Perchè l'Irlanda cerca professionisti dall'estero?

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Scritto da Ameerah Arjanee il 27 settembre, 2022
Come molti altri Paesi, anche l'Irlanda soffre di una carenza di manodopera dopo la pandemia. La situazione è aggravata dal rapido invecchiamento della popolazione e dalla fuga dei cervelli, ossia l'emigrazione dei giovani irlandesi verso altri Paesi. Il governo ha quindi deciso di puntare su forza lavoro dall'estero. 

Il flusso bidirezionale di manodopera in Irlanda: fuga e guadagno di cervelli

Canada, Regno Unito, Australia, Singapore e altri Paesi ad alto reddito hanno sofferto per la carenza di manodopera dopo la pandemia. Le ragioni sono molteplici, dalla morte dei lavoratori a causa del Covid-19, al blocco dell'immigrazione durante la chiusura delle frontiere, fino alla Grande Dimissione (che ha visto milioni di americani lasciare volontariamente il proprio lavoro). L'Irlanda si trova nella stessa situazione, ma con una particolarità. Sta vivendo contemporaneamente sia una "fuga di cervelli" - un esodo di irlandesi altamente qualificati - sia un "guadagno di cervelli" - un afflusso sostanziale di professionisti stranieri. 

Infatti, molti giovani scienziati, imprenditori, dottorandi, professionisti del settore medico, ecc. lasciano l'Irlanda in cerca di un avanzamento di carriera e di un tenore di vita migliore. Si spostano verso altri Stati dell'UE o destinazioni anglofone. Parallelamente, da molti anni ormai, è in atto un fenomeno di immigrazione altamente qualificata da Paesi a basso e medio reddito. Il Royal College of Surgeons di Dublino riferisce che un numero sempre crescente di medici che lavorano in Irlanda è nato, e si è formato, in Pakistan, Sudan, Sudafrica, Nigeria ed Egitto: nel 2015, prima della pandemia, il 28% di tutti i medici attivi in Irlanda proveniva dai quattro Paesi africani citati. 

Dopo la pandemia, l'Irlanda è costretta a fare ancora più affidamento sulla manodopera straniera. Il sito Schengen Visa riferisce che, anche se il tasso di disoccupazione è basso (4,2%), molti posti vacanti restano scoperti: mancano i lavoratori, o non ci sono abbastanza professionisti con le qualifiche adatte. Secondo Knoema, una società di analisi dei dati, quasi il 15% della popolazione irlandese (circa 750.000 persone) ha più di 65 anni - e quindi si tratta (in linea generale) di pensionati. La popolazione locale ha un'elevata aspettativa di vita (85 anni per gli uomini, 88 per le donne). La forza lavoro dall'estero è quindi necessaria sia per prendersi cura di tutti questi anziani (settore sanità ed assistenza) sia per far girare l'economia.

Il costo della vita fa scappare i giovani irlandesi

Perché i lavoratori irlandesi da soli non bastano a garantire il progresso dell'economia locale? Uno dei motivi è che l'Irlanda, come molti altri Paesi ad alto reddito, ha un tasso di natalità in calo (1,8 nascite in media per donna nel 2022, secondo Koema), e l'altro è che molti giovani adulti irlandesi stanno lasciando il Paese, a favore di destinazioni dove "l'erba è più verde".

L'Irish Examiner ha pubblicato uno studio, commissionato dal National Youth Council of Ireland (NYCI) e condotto da RedC Research & Marketing. Il 70% degli intervistati, che aveva un'età compresa tra i 18 e i 24 anni, ha detto che sta progettando di trasferirsi all'estero. Il motivo principale per cui vogliono andarsene è il costo della vita, soprattutto dell'affitto, l'impossibilità di risparmiare e il peggioramento della loro salute mentale in queste condizioni economiche.

Secondo Eurostat, nel 2021 l'Irlanda si è classifica tra i Paesi europei (UE) più costosi per vivere, dopo la Danimarca. I prezzi al consumo in Irlanda sono del 40% superiori alla media UE. Secondo il Residential Tenancy Board, un appartamento con una camera da letto a Dublino costa in media 2.000 euro al mese. Secondo l'agenzia immobiliare Equinox Urban Housing, la stessa tipologia di alloggio, nel centro di Barcellona, costa tra gli 800 e i 1200 euro al mese.

