Ciao Silvia, hai voglia di raccontarci un po' di te e dei motivi che ti hanno portata, assieme alla famiglia, in Brasile?
Ciao, io sono di Brescia, ho 32 anni e sono educatrice di asilo nido. Mi sono sempre piaciuti le novità e i cambiamenti e per questo motivo mi ero trasferita a Bologna (città che adoro) dove ho conosciuto mio marito. Avevamo in progetto di trasferirci in Irlanda, ma con l'arrivo del nostro bambino avevamo momentaneamente abbandonato l'idea. Prima della nascita di Riccardo il desiderio di partire era appunto legato alla voglia di fare esperienze nuove, dopo invece abbiamo pensato di andarcene principalmente per un motivo economico. Abbiamo pensato che in Italia lavorando come dipendenti e avendo un figlio (magari due in futuro) da mantenere, un affitto o un mutuo da pagare, ci si prospettava un futuro tutt'altro che roseo dal punto di vista economico. In Brasile invece se sei laureato e hai un buon curriculum hai la concreta possibilità di avere un lavoro che ti consente di vivere bene (parlo di mio marito perchè qui le educatrici di nido sono pagate poco). Quindi in definitiva abbiamo deciso di trasferirci in Brasile per poter offrire un futuro migliore a nostro figlio.
Sei l'autrice del blog “VIVERE FORTALEZA”, quand'è che hai cominciato a scriverlo e qual'è il motivo principale che ti ha spinta a farlo?
L'ho iniziato a scrivere a gennaio, poco dopo aver deciso di trasferirci a Fortaleza. L'idea è stata di mio marito, che una sera mi ha chiesto: "Perchè non scrivi un blog sul nostro trasferimento?". E io mi sono detta: "Perchè no?". Non sapevo se avrei avuto la costanza di tenerlo aggiornato, ma poi scrivendo mi sono resa conto che mi piace aver la possibilità di far conoscere meglio il Brasile che è anche, ma non solo, Carnevale, samba e calcio.
Il blog ti è stato utile per entrare in contatto con altri expat bloggers e fare nuove amicizie?
Sì, sono in contatto con qualche altro blogger, ma l'aspetto più positivo per me dello scrivere il blog, e di essermi iscritta ad expat-blog, è stato rendermi conto di quante altre persone condividono le proprie esperienze attraverso il proprio blog: trovo davvero molto interessante "scoprire" altre realtà attraverso gli occhi di chi sta vivendo una situazione simile alla mia.
A livello lavorativo, com'è la situazione a Fortaleza? Quali settori potrebbero offrire opportunità ad un Italiano che volesse cercare lavoro li?
Il settore turistico e della grande distribuzione offrono numerose opportunità di occupazione, il problema è che gli stipendi sono veramente molto bassi in relazione al costo della vita. Prima di decidere di trasferirsi in Brasile bisogna informarsi bene sullo stipedio che si potrà percepire una volta arrivati qui. Inoltre bisogna sapere se si ha la possibilita` di esercitare la propria professione, non e` scontato che un titolo di studio valido in Italia lo sia anche qui.
Qual è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento dall'Italia in Brasile? Potresti raccontarci un po' la tua esperienza?
Per me l'aspetto più difficile del trasferimento è stato svuotare casa, anche perchè mio marito era già partito e mi sono trovata a dover fare tutto da sola. Dopo aver deciso cosa portare, cosa vendere, cosa regalare e cosa buttare (e non è stato facile per me separarmi dalle mie cose) c'è stata la parte pratica: contattare amici e parenti chiedendo se avevano bisogno di qualcosa, mettere annunci su ebay, portare scatoloni di oggetti vari ai mercatini dell'usato e imballare quello che mi era rimasto per trasferirmi dai miei genitori (dove sono rimasta più di un mese in attesa di partire).
