Menu
Expat.com

America Latina: quali paesi hanno aperto le frontiere?

Scritto daJavier Olivas Alguacilil 21 Ottobre 2020

La pandemia causata dal COVID-19 ha avuto un forte impatto sulla mobilità internazionale e sui trasporti aerei. Facciamo il punto della situazione sui paesi dell'America Latina per sapere quali destinazioni hanno allentato le condizioni d'ingresso e quali sono ancora chiusi.

Paesi che hanno riaperto i confini

Il Brasile, pur essendo tra i paesi più colpiti dal coronavirus, è quello che ha imposto le misure meno restrittive in termini di transito aereo internazionale. Gli ingressi per via aerea sono, ad oggi, tutt'ora consentiti. I viaggiatori hanno l'obbligo di avere un'assicurazione sanitaria valida. Non sono richieste altre formalità.

ll Messico non ha mai chiuso lo spazio aereo ai voli commerciali. Oggi i suoi aeroporti continuano ad accogliere migliaia di passeggeri. Il Paese è diventato un rifugio ed un luogo di transito per turisti ed espatriati. Secondo il governo locale, questa politica non ha avuto un impatto negativo sulla propagazione del virus. Inutile dire che il turismo, pur risentendo della situazione globale, ha saputo resistere alla crisi del COVID-19.

Dopo aver chiuso le frontiere per 6 mesi, la Colombia ha revocato le restrizioni di viaggio da settembre. La riapertura sta avvenendo per fasi ed i voli internazionali sono di nuovo operativi. In questa prima fase, solo gli aeroporti di Bogotá, Medellín, Cali e Cartagena hanno ripreso le loro attività. Tutti i passeggeri in arrivo sono tenuti a presentare un test PCR negativo, effettuato entro 96 ore dall'imbarco.

Paesi in fase di riapertura

I voli internazionali sono ripresi in Perù dall'inizio di ottobre, pur in numero ridotto. Sono ammessi piccoli gruppi di turisti in provenienza da Stati Uniti, Spagna, Messico, Brasile, Colombia, Cile e Argentina.

In Bolivia, i voli commerciali sono ripresi a settembre ed interessano soprattutto le tratte verso Spagna e Stati Uniti, e viceversa. L'ingresso è consentito su presentazione di un test negativo effettuato nei sette giorni precedenti al volo.  

Cuba, paese che dipende fortemente dal turismo, ha optato per una misura selettiva. L'ingresso ai turisti stranieri è autorizzato (dal 15 ottobre) solo per le prenotazioni alberghiere effettuate in zone come Cayo Coco o Cayo Largo, quindi lontane dalle aree urbane più popolate. Visitare l'Avana al momento non è possibile.

L'Uruguay è uno dei paesi latinoamericani meno toccati dalla pandemia e gli aeroporti hanno aperto in ottobre. I voli sono operati da Iberia ed Air Europa. L'Unione Europea ha incluso questa destinazione nell'elenco dei paesi sicuri dove viaggiare. Attualmente l'ingresso è consentito ai cittadini uruguaiani, ai diplomatici e ai professionisti impegnati in missioni speciali. Il ministro del turismo Germán Cardoso informa che nelle prossime settimane saranno ripristinate le tratte turistiche con i paesi europei. 

Paesi che mantengono chiusi i propri confini

I confini del Venezuela sono chiusi da marzo. Per il momento sono autorizzati solo voli di rimpatrio e per missioni umanitarie. Molti venezuelani stanno tentando di fare rientro in patria per via terreste.

Il Paraguay sta attuando un rigido protocollo sanitario su tutti gli arrivi e consente solo ingressi per rimpatrio, per missioni diplomatiche e per affari. 

L'Argentina continua ad essere uno dei paesi più colpiti dalla pandemia. I voli nazionali ed internazionali sarebbero dovuti riprendere il 15 ottobre ma il Governo ancora non si pronuncia. I confini restano chiusi ad eccezione di rimpatri, voli umanitari e voli cargo. L'allarmante situazione sanitaria, unita ad una crisi economica senza precedenti e alla chiusura degli aeroporti, ha portato all'esodo via terra degli argentini verso l'Uruguay.

Il Cile consente solo voli di rimpatrio di cittadini cileni ad opera delle compagnie aeree Latam, Sky e Jetsmart.

A proposito di

Commenti

Più articoli

Visualizza tutti gli articoli

Articoli per aiutarti nel tuo espatrio

Tutti gli articoli della guida