Trasferimenti a breve termine e vita familiare: come conciliare le due cose?

Vita quotidiana
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Scritto da Asaël Häzaq il 05 marzo, 2024
Forse il tuo datore di lavoro ti ha recentemente proposto un'opportunità per un incarico a breve termine all'estero, oppure ti ha parlato di diversi incarichi a tempo determinato nel corso dell'anno. Se hai famiglia potresti avere dei dubbi: come conciliare gli impegni professionali con la vita privata? Dovresti trasferirti solo o portare anche i tuoi cari? Vediamo insieme quali sono le considerazioni chiave da fare.

Esiste una durata specifica per i trasferimenti a breve termine?

A titolo informativo, gli incarichi di lavoro all'estero si suddividono in due categorie principali: i trasferimenti temporanei e il distacco di lunga durata. I trasferimenti temporanei implicano un incarico di lavoro di poche settimane o mesi, mentre il distacco di lunga durata implica un impegno di diversi anni. Una clausola aggiuntiva al contratto stabilirà i dettagli del trasferimento.

Sono obbligato ad accettare un trasferimento all'estero?

Cosa prevede il tuo contratto? Se menziona viaggi all'estero frequenti o occasionali, potresti essere obbligato ad accettare gli incarichi del datore di lavoro. Al momento della stipula del contratto, chiedi quale sarà il tuo posto di lavoro e le mansioni che dovrai svolgere. I contratti per ruoli che implicano degli spostamenti non lo indicano sempre in modo esplicito, perché si presume che tu sia a conoscenza di questo requisito. Alcune aziende inseriscono nei loro contratti delle clausole di mobilità, soprattutto in caso di professionisti con ruoli specifici. Una clausola di mobilità consente all'azienda di cambiare la sede di lavoro dell'impiegato senza il suo consenso.

Se rifiuti un incarico all'estero, devi avere un motivo valido, come problemi familiari o medici. Un rifiuto immotivato potrebbe essere visto come una forma di insubordinazione professionale.

La famiglia può accompagnarmi all'estero?

Se devi svolgere una serie di incarichi brevi all'estero e desideri che la famiglia ti accompagni, prendi in mano il contratto per capire cosa puoi negoziare, e che indennizzi sono previsti. Le aziende tendono ad essere accomodanti, soprattutto nel caso di incarichi internazionali prolungati, supportando la tua famiglia nell'ottenimento dei visti, aiutandoti a sostenere le spese per l'educazione dei figli, o accompagnando il coniuge nella ricerca di un impiego. Solitamente queste clausole dovrebbe essere incluse nel contratto; in caso contrario, coniuge e figli a carico non possono beneficiare di nessun aiuto, soprattutto nel caso di trasferimenti brevi. 

Se l'azienda copre le tue spese di viaggio e di alloggio, non è detto che faccia lo stesso per la tua famiglia. I costi possono essere significativi e, se il tuo partner lavora e i figli vanno a scuola, spostarsi potrebbe non essere ottimale per loro. I viaggi di lavoro potrebbero essere una parte integrante dei tuoi doveri professionali, che non collima con le esigenze della famiglia.

Quando l'istruzione a distanza è un'opzione?

Istruzione a distanza? Potrebbe essere una soluzione che concilia i tuoi doveri lavorativi con le esigenze della famiglia. I genitori costretti a cambiare spesso destinazione di lavoro, che hanno però la fortuna di svolgere parte delle mansioni da casa, possono optare per l'istruzione parentale, una pratica regolata dalla legge. In Francia, ad esempio, questa opzione è valida per le famiglie che conducono uno stile di vita nomade, previa richiesta alle autorità locali.
I nomadi digitali e le loro famiglie non possono beneficiare di questo vantaggio perché non hanno più la residenza fiscale nel Paese d'origine. Trasferendosi all'estero per più di tre mesi, potrebbero necessitare di un visto (a seconda della loro nazionalità) e diventano residenti fiscali nella nazione di espatrio. Devono quindi sottostare a nuove regole, comprese quelle relative all'istruzione dei figli. Da notare anche che l'istruzione parentale non è autorizzata a livello globale.

Altri consigli per conciliare trasferimenti di breve durata all'estero e famiglia

In questa situazione, spostarsi con la famiglia è complicato, e trovare le modalità giuste per comunicare durante la propria assenza diventa fondamentale. Facevi questo lavoro prima di mettere su famiglia? I trasferimenti sono iniziati prima o dopo la nascita dei figli? 

Spesso, il genitore che parte e quello che resta, entrano in conflitto. Il primo, troppo preso dagli obblighi professionali, è lontano ed assente, il secondo si sobbarca il peso di tutto. Per evitare questo problema, cerca di dividere i compiti all'interno della coppia. Se sei quello in trasferta, non potrai seguire i figli nel loro percorso scolastico e perderai qualche compleanno, o altro evento importante. Ti sentirai frustrato, ed è un sentimento del tutto normale. Confrontati con il partner per trovare modi efficaci di restare in contatto. Coinvolgi i figli, se sono abbastanza grandi da capire la situazione. Chiedi supporto a parenti e amici.
Potresti scrivere dei diari, virtuali o cartacei, a seconda del suo senso artistico e sensibilità verso l'ambiente, per condividere le tue esperienze. Evita periodi di silenzio prolungati, in cui riappari all'improvviso con le valigie piene di regali. La frequenza con cui vi sentite può variare, a seconda delle abitudini della famiglia. Rispetta la personalità di ognuno e impegnati per mantenere saldi i legami anche quando sei lontano da casa e dagli affetti.