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Pianificavano il trasferimento all'estero da oltre un anno. La partenza era imminente: avevano venduto casa, lasciato il lavoro... destinazione Mauritius. Poi l'isola ha chiuso le frontiere a causa del COVID-19. Ora non hanno più niente, ne casa ne lavoro... e un senso di incertezza si sta insinuando nelle loro vite.
Ci parli brevemente di te?
Sono Jérémy, sono sposato e ho due figli, una ragazza di 16 anni e un maschio di 13. Attualmente vivo con la famiglia a Perpignan, nel sul della Francia. Ero socio di una compagnia assicurativa e mia moglie faceva la segretaria.
Da quanto tempo progettate il trasferimento?
Da 18 mesi. Abbiamo fatto molte ricerce online e il forum di Expat.com ci ha aiutato molto nel reperire informazioni. Siamo stati sull'isola lo scorso luglio e abbiamo portato anche i ragazzi. Volevamo che conoscessero l'isola ed essere sicuri di aver fatto la scelta giusta. Durante le due settimane trascorse a Mauritius abbiamo anche scelto dove prendere casa. Inizialmente eravamo indecisi tra l'Ovest e il Nord ma poi hanno optato per il Nord. Siamo ritornati in Francia con la consapevolezza che il trasferimento fosse la mossa giusta per la famiglia. Avevamo un volo solo andata prenotato per il 1 giugno...
Da dove nasce l'idea di vivere all'estero?
Sono sempre stato attratto dall'idea di espatriare: un nuovo paese, una nuova cultura, una nuova esperienza... Adoro uscire dalla mia zona di comfort. Riusciremo a fare nuove amicizie, a creare un progetto imprenditoriale da zero, ad adattarci allo stile di vita isolano? Sono sfide che siano disposti ad accettare.
Abbiamo scelto Mauritius perchè si parla francese, vanta un ottimo clima, un buon sistema scolastico, è un paese politicamente stabile con un'economia dinamica.
A che punto siete del vostro progetto?
Stiamo solo aspettando che Mauritius riapra le frontiere. In Francia abbiamo venduto tutto e i nostri averi sono chiusi in 8 valigie già dalla fine di Maggio. Dovevamo partire il 31 Maggio, era tutto pronto.
Come state affrontando questa battuta d'arresto?
È molto complicato, siamo ospiti di amici da parecchie settimane. Quello che ci logora maggiormente è l'incertezza. Non sappiamo quando potremo partire: una settimana, un mese, sei mesi, mai? I nostri figli perderanno l'inizio della scuola. La mancanza di una prospettiva certa ci lascia perplessi.
Il progetto è ancora in piedi nonostante tutto?
Anche se la nostra priorità rimane Mauritius, stiamo considerando delle alternative. Restare in Francia o cambiare paese di espatrio. Tutto dipenderà dalla decisione del governo mauriziano sulla riapertura delle frontiere. È difficile cambiare i piani dopo un anno e mezzo di preparativi, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con questa evenienza.
Finanziariamente, come vi ha colpito questa situazione?
A fine febbraio avevamo contattato diverse agenzie immobiliari per prendere una casa in affitto, fortunatamente non abbiamo preso impegni. Siamo in contatto con espatriati a Mauritius e leggiamo ogni giorno il forum di Expat.com per aggiornamenti sulla riapertura dei confini. Ci sono tanti stranieri nella nostra stessa situazione. Per il momento le uniche spese che sosteniamo sono per la scuola internazionale dei ragazzi.
Dal punto di vista emotivo, come state reagendo?
Abbiamo la sensazione che il nostro sogno si sia trasformato in un incubo. È frustrante non poter pianificare, non avere una data certa per la partenza, dire ai nostri figli che non potranno iniziare la scuola... vivere nell'incertezza dovendo magari rinunicare al nostro progetto. Purtroppo siamo impotenti davanti alla situazione e non ci resta che aspettare.