Finalmente buone notizie dal Regno Unito! Le assunzioni stanno riprendendo a tempi record. La situazione economica appare favorevole e il tasso di ripresa supera le aspettative. Presagio positivo per il 2022? Qual è l'andamento del mercato del lavoro britannico e quali nuove prospettive si aprono per gli espatriati che vogliono fare carriera a Londra?
Un mercato del lavoro in rapida crescita
6,4%. Il Ministro delle Finanze Rishi Sunak svela le nuove previsioni di crescita del mercato del lavoro britannico. 6,4% contro il 4 stimato in precedenza. Resta cauto per quel che riguarda il 2022 e stima una crescita del 6% invece che del 7,2% previsto. I dati non bastano a far crescere l'ottimismo del Ministro e del Governo ma la ripresa è iniziata. Secondo l'OCSE, il Regno Unito dovrebbe registrare la crescita più rapida tra i paesi del G7. Lo conferma anche l'ente pubblico OBR (Office of Budget Responsibility). La crescita di Londra è prevista da inizio 2022.
Sono gli effetti della politica di Johnson, o è la ripresa economica ad avvantaggiare il mercato del lavoro britannico? Pur soffrendo di una carenza di manodopera, il tasso di disoccupazione è migliorato passando dal 5.2% di fine 2020 al 4.5% di quest'anno. Dallo scorso settembre il numero delle assunzioni è in salita. Tra agosto e settembre ci sono state 207.000 nuove assunzioni, principalmente nel settore alberghiero e della ristorazione. Per reclutare personale, i datori di lavoro hanno fatto largo affidamento sulle agenzie interinali.
Gli stipendi sono aumentati, si guadagna il 7,2% in più di ottobre 2020. Dato incoraggiante rispetto al periodo pre-pandemia dove l'aumento degli stipendi si aggirava intorno al 3%. L'Ufficio nazionale di statistica (ONS), tenendo conto della perdita di posti di lavoro causati dalla pandemia e dei tagli salariali, prevede una crescita delle offerte del 5,6%. La Bank of England (BoE) aggiusta le sue previsioni in positivo: 4% o più, invece che il 2%. Per l'OBR il tasso di crescita sarà del 5%, il più alto degli ultimi 30 anni. Resta l'ottimismo. Sembra che la crescita del mercato del lavoro nel Regno Unito stia toccando il picco più alto degli ultimi 40 anni.
I settori che stanno assumendo
Tutti i settori stanno beneficiando di questa crescita. Da più di un mese, le assunzioni nel settore dell'aviazione sono aumentate. Le offerte di lavoro in questo campo sono quasi tornate al livello pre-Covid-19. La riapertura delle frontiere britanniche, unitamente a quelle statunitensi, hanno incentivato le assunzioni. Le posizioni come assistente di volo, ingegneri aeronautici e piloti sono le più richieste.
Aumento delle offerte di lavoro anche per il settore immobiliare (+ 42% rispetto a febbraio 2020), risorse umane (+ 33%), sanità (+ 18% assunzione di infermieri), veterinari (+ 70%), istruzione (+ 33%) sport (+ 63%), chimica (+ 36% richiesta di ingegneri chimici), scienze sociali (+ 64%). Più dell'85% dei datori di lavoro londinesi prevede di assumere personale nei prossimi 12 mesi. Il dinamismo di Londra dà una sferzata a tutta la nazione. Galles, West Midlands, Scozia, Est e Nord-Est, così come Yorkshire e Humber stanno registrando un record di assunzioni.
Gli espatriati sono di ritorno?
Dobbiamo aspettarci un massiccio ritorno di espatriati? Non è così sicuro. Il governo Johnson porta avanti una rigida politica d'immigrazione. L'anno scorso più di 1.3 milioni di stranieri hanno lasciato il Regno Unito di cui 700.000 vivevano a Londra. Con l'introduzione del pre-settled/settled status le cose sono cambiate e vivere in Gran Bretagna è più difficile di prima. Immigrare ovviamente è ancora possibile ma bisogna soddisfare determinate condizioni.
Alcuni ne fanno un problema di carattere morale: essere costretti a scegliere uno status significa essere privati della propria libertà. Mettono anche l'accento sulla fragilità della ripresa economica. Aumento dei prezzi dell'energia e dei beni di prima necessità - soprattutto a Londra - inflazione, recrudescenza dei casi di Covid... Ha senso guardare al 2022 con ottimismo? Le possibilità di espatrio in Gran Bretagna restano strettamente legate alla ripresa economica del Paese e alle scelte del governo.