Quali paesi concedono il diritto all'istruzione parentale?

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Scritto da Veedushi il 10 novembre, 2020
Il 2 ottobre 2020, il presidente Macron ha annunciato che, a partire dal prossimo anno scolastico, l'istruzione parentale non sarà più consentita in Francia, tranne che per motivi medici. Ad oggi, più di 50.000 bambini francesi studiano da casa quindi molte famiglie si sono opposte a questa decisione. Ogni paese ha le sue regole per ciò che riguarda questo tipo di didattica: in alcuni è legale, in altri è soggetta a condizioni. La Germania, ad esempio, la vieta.

In questi ultimi mesi, a causa del COVID-19, sempre più famiglie nel mondo hanno deciso di provvedere in autonomia all'istruzione dei propri figli. Il metodo della scuola parentale, o homeschooling, è popolare già da una trentina d'anni. Pur non essendo inquadrata da una legislazione specifica, questa tipologia di insegnamento sembra essere particolarmente apprezzata in Europa, specialmente in Austria, Belgio, Norvegia. E' inoltre diffusa in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada.

In cosa consiste l'homeschooling?

La scuola parentale, o homeschooling, permette di gestire la scolarizzazione dei figli da casa e in autonomia. Tuttavia, cosi come raccomanda anche la Costituzione, ogni genitore ha l'obbligo di garantire che i propri figli abbiano accesso all'istruzione sin da piccoli. In alcuni Paesi del mondo, l'istruzione, pur essendo obbligatoria, non deve "obbligatoriamente" svolgersi tra i banchi di una scuola. Vediamo di seguito quali sono. 

Austria

In Austria, dove l'educazione obbligatoria va dai 6 ai 15 anni, più di 2.000 bambini sono istruiti a casa. Il governo austriaco ha regolarizzato l'istruzione domiciliare nel 1985. Prima dell'inizio dell'anno scolastico, i genitori devono informare la Bildungsdirektion, l'autorità scolastica del Land in cui vivono, della decisione di istruire i propri figli in modo indipendente. Gli organi competenti possono imporre che il curriculum impartito sia in linea con quello vigente nelle scuole pubbliche. Alla fine di ogni ciclo di apprendimento gli studenti devono superare un esame in ciascuna materia, per determinare se l'istruzione impartita dai genitori collimi con le linee guida del programma statale.

Belgio

In Belgio l'istruzione è obbligatoria dai 6 ai 17 anni. La legge stabilisce che l'educazione scolastica può essere impartita anche attraverso l'homeschooling a condizione che i genitori soddisfino dei requisiti precisi. Il sistema educativo belga varia a seconda delle regioni, ognuna delle quali impone delle norme specifiche per quel che riguarda la scuola parentale. Nel territorio fiammingo, ad esempio, le autorità scolastiche hanno il compito di garantire che i genitori rispettino determinati standard. Al termine del ciclo di studi, primario o secondario, gli studenti devono sostenere un esame presso un centro designato al conseguimento di un certificato o di un diploma. Nella regione francofona, i genitori devono informare le autorità dell'intenzione di istruire i propri figli da casa prima del 1° ottobre di ogni anno. Secondo un decreto del 25 aprile 2008, la metodologia utilizzata per l'esame finale deve essere definita dagli organismi competenti. Nelle provincie di lingua tedesca, gli studenti in homeschooling devono essere registrati presso il Ministero dell'Istruzione entro il 30 settembre di ogni anno. Per ottenere un certificato di istruzione primaria, devono sostenere un esame davanti ad una commissione esterna designata dalle autorità scolastiche tedesche.

Norvegia

In Norvegia l'istruzione è obbligatoria dall'età di 6 anni. La legge prevede che i bambini possano essere istruiti in famiglia. Come in Austria, i genitori che optano per questa soluzione, hanno l'obbligo di informare le autorità didattiche. Il livello di istruzione impartito viene valutato da una commissione esterna alla fine di ogni semestre. Gli esami si svolgono presso una scuola pubblica, o altro istituto designato, sotto la supervisione dei genitori. È interessante notare che, al termine del decimo anno, alcune scuole pubbliche norvegesi consentano ai ragazzi che studiano da casa di sostenere presso il loro istituto l'esame per l'ottenimento del diploma. Tuttavia, per essere ammessi ad una scuola superiore, non sono obbligati ad esibire i risultati di questo esame. 

Australia

L'Australia conta ad oggi più di 30.000 famiglie che si avvalgono della scuola parentale o dell'insegnamento a distanza. Ciascuno dei 6 stati e dei 2 territori australiani ha delle leggi proprie in fatto di istruzione ed un dipartimento dedicato che si occupa di valutare i progressi degli studenti. I genitori che optano per questo tipo di educazione devono informare le autorità scolastiche della zona di residenza. Il Nuovo Galles del Sud, il Nord e il Sud sono affiliati al programma di studi australiano, il resto delle regioni può scegliere di seguirlo o di creare i propri programmi scolastici.

Canada e Stati Uniti

Dall'inizio della crisi sanitaria globale, l'istruzione parentale si è largamente diffusa negli Stati Uniti. Oggi, più di 2.5 milioni di ragazzi vengono istruiti a casa. È interessante notare come questo metodo di insegnamento sia legale su tutto il territorio americano. Ogni Stato ovviamente segue le proprie leggi, a cui i genitori hanno l'obbligo di ottemperare. 

In Canada, dove l'istruzione è obbligatoria a partire dai 5/6 anni, ogni territorio segue le proprie normative riguardo all'istruzione parentale. Alcune province offrono sostegno economico, e pratico, ai genitori che scelgono questo metodo di insegnamento per i propri figli.