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Dopo la pandemia, la domanda di professionisti esperti nel settore sanitario è aumentata in molti Paesi. Canada, Irlanda e Australia offrono incentivi interessanti agli espatriati che lavorano nella sanità.
Il Canada agevola la residenza permanente per medici e infermieri stranieri
Il Canada prevede di accogliere 465.000 nuovi immigrati nel 2023. Si tratterà per lo più di profili qualificati che sopperiranno alla carenza di manodopera locale. Secondo Statistics Canada, attualmente ci sono 4 posti vacanti per ogni disoccupato, il che significa che non ci sono abbastanza lavoratori nel Paese. Tra le figure più ricercate ci sono medici e infermieri. CIC News riporta che, a settembre scorso, le offerte di impiego nel settore sanitario canadese erano circa 136.000.
I professionisti del settore sanitario hanno diritto all'Express Entry, una corsia preferenziale dedicata agli immigrati che operano nei settori in crisi. In passato, però, questo tipo di percorso limitava l'ingresso dei medici stranieri, in libera professione, senza reddito mensile fisso. Qualche mese fa, Sean Fraser, Ministro dell'Immigrazione, ha annunciato che questo problema sarà presto risolto: i medici che esercitano come lavoratori autonomi potranno entrare in Canada con il permesso Express Entry, ottenendo così la residenza permanente.
I governi delle varie province canadesi stanno facendo di tutto per accaparrarsi medici stranieri. La British Columbia, ad esempio, ha deciso di incentivare i medici di famiglia a trasferirsi sul suo territorio eliminando la tariffazione fissa a partire dall'inizio del 2023. Questo sistema prevede che il paziente paghi al medico una tariffa fissa per la consultazione, indipendentemente dalla natura della stessa. Dall'anno prossimo invece, il medico potrà applicare una tariffa a seconda della complessità della visita.
Come riportato dalla CBC, le province della Columbia Britannica, del New Brunswick, del Quebec e del Manitoba si offrono di coprire una parte delle spese che i medici stranieri dovrebbero affrontare come conseguenza del trasferimento (tasse per ottenere la licenza di esercitare, spese per l'educazione scolastica dei figli, e altre spese legate alla vita quotidiana).
L'Irlanda semplifica le procedure di rilascio dei visti e offre pacchetti di rilocazione agli operatori sanitari
I giovani irlandesi lasciano il loro Paese per andare a lavorare in altri Stati dell'Unione Europea o in nazioni anglofone. Come il Canada, anche l'Irlanda registra bassi tassi di disoccupazione e una carenza di manodopera, soprattutto in settori qualificati come i servizi finanziari e la sanità. Nel corso del 2021 e del 2022, il governo irlandese ha presentato una serie di misure per attirare personale sanitario dall'estero.
Lo scorso ottobre, l'Health Service Executive (HSE) irlandese ha annunciato che i professionisti del settore medico che si trasferiscono sul territorio riceveranno un generoso pacchetto di trasferimento. Questo pacchetto di oltre €4.000 coprirà il volo, gli esami medici da effettuare per essere ammessi nel sistema, il primo mese di affitto e il pagamento della tassa per ottenere la licenza professionale. Nel caso di professionisti in arrivo da nazioni extra-UE, l'importo del pacchetto potrebbe essere superiore.
Il permesso di lavoro per competenze critiche (Critical Skills Employment Permit) è stato esteso a diverse posizioni tra cui medici generici, farmacisti, paramedici, psicologi, radiografi, dietisti e podologi. Questo permesso presenta diversi vantaggi: può essere emesso senza che il datore di lavoro dimostri che non ci sono irlandesi disponibili a svolgere quella mansione, il ricongiungimento familiare è rapido, dopo 2 anni di permesso un espatriato può diventare un lavoratore autonomo in Irlanda. Per ottenere questo permesso, gli operatori sanitari stranieri devono disporre di un contratto di lavoro di minimo 2 anni e percepire uno stipendio di almeno 64.000 € all'anno.
L'Australia offre incentivi ai professionisti sanitari stranieri per trasferirsi nelle sue regioni rurali
In Australia, lo Stato del Victoria, con capitale Melbourne, offre pacchetti di trasferimento simili a quelli dell'Irlanda. Sul sito web del Dipartimento della Salute del Victoria si legge che gli operatori sanitari internazionali che si trasferiscono in un'area metropolitana ricevono un indennizzo di 10.000 dollari australiani, mentre quelli che optano per una zona rurale possono beneficiare di 13.000 dollari australiani.
Secondo quanto riportato da Wavelength, agenzia di reclutamento in ambito medico, l'Australia rurale soffre di una grave carenza di medici e infermieri. Nelle zone extraurbane c'è un medico ogni 3.000 pazienti, rispetto a uno ogni 400 pazienti nelle città. Per colmare questo divario, le Autorità assegnano ai medici stranieri, che prendono servizio nelle zone periferiche, un pacchetto di trasferimento molto competitivo. I professionisti più richiesti sono: medici di base, farmacisti, ostetriche, infermieri, psichiatri, assistenti sociali e tecnici di laboratorio.