Gloria: " L'esperienza di ragazza alla pari è speciale e merita di essere vissuta "

Interviste agli espatriati
  • Gloria in Francia
Scritto da Expat.com team il 30 aprile, 2015
Gloria è una neolaureata in Giurisprudenza a Trento. Attualmente lavora come ragazza alla pari a Fontenay le Fleury, un paese nelle vicinanze di Versailles.

Ciao Gloria, è un piacere conoscerti! Vivi in Francia al momento, dove sei di preciso?

Ciao Francesca, il piacere è mio! Poter condividere la mia esperienza qui sul sito di Expat blog mi rende molto felice e spero che questo possa essere utile ed interessante per molte altre persone che non conoscono bene il mondo delle "ragazze e dei ragazzi aupair"! Io vivo attualmente in Francia in una città vicino Parigi che precisamente si chiama "Fontenay le Fleury"; è situata precisamente a circa 35 minuti di treno da Parigi centro e a circa 10 minuti di macchina da Versailles per intenderci.

Lavori come ragazza alla pari, è la tua prima esperienza fuori casa?

Esatto, sto attualmente lavorando come ragazza alla pari ma non si tratta della mia prima esperienza nel settore né della mia prima esperienza fuori casa: ho infatti 25 anni e mi sono laureata a Giugno 2014. Durante l'università ho avuto la fortuna di trascorrere un anno di studi all'estero in Inghilterra, un'esperienza anche questa formidabile per la mia crescita professionale e come persona, mentre questa attuale è la mia terza esperienza come ragazza alla pari: le prime due le ho vissute in Provenza, sempre in Francia e sempre presso la stessa famiglia (con cui sono rimasta e sono tuttora in contatto), mentre ora ho scelto di avviare questa terza avventura in terra francese per avere una base vicino la capitale in modo da poter muovermi meglio nella ricerca di impieghi e/o stage futuri, accanto al fatto che ovviamente il lavoro di aupair mi piace moltissimo e di fatto mi sto trovando davvero benissimo anche questa volta in questa "nuova famiglia" che mi sta accogliendo.

Come hai fatto per trovare questo lavoro?

Ho cercato impiego come ragazza alla pari tramite un sito internet, aupairworld.net, con cui mi sono sempre trovata molto bene e tramite il quale ho trovato lavoro anche in occasione della prima volta con cui sono entrata in contatto con il mondo di "aupair"; è un sito che mi ha consentito di muovermi con facilità fin da subito in questo universo a me prima sconosciuto. Ho trovato proprio grazie a questo portale "la mia prima famiglia" così come la seconda, invero l'attuale famiglia presso cui soggiorno attualmente. Mi sento quindi di consigliarlo vivamente a tutti gli aspiranti e le aspiranti aupair, in quanto si tratta di un sito internet a mio avviso davvero ben strutturato e facile da utilizzare: qui infatti ogni utente si registra specificando le sue esigenze e necessità (a seconda che si tratti di una famiglia o di un ragazzo o di una ragazza che aspira a diventare aupair) e in seguito ha accesso ad una piattaforma con cui può restare sempre aggiornato per rapporto alle novità provenienti dal sito, ricevendo giornalmente newsletter e notifiche, in modo da cercare (e idealmente trovare) nel più breve tempo possibile una famiglia o un/a giovane ragazzo/a aupair. Il sito consente inoltre di inviare candidature, messaggi e di gestire un vero e proprio profilo online associato a ciascun utente. Si tratta di un sito garantito al 100% ovviamente anche per quel che riguarda le questioni di privacy e pubblicità.

Di cosa ti occupavi in Italia prima della partenza?