Molto fastidioso è stato il discorso doumenti: dopo aver corso avanti e indietro per vari uffici per ottenere tutta la documentazione necessaria, al consolato brasiliano di Milano hanno respinto la mia richiesta di visto permanente richiedendo un ulteriore documento, non previsto nella lista, che mio marito avrebbe dovuto far fare in Brasile per poi spedirmi. Siccome i tempi si sarebbero allungati troppo sono partita senza visto e ho fatto la richiesta qui, alla polizia federale.
Cosa vi piace fare nel tempo libero? Che opportunità di svago offre la città per le famiglie con bambini?
Nel tempo libero di solito andiamo in spiaggia. A praia do futuro ci sono stabilimenti balneari con mini parchi acquatici, ideali per i bambini in quanto il mare, essendo molto mosso, è difficilmente praticabile, soprattutto per i più piccoli.
Ad Aquiraz, a pochi km da Fortaleza, si trova un grande parco acquatico, il Beach Park, con spazi dedicati ai bambini, e sempre ad Aquiraz c'è l'Engenhoca Park, un parco ecoeducativo dove si possono praticare attività come la scalata, l'albering, la tirolese e dove sono presenti un minigolf, una fattoria ed un museo della lavorazione della canna da zucchero.
Molte famiglie portano i propri bambini presso centri commerciali e ristoranti dove si possono trovare dei mini luna park con giostre, reti per saltare e videogiochi
Quali sono i luoghi di interesse che ci consigli di visitare a Fortaleza e dintorni?
Le maggiori attrazioni di Fortaleza sono le sue bellissime spiaggie e la sua movimentata vita notturna.
In città si può trovare il Dragão do mar, un importante centro culturale che, tra le altre cose, comprende un cinema, un planetario ed un museo di arte moderna. E a proposito di musei a Fortaleza c'è anche il museo della cachaça, la bevanda alcolica tipica del Brasile.
Alle porte di Fortaleza ci sono i due parchi di cui ho già parlato, il Beach Park e l'Engenhoca Park.
Un'importante località turistica è anche Canoa Quebrada, un antico villaggio di pescatori che dista 160 km da Fortaleza.
Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di questo Paese e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?
Indubbiamente l'aspetto che mi ha attirato di più di Fortaleza è stato il clima, non mi sembra ancora vero di abitare in un posto vicino al mare dove fa sempre caldo. Dei brasiliani mi piace la loro voglia di stare in compagnia e di fare festa.
Una cosa a cui faccio molta fatica ad abituarmi (e non so se ci riuscirò mai) è la forte presenza di criminalità in Brasile. Non mi piace essere condizionata a non fare determinate cose perchè possono essere pericolose. Ogni giorno si verificano tanti episodi di rapina a mano armata e omicidi. Mio marito, che è brasiliano, la vede come una cosa normale, io proprio no.
La gente locale è accogliente nei confronti degli espatriati?
Non ho conosciuto molte persone finora, ma quelle poche sono state davvero molto gentili e disponibili; i miei vicini ad esempio, sapendo che spesso sono sola con il bambino, mi invitano spesso a grigliate e ad uscire con loro.
Basandoti sulla tua esperienza di mamma, ti senti di dare qualche consiglio alle donne che stanno per affrontare un trasferimento in un Paese straniero con i loro bambini?
Innanzitutto consiglio di trovare il più presto possibile un pediatra e di informarsi sulle vccinazioni da fare, che non sempre corrispondono a quelle indicate in Italia.
In Paesi come il Brasile, poi, è opportuno stipulare un'assicurazione medica privata.
Inoltre il mio consiglio è di informarsi subito su qual é il pronto soccorso più vicino, imparare la strada e avere sempre sottomano i numeri di emergenza da chiamare. Sembrano cose banali, ma se capita che il bambino stia male è meglio essere già pronti invece che perdere tempo a cercare su internet l'ospedale più vicino e magari sbagliare strada (come è successo a noi).