema, la multisala più vicina è a 30 km di distanza. C'è carenza di scelta per quanto riguarda ristoranti, attività sportive o all'aperto, il primo centro commerciale degno di nota è a Treviso sud, 60km di distanza. A Dubai tutto è a portata di mano o meglio, in soli 30/40 minuti puoi trovare nello specifico tutto quello di cui necessiti concentrato in un centro commerciale. Tirando le somme, non si può avere tutto e non ci si deve la mentare in entrambe i casi.
Per quanto riguarda la sfera sociale, hai instaurato delle amicizie con la gente locale oppure esci principalmente con Italiani o altri espatriati?
Forse sono un pò mosca bianca, però ho solo 3 amici italiani a Dubai come peraltro non ho amicizie con i locali. Ho invece instaurato moltissimi buoni rapporti consolidati con filippini, indiani, srilankesi, bangladeshi, indonesiani, nepalesi, mauriziani. Credo sia dovuto alla sfera lavorativa, nient'altro. Conosco molti Italiani ma per questioni strettamente lavorative. Oltremodo sono affascinato dalla cultura asiatica, dal loro cibo, dal conoscere i loro usi e costumi ascoltando le loro storie, condividendo foto e quant'altro via facebook.
Ogni Paese ha i suoi usi e costumi, modi di fare differenti rispetto a quelli a cui possiamo essere abituati. C'è un qualcosa in particulare che ti ha colpito e che ti va di raccontarci?
Sicuramente la prima volta che ti imbatti nella donna con volto, corpo e mani coperte con abiti neri a fare shopping suona veramente strano ed devi imparare presto a non urtare i loro sentimenti, fissandole o facendo fotografie. Altra cosa che fa un pò sorridere, questa comune miscellanea di cultura a raba ed europea nell'uomo: comunissimo incontrare gente che veste la candura (il tipico abito bianco), sandali, rayban e cappellino da baseball... Altra cosa alla quale fai presto l'abitudine è il canto del Muezzin dal minareto, perchè la preghiera è parte fondamentale della giornata di un musulmano, scandita ad orari precisi e molteplici. Singolare per un non musulmano, si trovano ovunque, sia in ambienti pubblici che in hotel e resort (anche per i dipendenti), le washing room apposite per le abluzioni preparatorie alla preghiera. Un aneddoto: la prima notte a Dubai ho soggiornato nell'hotel che poi sarebbe diventato il mio primo posto di lavoro ed ho notato nella stanza una freccia ben visibile sul soffitto, in un angolo. Ho chiesto spiegazioni alla reception: seguendo la punta della freccia, quella era la direzione verso la Mecca per la preghiera.
Cosa ti piace fare nel tempo libero? La città offre opportunità?
Rispondo semplicemente: a Dubai puoi trovare tutto, ma proprio tutto quello che ti salta in mente. E' più semplice e rapido effettuare una ricerca in internet da casa che uscire scorrazzando senza meta precisa alla ricerca di quello che necessiti. Senza dubbio è bello anche esplorare! Io amo molto passare i miei giorni liberi girando i centri commerciali, magari dopo un pomeriggio di desert safari. Perchè no, una cena in yacht lungo i canali interni della Marina o un volo panoramico in elicottero è da provare....ma non è per le mie tasche. Passeggiare all'imbrunire sulla spiaggia con alle spalle i grattacieli è sempre spettacolare, come divertente è testare le mille differenti opportunità culinarie offerte visto che ce n'è per tutti i budget! Dal sushi a buffet con l'equivalente di 20euro, al teppanyaki con 50, alla cena lussuosa spagnola da 200, hai una scelta infinita. Grazie ai miei amici filippini ho scoperto che mi piace la musica dal vivo e spesso scelgo questo o quel club per passare il dopo cena.
Conti di rientrare in Italia un giorno?
Non faccio mai progetti a lungo termine in quanto il mondo cambia troppo velocemente, ma per ora la mia idea è quella di approdare in Asia in un paio di anni e probabilmente di stabilirmi li, magari nelle Filippine. Poi si sa, tutto cambia! Vedremo. Di sicuro quello che mi ha spinto a lasciare definitivamente il nostro paese ed il vecchio continente è la sgradevole sensazione di "non futuro", nè per me nè per i miei figli, se un giorno ne avrò. Dovremmo risentirci tra qualche anno quando, forse, la situazione politico-economica italiana cambierà sostanzialmente.
Ti senti di dare qualche consiglio agli altri utenti di Expat blog che volessero trasferirsi a Dubai per cercare lavoro nel settore della ristorazione?
Avete due modi di trovare lavoro: andare a Dubai direttamente e fare una "vacanza - ricerca" ...non ve lo consiglio. Vi sono invece molte agenzie e siti specializzati seri (scandagliateli prima, di sicuro) che offrono opportunità di lavoro non solo negli UAE. Una cosa è certa, nessuna agenzia europea seria vi richiederà mai di inviare denaro per ricevere un qualsiasi servizio. E' la compagnia che vi assume che paga l'agenzia. Attenzione perchè nel contratto vi sono dei vincoli contrattuali di solito, che vi legano a loro minimo un anno. Altrettanto è l'azienda che vi fornirà vitto ed alloggio con tutte le spese correlate od in alternativa dei bonus. Insomma, scegliete oculatamente senza venire attratti dall'opportunità di lasciare l'Italia da un giorno all'altro. Poi è anche vero che essere in città significa scoprire, conoscere e crearsi delle opportunità