In Italia ho studiato presso la Facoltà di giurisprudenza di Trento sino a Giugno 2014; ho sempre amato le lingue e infatti durante gli anni di università mi sono concentrata in particolare sul diritto internazionale ed europeo. Ho poi sempre cercato di mantenere allenate le mie conoscenze linguistiche facendo corsi, esami, certificazioni etc.. Durante gli studi infine ho spesso lavorato part-time come hostess e/o promoter, al fine di guadagnare qualche guadagno extra. Attualmente, dopo l'esperienza di aupair, dovrei iniziare uno stage presso un'associazione specializzata nel turismo e nelle traduzioni che ha sede a Parigi (che ho "scovato" proprio dopo il mio arrivo qui, malgrado avessi iniziato a mandare CV per stage e/o lavori all'estero da diversi mesi), perciò mi auguro vivamente che tutto proceda per il meglio, in quanto si tratta di un settore che mi piace particolarmente e in cui sento potrei ben lavorare e progredire anche in un'eventuale ottica futura e professionale.

E' stato difficile adattarsi alla nuova realtà?

Per me adattarmi a questa nuova realtà non è stato particolarmente duro, in quanto si tratta della mia terza esperienza come aupair, inoltre sono stata abituata a viaggiare sin da quando ero piccola e l'esperienza Erasmus che ho fatto durante gli anni all'università è stata la "molla in più" che mi ha spinta a continuare in tal senso. Tuttavia ammetto e riconosco che non dev'essere necessariamente così per tutti, anzi: trasferirsi e vivere in una nuova famiglia, con diverse abitudini e culture e che parla una lingua diversa dalla propria è sicuramente un passo non facile da compiere e indubbiamente molto importante. Per compierlo occorre quindi prima di tutto essere certi di volerlo fare al 100%. Penso comunque che le famiglie e i ragazzi/e stessi/e che scelgono di intraprendere una simile attività siano di sua natura già piuttosto ben predisposti a simili esperienze e che tutto quindi venga conseguentemente più facile, naturale e spontaneo giorno dopo giorno. Sarà poi "compito" delle due parti (famiglia ospitante e ragazzo/a aupair) impegnarsi perché ciò sia più gradevole e apprezzabile; penso infatti che possa succedere che tra ragazzo/a aupair e famiglia ospitante ci siano delle incomprensioni e/o che non ci si trovi bene come si spera dal principio, ma ciò non significa affatto che l'esperienza sia da considerarsi come un flop e/o in maniera negativa, al contrario, come tutte le cose nella vita, credo che occorra trovare le giuste combinazioni perché gli "ingredienti" diano il meglio di sé insieme nella loro miscela,

Com'è una tua giornata tipo?

La mia giornata tipo come ragazza alla pari inizia verso le 7, quando la mia sveglia suona e mi preparo per cominciare la mattinata; le bimbe di cui mi occupo ( rispettivamente di 3 anni e mezzo e 5 anni e mezzo) a quest'ora sono già "belle" sveglie da circa un'oretta e mi "aspettano" nel divano guardando la televisione. Il mio compito principale è di preparare loro la colazione, vestirle, farle lavare i denti e prepararle in generale per andare a scuola, dove le porto più tardi entro le ore 8.30. Terminato ciò rientro a casa, dove mi occupo di riordinare le loro camerette (non in profondità ma in maniera per così dire "superficiale", quindi riordinando i loro giocattoli sparsi dappertutto, facendo i loro letti etc..), poi riordino i piatti, le posate e le stoviglie lasciati dopo la colazione e in generale svolgo i classici lavoretti di ordinaria amministrazione presenti presso ciascuna casa. Fino alle 16.00 ho tutto il tempo per fare queste piccole attività casalinghe e ciò mi consente di svolgere senza troppo stress e/o pressione anche molte altre attività e/o hobbies durante il mio tempo libero. Un altro dei miei compiti riguarda poi il bucato delle bimbe e sta alla mia discrezionalità lavare i loro panni e le loro lenzuola. Vado poi a recuperare le bimbe alle ore 16.00 presso la loro scuola materna, che si trova per a precisione a circa 5 minuti in macchina da casa, e in seguito adoro fermarmi con loro al parco giochi dove possono prendere la merenda all'aria aperta e giocare al contempo con i loro coetanei, altrimenti, se il tempo non ci da tregua, rientriamo subito a casa dove d'abitudine giochiamo sino all'ora del bagnetto (e lì sta a me e alla mia creatività escogitare qualche passatempo divertente per intrattenerle, una cosa che non è sempre così scontata ma allo stesso tempo che mi stimola giornalmente a "scervellarmi" per fare divertire le bimbe con giochi e/o nuove attività!). Normalmente i loro genitori rientrano tra le 18.30 e le 19.30, e sta a me iniziare a fare il bagnetto alle bimbe se loro non sono rientrati prima delle 19.00. La serata infine scorre tranquillamente a casa, dove tutti e 5 ceniamo e mettiamo poi a letto verso le 20.00/20.30 le due birbanti!

