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La Finlandia è alla disperata ricerca di professionisti stranieri

Helsinki, Finlande
Dmitrii Iakimov / Shutterstock.com
Scritto daAsaël Häzaqil 29 Aprile 2022

La Finlandia sta per entrare nell'olimpo delle destinazioni preferite dagli espatriati? Dopo la riapertura dei confini nel 2021, questo Stato dell'Europa Settentrionale ha deciso di mettersi in gioco per farsi conoscere a livello internazionale, entrando in competizione con giganti del calibro di Stati Uniti e Canada. Cosa spinge la Finlandia a cercare professionisti stranieri, e quali sono i vantaggi di trasferirsi in questo Paese?

La Finlandia cerca manodopera qualificata

La Finlandia è uno Stato del Nord Europa, membro dell'Unione Europea, che conta 5,5 milioni di abitanti. Il 18 marzo scorso ha vinto, per il 5° anno consecutivo, il titolo di "Paese più felice del mondo". Dal 2012, il World Happiness Report classifica 156 paesi del mondo in base al PIL, al livello di felicità e di istruzione degli abitanti, al grado di libertà di espressione e al tasso di corruzione. Le nazioni nordiche occupano quasi sempre i primi posti. Quest'anno la Finlandia supera Svezia e Danimarca aggiucandosi un punteggio di 7,82 su 10. Abbastanza per attrarre stranieri sul territorio?

Sì, secondo il governo finlandese, che punta molto sull'indice di felicità come vetrina verso l'esterno. In un momento storico segnato da crisi sanitarie, economiche e geopolitiche, aspirare alla felicità è tanto importante quanto voler migliorare il proprio tenore di vita.
La Finlandia offre sia un buon potere d'acquisto che un'ottima qualità della vita. Il solo inghippo è che il Paese sta affrontando una crisi demografica, con un bassissimo tasso di natalità e 4 anziani ogni 10 adulti attivi. Le previsioni non sono rosee. La popolazione sta invecchiando, mancano le risorse per sostenere il costo delle pensioni e per prendersi cura delle persone anziane. La carenza di manodopera si fa sentire in tutti i settori. Parte da qui la scelta delle autorità di lanciare un piano che porti forza lavoro dall'esterno. 
Il Ministro delle finanze Annika Saarikko punta ad accogliere da 20.000 a 30.000 immigrati qualificati all'anno, il doppio di quelli attuali.

Tappeto rosso per gli espatriati

Per competere con le destinazioni preferite dagli espatriati, la Finlandia gioca tutte le sue carte. Nel 2018 ha lanciato Talent Boost, per aiutare le aziende a reclutare profili internazionali favorendo l'organizzazione di partenariati con le università locali. A questo programma partecipano ogni anno più di 3.000 giovani laureati stranieri. Per quel che riguarda il mercato del lavoro, la Finlandia cerca stranieri da integrare nel settore sanitario ed esperti in campo informatico, marittimo e metallurgico.

A fine 2020, è nato il progetto Helsinki Business Hub allo scopo di accogliere nella capitale dei professionisti stranieri per un periodo di prova di 3 mesi. Hanno fatto domanda in più di 5.000 e ne sono stati selezionati 17. Il programma prevedeva che i candidati pagassero volo di andata/ritorno e l'affitto, e che tutto il resto fosse spesato sia per loro, che per le famiglie. Trascorso il soggiorno, in 7 hanno deciso di restare in Finlandia. Johanna Huure, responsabile della campagna, è soddisfatta del successo ottenuto ed è convinta che gli stranieri, anche quelli che non sono rimasti, si faranno portavoce per il Paese accrescendone la popolarità.

Finlandia: punti di forza e debolezze

La Finlandia è tra i paesi più avanzati in ambito sociale. Il governo di Sanna Marin – la Premier più giovane al mondo – ha fatto progressi rispetto al passato per quel che riguarda l'uguaglianza genitoriale. Da settembre di quest'anno, sia madre che padre avranno a disposizione 97 giorni di ferie per maternità/paternità, più altri 63 giorni trasferibili da un genitore all'altro. Assistenza all'infanzia, sistema scolastico, "baby box" del valore di 170 euro per ogni neonato... E' tutto studiato per rendere la vita più facile ai neo genitori e per favorire lo sviluppo dei bambini. La parità di genere vige anche in altri ambiti infatti in Finlandia è comune per le donne assumere posizioni di potere. Il Governo Marin vanta 4 donne in ruoli chiave. Una rarità per altri Paesi, ma non per la Finlandia, che ha già nominato, prima di Sanna Marin, 4 Premier donne.

Ci sono purtroppo delle zone d'ombra tra cui il clima, notoriamente rigido. Le temperature sono di ostacolo al trasferimento, ma con un po' di spirito d'adattamento ci si può ambientare. Anche la lingua potrebbe essere un problema. Per fare affari e farsi strada nel mondo del lavoro è importante parlarla correttamente. Imparare il finlandese richiede tempo e a questo scopo il governo offre agli immigrati e alle loro famiglie dei programmi di apprendimento. Purtroppo l'estrema destra - il 14,5% alle elezioni amministrative dell'anno scorso - vuole mettere un freno all'immigrazione e questo va a serio discapito dei professioni stranieri desiderosi di trasferirsi in Finlandia. Da ultimo si aggiunge il carattere un po' chiuso dei finlandesi, restii a condividere i vantaggi di cui godono. Per fortuna, su questo ultimo punto, la mentalità si sta aprendo.

Conclusione

Le nuove generazioni favoriranno ulteriormente lo sviluppo di questa nazione? Startup e giovani aziende stringono sempre più partnership con gruppi esteri. Essere immersi in una cultura internazionale favorisce gli scambi. Il governo incoraggia queste modalità. Forte del suo successo, l'Helsinki Business Club ha creato una piattaforma che mette in contatto i candidati non selezionati con le aziende finlandesi. Per sopperire al calo demografico, la Finlandia mette il turbo, determinata ad attrarre talenti internazionali.

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Finlandia
A proposito di

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.

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