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Aspetti da considerare prima di accettare un lavoro all'estero

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Scritto daMagdalena Grdanoskail 11 Gennaio 2022

Lavorare all'estero è il sogno di tutti quelli che desiderano espatriare: nuova avventura, esperienza internazionale e opportunità entusiasmanti. Purtroppo, a causa della pandemia, la dinamica lavorativa a livello globale è andata in mille pezzi, lasciando molti interrogativi nella testa dei professionisti di tutto il mondo.

Non è tutto è negativo però. Alcune persone, infatti, prosperano in tempi di crisi e riescono a crearsi nuove opportunità.

Adattarsi alla situazione attuale implica uno sforzo da parte nostra. Dobbiamo infatti essere consapevoli che gli ultimi accadimenti hanno avuto forti ripercussioni sia sulle aziende che sui lavoratori. I professionisti più qualificati sono ritornati in pista dopo i vari lockdown; la situazione è più complessa per quelli meno qualificati che hanno perso il lavoro o che hanno dovuto mettere a rischio la loro salute per uno stipendio minimo. Indipendentemente dalla condizione in cui vi trovate, dovete valutare attentamente le condizioni offerte dal potenziale datore di lavoro per essere sicuri di fare la scelta giusta. Alcune delle domande da porre all'azienda che sta per assumervi, sono le seguenti.

Le condizioni di lavoro sono cruciali. Sebbene tutte le aziende siano obbligate a seguire delle procedure standard di sicurezza, è sempre bene informarsi in anticipo. Come si svolgerà la vostra giornata, quali condizioni si applicano al congedo per malattia, in che tipo di ambiente lavorerete (in ufficio, online, come si svolgeranno le riunioni di lavoro)? Controllate quali bonus offre l'azienda (test, vaccini) e verificate quali requisiti dovete soddisfare per entrare nel Paese. 
Per meglio comprendere il modo di lavorare dell'azienda, è meglio visitarla prima di firmare un contratto per essere sicuri che gli standard siano in linea con quello che cercate.

Chiedete quale sarà lo stipendio percepito e informatevi se è sufficiente per vivere li. Tenete presente che, in alcuni casi, dovrete percepire un determinato stipendio per ottenere un visto. Controllate quale sia l'importo minimo dello stipendio netto, per un professionista con le vostre capacità e la vostra esperienza, nella città dove state per trasferirvi. Valutate la vostra situazione personale: vi trasferite in famiglia, dovete pagare di tasca vostra l'affitto o le spese di viaggio? Controllate se il datore di lavoro coprirà (in parte) i costi dell'assicurazione medica o se spetti a voi pagarla. Non prendete decisioni affrettate solo perché la retribuzione è migliore di quella del vostro paese di origine; vivere in una grande città comporta diverse spese. Se il futuro datore di lavoro dice che non può pagare adeguatamente a causa della crisi, valutate bene la situazione; dopotutto avete bisogno di soldi per vivere decorosamente.

Un altro fattore da considerare è se, in tempi di pandemia, potete trasferirvi con il/la consorte e i figli. Alcune compagnie offrono assistenza per l'ottenimento del visto, sia vostro che dei familiari a carico. Contattate inoltre la vostra Ambasciata nel futuro paese di espatrio per sapere qual è la procedura più corretta da seguire per l'ingresso.

Le condizioni del contratto sono un altro elemento importante. Il visto o permesso di residenza, la possibilità di ottenere un prestito e la pianificazione delle finanze potrebbero dipendere dalla durata del contratto. Quindi è fondamentale sapere per quanto tempo il datore di lavoro è pronto a investire su di voi e quali sono le possibilità di rinnovare il contratto, di ottenere un bonus, un aumento o una promozione. Discutetene con il vostro potenziale datore di lavoro poiché trasferirsi in un nuovo paese è un passo importante.

La distanza tra casa e lavoro è un aspetto cruciale da considerare. Se non volete fare i pendolari, cercate casa vicino all'ufficio, finanze permettendo. Potreste così riuscire a raggiungere l'azienda in bicicletta o con un breve tragitto in macchina. Passare ogni giorno tante ore in auto, bloccati nel traffico, potrebbe seriamente compromettere la vostra esperienza all'estero.

Per adattarsi ai cambiamenti degli ultimi anni molte aziende hanno iniziato a operare da remoto. Alcuni lavoratori preferiscono l'opportunità di lavorare a distanza qualche giorno a settimana. Verificate se la vostra azienda è aperta a questa opzione. Ciò vi permetterà di organizzare al meglio i tempi, ma anche di capire il livello di flessibilità dell'azienda.

La crisi ci dà l'impressione che trovare lavoro sia un'impresa ardua. Alla fine però sta a voi credere nelle vostre capacità e non accettare qualsiasi cosa. Prendete decisioni oculate. Il fatto che stiamo affrontando un periodo complesso non significa che non possiate soddisfare le vostre aspettative e vivere l'opportunità di andare a lavorare all'estero.

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A proposito di

Magdalena è una giornalistadi origini macedoni. Studia comunicazione aziendale in Italia dove vive da sei anni. Si interessa di questioni legate alla sociologia e alla psicologia dell'espatrio.

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