Nel tempo libero a tua disposizione, che cosa ti piace fare?

Ho la fortuna di disporre di molto tempo libero per me, visto che dalle 8.30 alle 15.30 circa di ogni giorno mi ritrovo a casa quasi sempre da sola (visto che i genitori delle bimbe lavorano), accanto al fatto che ogni mercoledì e ogni weekend di ogni settimana sono libera di fare ciò che preferisco, in quanto sono considerati per me giorni di vacanza secondo il contratto di lavoro che sto effettuando. Nell'altra famiglia dove ho lavorato come aupair tuttavia non era così (anche se mi sono comunque trovata molto bene pure con loro, anzi benissimo, a conferma del fatto che sono tornata nello stesso posto per due volte e per due estati consecutive), ma ciò dipende appunto dalle esigenze e dagli orari di ogni nucleo famigliare. In Provenza ad esempio lavoravo durante l'estate, in particolare durante il periodo di vacanza dei bimbi che seguivo, quindi potrei dire che la situazione era "sui generis", in quanto avevo in carica i due ragazzini quasi tutto il giorno e dovevo far fare loro i compiti insegnandoli al contempo l'italiano in maniera costante, dato che entrambi studiavano proprio l'italiano a scuola. Anche qui avevo i weekend totalmente liberi e potevo gestirli secondo la mia discrezionalità, quindi sia organizzandomi per trascorrerli dove preferivo e/o con i miei amici o conoscenti, sia stando con la famiglia e facendo le attività da loro proposte. Il bello dell'esperienza come aupair è che ci si accorda con la famiglia ospitante e ci si viene incontro reciprocamente, quindi più forte sarà il contatto tra i due e meglio ci si organizzerà di conseguenza per rapporto a questi aspetti, fermo restando che la ragazza o il ragazzo aupair ha il compito primario e la responsabilità massima di assicurare la vigilanza e la sorveglianza del figlio o dei figli della famiglia ospitante rispettando al 100% le direttive e le istruzioni impartite dalla famiglia stessa, quindi è naturale che questo non possa sempre "pretendere" di avere giorni liberi e/o vacanze e quindi venire meno ai suoi obblighi. Personalmente nel mio tempo libero ne approfitto per fare svariate attività, essendo io per prima una persona particolarmente dinamica e attiva: mi piace ad esempio praticare attività sportive ma al contempo mi sono iscritta anche ad un corso di francese che frequento con una media di tre volte a settimana. Devo ammettere che grazie a queste lezioni il mio francese sta migliorando ulteriormente giorno dopo giorno e sono molto soddisfatta di questo; accanto a questo mi piace moltissimo anche viaggiare, quindi ne sto approfittando per lunghe e rilassanti passeggiate e/o gite nella bella Parigi o nella splendida Versailles, così come per visitare anche altre città francesi e/o belghe limitrofe e che sono magari meno conosciute ma che si rivelano comunque all'altezza delle mete più note della Francia, come ad esempio Lille, giusto alla frontiera francese, o Tournai, in Belgio.

L'esperienza ti sta aiutando dal punto di vista linguistico? Segui dei corsi di lingua?

