Il visto di molti espatriati nel mondo è in scadenza o è già scaduto. Date le attuali restrizioni sugli spostamenti internazionali, non possono tornare a casa. Molti paesi hanno quindi deciso di concedere l'estensione dei visti e altri benefici agli espatriati, ma a determinate condizioni. Ecco cosa devi sapere.
Canada
Il Canada è indulgente verso i cittadini stranieri che si trovano già sul territorio. Chi risiede con uno status di immigrato e un permesso di lavoro valido, o chi è esente da un permesso di lavoro, ed ha già ottenuto una nuova offerta di impiego, è autorizzato a lavorare mentre il permesso è in fase di approvazione. L'importante è che l'offerta di lavoro sia accompagnata da un LMIA - Labour Market Impact Assessment. Questa regola non si applica agli uomini d'affari e a coloro che sono esenti da permessi di lavoro per incarichi a breve termine nell'ambito della Global Skills Strategy. Per quanto riguarda i professionisti stranieri il cui status è scaduto da più di 90 giorni, devono essere in grado di giustificare la loro richiesta di permesso di soggiorno temporaneo o cambio di stato. Tutti i visitatori, così come gli studenti e i dipendenti stranieri il cui status legale sta per scadere, possono richiedere un'estensione del visto a condizione di essere idonei. Inoltre, i titolari di un visto di residenza permanente possono chiedere il rinvio della conferma di residenza permanente se il visto scade entro 90 giorni e sono impossibilitati a viaggiare in Canada.
Belgio
Il Belgio ha esteso i diritti di soggiorno ai cittadini di paesi terzi il cui permesso di soggiorno sia scaduto e che non abbiano fatto domanda di rinnovo in previsione di rientrare nel paese di origine, nonché a quelli il cui visto C di breve durata sia scaduto. Chiunque si trovi in questa situazione deve recarsi presso il municipio più vicino al luogo di residenza munito di assicurazione di viaggio, passaporto e un documento che giustifichi l'impossibilità di rientrare nel paese di origine. Al richiedente sarà fornita una dichiarazione di presenza valida per due mesi. Chi si trova nelle Fiandre può chiedere il rinnovo del permesso di lavoro per altri tre mesi. Tuttavia, la durata di questo permesso non supererà quella della dichiarazione di presenza.
Germania
Se sei in Germania e il tuo permesso di soggiorno è scaduto durante la pandemia del coronavirus, puoi rimanere sul territorio fintanto che l'Ufficio Immigrazione non riapre. Tuttavia, se decidi di partire, non potrai tornare in Germania senza un permesso di soggiorno valido. Per poter restare nel paese dopo la scadenza del permesso di soggiorno, devi richiedere un'estensione. Assicurati di essere in possesso di un documento che attesti l'invio della richiesta di estensione. Per quanto riguarda il visto C, l'estensione dipende dalle amministrazioni locali.
Italia
In Italia la durata di tutti i permessi, compresi quelli di lavoro, residenza, e studio, è stata prorogata fino al 31 Agosto 2020. Inoltre, i permessi stagionali in scadenza tra il 23 Febbraio e il 31 Maggio, sono estesi fino al 31 Dicembre 2020. Per essere considerati legalmente residenti, i cittadini dell'Unione Europea che sono stati assunti tra il 23 Febbraio e il 15 Aprile, devono registrarsi presso il municipio più vicino al luogo di residenza.
Paesi Bassi
Anche il Governo olandese fa prova di benevolenza verso i cittadini stranieri il cui permesso di soggiorno è scaduto e che non possono lasciare il paese. Inoltre, coloro che desiderano prolungare il visto di soggiorno temporaneo in scadenza il mese prossimo sono esenti da tasse amministrative. Per quanto riguarda le persone la cui richiesta di permesso di soggiorno (attraverso sponsorizzazione) è stata approvata, ma che non hanno ancora ricevuto il documento, sono autorizzati a lavorare e possono beneficiare di tutti i diritti che questo permesso di soggiorno concede loro.
Australia
Se sei attualmente in Australia e sei stato licenziato, hai due possibilità: trovare un nuovo impiego entro 60 giorni o lasciare il territorio australiano. Se non sei in grado di tornare nel tuo paese di origine, devi essere in possesso di un visto in corso di validità. Dato l'impatto della pandemia sull'economia australiana, le aziende sono autorizzate a ridurre l'orario di lavoro dei propri dipendenti. Tieni presente, tuttavia, che ciò non influirà sul tuo visto di lavoro. Se possiedi un visto 457 e la tua attvità lavorativa è stata temporaneamente sospesa per motivi economici, il tuo permesso resta valido. Secondo le attuali disposizioni, le aziende possono richiedere una proroga del visto 457 per i loro dipendenti.
Nuova Zelanda
In Nuova Zelanda, chi possiede un visto temporaneo e lavora nei servizi essenziali, può lavorare per 4-6 settimane dopo il deconfinamento anche se il visto è scaduto. Gli studenti stranieri, detentori di un visto ed impiegati nei servizi essenziali, supermercati compresi, possono lavorare 20 ore a settimana fino a 3-4 settimane dopo il deconfinamento. Anche gli studenti stranieri che lavorano nel settore sanitario possono esercitare a tempo pieno durante le vacanze, fino al 3 Luglio 2020, a condizione di soddisfare i requisiti previsti a livello accademico. I professionisti meno qualificati che esercitano nel settore sanitario possono lavorare per altri 12 mesi prima di dover lasciare il Paese. Il coniuge e le persone a carico del titolare del visto hanno diritto di soggiorno nel territorio neozelandese.
Emirati Arabi Uniti
Negli Emirati Arabi Uniti i visti di residenza che sono scaduti il 1 Maggio sono stati automaticamente estesi a fine Dicembre 2020. Inoltre, da ora in avanti i visti di soggiorno e di lavoro non saranno più timbrati ma la procedura avverrà online. Per coloro che si trovano già negli Emirati Arabi Uniti Uniti, la durata dei visti di ingresso scaduti il 1 Marzo 2020 -incluso quello turistico e il visto all'arrivo-, è stata estesa a fine Dicembre 2020.
Regno Unito
Nel Regno Unito i richiedenti di visto Tier 2 e Tier 5 in attesa di autorizzazione, possono iniziare a lavorare a condizione di essere in possesso di un certificato di sponsorizzazione. Si tratta di un documento che dimostra che il datore di lavoro aveva già fatto domanda di visto prima della scadenza di quello attuale. Tuttavia, se la richiesta viene rifiutata, il richiedente dovrà smettere di lavorare. Non sarà intrapresa alcuna azione nei confronti dei titolari di visti Tier 2 o Tier 5 che non hanno potuto recarsi al lavoro per motivi di salute o per restrizioni di viaggio. Nella misura del possibile, sono stati presi degli accordi per consentire loro di lavorare da remoto.