La popolazione emiratina è composta per il 90% da espatriati. Non è una novità che il governo locale faccia largo affidamento su questa vasta comunità per far girare la propria economia. A causa della crisi generata dal Covid-19, molti paesi del Medio Oriente hanno dovuto rinunciare ad una larga fetta di manodopera straniera. Gli Emirati Arabi, di contro, stanno attuando misure importanti per trattenere gli espatriati e le loro famiglie sul territorio.
Chi può diventare cittadino emiratino
La misura, che coinvolge principalmente professionisti stranieri altamente qualificati che vivono e lavorano negli Emirati Arabi, mira anche ad attrarre sempre più talenti dall'estero, per garantire una crescita economica negli anni a venire.
Riconoscendo il contributo che questi profili danno allo sviluppo economico del paese, il governo locale ha deciso di concedere la cittadinanza, abolendo quindi, per loro, l'obbligo annuale di rinnovo del visto di lavoro. La cittadinanza permette di beneficiare degli stessi diritti di un cittadino locale. Possono vivere sul territorio in pianta stabile assieme alla famiglia, non pagano tasse sul reddito, hanno accesso all'assistenza sanitaria e alle sovvenzioni per l'istruzione dei figli, possono beneficiare di incentivi per l'acquisto di proprietà immobiliari e hanno diritto alla pensione di anzianità dopo i 49 anni.
I termini della normativa non sono ancora stati finalizzati. La cosa certa è che il processo di selezione è molto severo. I candidati vengono scelti dai governatori o dai funzionari governativi dei diversi emirati. Il governo avrà quindi l'ultima parola.
Ad esempio, gli investitori potranno ottenere la cittadinanza solo se acquistano una proprietà nel paese. Medici e altri specialisti del settore devono praticare una disciplina molto richiesta negli Emirati Arabi Uniti. Gli scienziati devono avere almeno 10 anni di esperienza ed essere attivamente coinvolti nella ricerca in loco, e gli inventori devono detenere almeno un brevetto. Artisti e intellettuali devono aver ottenuto riconoscimenti che dimostrano le loro capacità nei rispettivi campi.
Altri cambiamenti per attrarre espatriati
Per attirare e trattenere più studenti internazionali, gli Emirati Arabi Uniti hanno recentemente modificato la legge sulla residenza. Gli studenti internazionali possono ora trasferirsi assieme alla famiglia, a patto di possedere mezzi finanziari adeguati per affittare un alloggio e per mantenersi durante l'intero soggiorno.
Gli Emirati Arabi Uniti vantano 77 università di prestigio sparse sul territorio. Dal 2018, gli studenti internazionali che hanno più di 18 anni, e che sono sponsorizzati da un genitore o da un'università accreditata, hanno diritto al Golden Visa. Questo visto è valido per 5 anni e viene concesso agli studenti stranieri che hanno ottenuto un punteggio di almeno 3,75 in un'università estera o emiratina.
Nell'ultimo periodo sono stati introdotti anche il Golden Residency Visa, che concede il diritto di soggiorno a determinate categorie di professionisti e diplomati stranieri per 10 anni e il visto per pensionati, valido 5 anni, destinato a pensionati agiati. Menzioniamo anche il visto per i nomadi digitali che consente ai professionisti stranieri di soggiornare per un anno negli Emirati Arabi Uniti lavorando a distanza, senza dover lasciare l'impiego nel paese d'origine.
Va ricordato inoltre che, già dalla fine del 2020, le coppie espatriate non sposate sono autorizzate a convivere; gli investitori stranieri hanno diritto di possedere il 100% di un'azienda con sede negli Emirati Arabi Uniti; i cittadini stranieri non hanno più bisogno di un permesso per acquistare e consumare bevande alcoliche.