L'esperienza mi sta aiutando moltissimo dal punto di vista linguistico, assolutamente, e come anticipato nella precedente domanda sto effettivamente seguendo dei corsi in lingua per migliorarmi sempre più in questo senso. In particolare è stata la famiglia stessa ospitante a parlarmi di questa possibilità di seguire dei corsi (sebbene ho la fortuna di essere partita già da un buon livello di francese già al mio arrivo qui), anche se poi entrambi i genitori elle bimbe mi hanno lasciato carta bianca in merito alla scelta concreta di iscrivermici o meno. Ho scelto infine di iscrivermi perché ritengo ci sia sempre qualcosa di nuovo da imparare quando si apprende una lingua nuova, accanto al fatto che si tratta indubbiamente di un'occasione per stringere nuove amicizie e/o per fare nuove conoscenze, come mi è capitato infatti dopo il mio arrivo come fille aupair qui a Fontenay le Fleury.

Hai già dei progetti per il futuro, una volta terminata questa esperienza?

Dopo l'esperienza di aupair dovrei iniziare a collaborare in maniera più definitiva come stagista per l'associazione di traduzioni e di turismo di cui ho parlato precedentemente. Inizialmente sarei dovuta restare sino ad Aprile incluso in famiglia, ma ho scelto poi di prolungare il mio soggiorno qui sino a fine Giugno, cioè l'ultimo mese di scuole delle bimbe. Durante l'estate so che i genitori delle stesse non avranno bisogno di una ragazza alla pari e provvederanno ad arrangiarsi in maniera autonoma, perlomeno fino alla ripresa della scuola nel corso del prossimo anno scolastico a partire da Settembre. Considerando che qui mi trovo molto bene e che i ritmi di lavoro e gli orari mi concedono molto spazio ho scelto, già nel corso del mese di Febbraio, di restare fino alla fine della scuola in famiglia (ovviamente dopo averne parlato e discusso con i genitori, al fine di capire le loro intenzioni e idee a riguardo), inoltre l'associazione con cui dovrei iniziare a lavorare successivamente mi ha già confermato che posso provare in un primo tempo a gestire i due lavori contemporaneamente e questa per me sarebbe una soluzione ideale, quindi non mi resta che incrociare le dita e sperare che tutto vada per il verso giusto!

Ad altri giovani che come te volessero tentare un'esperienza alla pari all'estero, ti senti di dare qualche consiglio per preparasi al meglio?

Ai giovani ragazze e alle giovani ragazze che volessero intraprendere una simile avventura consiglio vivamente di buttarsi e di non avere timori: immagino che di primo acchito partire da soli per approdare in un Paese diverso, in un nucleo famigliare totalmente diverso e in un contesto totalmente diverso possa un po' spaventare, ma posso assicurare (per esperienza personale) che man mano che si comincia una avventura di questo genere ci si renderà conto sempre più di quanto essa sia speciale e di quanto essa valga la pena di essere vissuta, quindi ragazzi, non abbiate paura.. Se meditate anche solo un po' di fare questa esperienza significa che vi potrete lanciare per realizzarla e portarla a termine nel migliore dei modi quindi non perdete tempo e cercate la vostra famiglia ideale ! Sicuramente se vi impegnerete per adattarvi alle culture del Paese dove scegliete di andare (che quindi d'abitudine vi dovrebbe piacere, incuriosire ed interessare) non ci saranno problemi e tutto andrà per il meglio. Ricordatevi che anche la famiglia che vi potrà ospitare ha bisogno di voi come voi avrete bisogno di lei e cominciare un'avventura all'estero svolgendo un lavoro di questo genere costituisce indubbiamente un punto di partenza (quindi un vero e proprio trampolino di lancio) sicuro e "protetto", dato vi permetterà di integrarvi gradualmente ad un nuovo "habitat" da un punto di vista interno alla cultura stessa e alle tradizioni stesse del Paese estero in cui scegliete di andare. Carpe diem !!

A proposito di Expat.com team

Condividi la tua esperienza d'espatriato!

Partecipa anche tu all' intervista e contattami

Partecipa