Raccontaci un po' di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?
Mi chiamo Martina, ho 32 anni e ho vissuto per la gran parte della mia vita a Milano, città che mi ha visto crescere e alla quale rimango ancora molto affezionata. Ho sempre avuto però la passione di viaggiare e la mia laurea in lingue mi ha portato dapprima a vivere in Estonia un anno per il progetto Erasmus, poi a Malta per tre mesi e ora da due anni in Spagna, in provincia di Barcellona.
Quali sono i motivi del tuo trasferimento in Spagna?
Il mio è stato un trasferimento per amore: ho conosciuto mio marito in Erasmus 10 anni fa, e dopo due anni di storia a distanza lui ha fatto le valigie e dall'Andalusia è venuto a vivere a Milano. Abbiamo passato 6 anni lì ma la nostalgia della sua terra si è fatta sentire e due anni fa, dopo aver ricevuto una proposta lavorativa molto interessante, abbiamo deciso di trasferirci in Spagna.
Qual è stata la prima sensazione che hai provato arrivata a Barcellona?
La prima sensazione che ho provato a Barcellona è stata di dejavu: ci ero già stata in vacanza per festeggiare la maturità e quel viaggio per me era stato speciale, per cui è stato come ritrovare una vecchia amica che non rivedi da tanto. La seconda sensazione è stata: ma quanti italiani vivono qui? Certi giorni sentivo parlare quasi più italiano che spagnolo per strada!
Hai avuto difficoltà di adattamento e come le hai superate?
La Spagna e l'Italia sono molto simili in tanti aspetti per cui non ho avuto grosse difficoltà di adattamento, in più avere un marito spagnolo aiuta decisamente. Non è stato semplicissimo fare amicizia, ma pian piano mi sto ambientando sempre di più!
Di cosa ti occupi e che impatto ha avuto l'emergenza sanitaria del COVID-19 sulla tua attività professionale?
Sono segretaria in uno studio legale, ma l'emergenza COVID mi ha colto in un momento molto particolare della mia vita: sono entrata in maternità giusto una settimana prima che in Spagna dichiarassero lo stato d'emergenza. Mi hanno cancellato delle visite importanti per il bambino e non è stato facile gestire lo stress e l'ansia legati alla situazione aspettando un bimbo e con gli ormoni in subbuglio ma per fortuna ce l'ho fatta e a maggio è nato Leonardo, un bel bambino che ci ha reso molto felici!
Scrivi un blog, come si chiama e quando hai cominciato a scriverlo?
Il mio blog si chiama Mammaunescoafareungiro ed è nato due anni fa, proprio in seguito al mio trasferimento in Spagna. Era da tantissimo tempo che l'idea mi ronzava in testa ma mi mancava il coraggio, ma poi mi sono detta “perchè non provarci?” e mi sono buttata!
Che tematiche tratti nel blog?
Ho sempre avuto una passione per i patrimoni dell'Umanità UNESCO. Prima di pianificare un viaggio vado a spulciare la lista dei patrimoni per vedere se per caso ne trovo qualcuno vicino a dove devo andare, e ho addirittura un quadernino dove mi segno tutti quelli che ho visitato fino ad adesso. Nel blog parlo dei patrimoni che ho visitato, ma più in generale anche di tutti i viaggi fatti in passato e quelli futuri.
Cosa ha ispirato il titolo del tuo blog?
Mi sono spremuta le meningi a lungo per trovare un titolo che contenesse al suo interno la parola UNESCO ma non mi veniva in mente proprio niente, fino a quando una mattina ho avuto un'illuminazione: ho inserito la parola UNESCO all'interno dell'espressione “mamma esco a fare un giro” ed ecco trovato il titolo!
Dal punto di vista lavorativo o umano, pensi che la Spagna ti offra di più rispetto all'Italia?
Per quanto ho potuto vedere fino ad adesso, credo che dal punto di vista lavorativo i due paesi si equivalgano a livello di opportunità e anche dal punto di vista umano. Non ho notato grosse differenze.
Viaggiamo con la fantasia: quale sarà la prossima destinazione che vorrai visitare e perché?
Domanda molto difficile dato che c'è solo l'imbarazzo della scelta in quanto a posti da visitare. Ma se proprio devo scegliere direi Giappone. Ci siamo stati in viaggio di nozze ed è un paese che ci ha proprio incantato!
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