Intervistato dall'emittente televisiva RTE News, Evan McGloughlin, un imprenditore di 24 anni, afferma che dopo essersi trasferito da Dublino a Barcellona, il suo tenore di vita è notevolmente migliorato. Paga un terzo di affitto e, con i soldi che gli restano, può godersi la vita. Avere un passaporto europeo garantisce a questi giovani di spostarsi liberamente da uno Stato all'altro dell'UE, anche se sono lavoratori autonomi o all'inizio della carriera.

Al di fuori dell'UE,  le destinazioni più ambite sono l'Australia e il Regno Unito. Elana Murphy, un'altra giovane irlandese trasferitasi da poco a Londra, ha dichiarato a RTE News che, anche se la città è costosa e guadagna meno, spende comunque meno di affitto e potrà, in futuro, permettersi un mutuo. In Irlanda farebbe fatica a comprare casa.

Su TikTok, il video postato da Alice Kiernan mentre legge una poesia che parla del suo rapporto di amore/odio per Dublino, ha ricevuto 80.000 like. Nella poesia dice che, pur adorando la città per i ricordi che le suscita, sente che "[...] Dublino mi sta spremendo, affamata dei miei soldi, dei miei amici, del mio lavoro e della mia casa". In molti hanno commentato, dicendo di condividere lo stesso stato d'animo. Sono tutti ragazzi estremamente attaccati all'Irlanda, alla sua storia e alle sue tradizioni, ma faticano a viverci.

Anche i professionisti in settori prestigiosi, e altamente retribuiti, fanno le valigie. Il dossier "Brain Drain to Brain Gain: Ireland's Two-Way Flow of Doctors", pubblicato da Aisling Walsh e Ruairi Brugha per conto del Royal College of Surgeons in Ireland (2017), descrive nel dettaglio i problemi che gravano sul personale ospedaliero in Irlanda. Si parla di scarso accesso alla formazione e scarsa possibilità di fare carriera. Queste sono le ragioni che spingono i medici, soprattutto quelli generici con età compresa tra i 24 e i 35 anni, a lasciare l'Irlanda. 

Il piano dell'Irlanda per attrarre manodopera straniera

Il governo irlandese ha recentemente adottato nuove misure per attrarre e trattenere più lavoratori stranieri altamente qualificati. Il Consiglio nazionale della gioventù irlandese (NYCI), nel frattempo, afferma che le Autorità dovrebbero sforzarsi anche per migliorare le condizioni di vita dei giovani irlandesi, per dissuaderli dal partire. 

Nel giugno 2022, il governo ha pubblicato un elenco aggiornato delle professioni più richieste, che danno diritto all'ottenimento del Critical Skills Employment Permit. La misura interessa professionisti in arrivo da Paesi terzi. Questo permesso viene rilasciato su ricevimento di un'offerta emessa da un'azienda irlandese, per un impiego di almeno 2 anni, con una retribuzione minima annuale di 32.000 euro.

I settori d'impiego inseriti nell'elenco sono: sanità (medici, farmacisti industriali, audiologi, radiografi, ecc.), ostetricia e assistenza infermieristica, economia e finanza (commercialisti ed esperti fiscali, consulenti di gestione, statisti, ecc.), istruzione (docenti universitari con dottorato di ricerca), ICT (sviluppatori di software, web designer, architetti di sistemi, analisti aziendali IT, ecc. ), architettura (architetti, geometri, ecc.), arti e media (direttori artistici, animatori, designer di oggetti di scena, ecc.), ingegneria (ingegneri civili, ingegneri elettrici, ingegneri meccanici, ecc.), sport (allenatori e dirigenti di alto livello), marketing (esperti di marketing internazionale, dirigenti di vendita multilingue, ecc.) L'elenco completo è disponibile sul sito web del DETE.

Gli stranieri altamente qualificati, la cui professione non rientra nell'elenco di cui sopra, possono comunque richiedere il Critical Skills Employment Permit, a condizione di percepire una retribuzione minima di 64.000 euro all'anno. Chi vuole trasferirsi, ma ha un'offerta di lavoro inferiore ai due anni, può richiedere il General Employment Permit.

Oltre al permesso di lavoro per competenze critiche, il governo irlandese sta adottando ulteriori misure per attrarre e trattenere i medici stranieri. Come già detto, il sistema sanitario pubblico irlandese dipende molto dai medici espatriati provenienti da Paesi a basso e medio reddito. Oltre all'Africa e all'Asia, l'Irlanda attrae anche molti medici dall'Est Europa in particolare da Romania, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia. Per incoraggiare questa tendenza, il governo irlandese ha annunciato che, a partire dal 21 settembre, i medici non appartenenti allo Spazio economico europeo (SEE), che hanno vissuto in Irlanda per almeno 21 mesi con un General Employment Permit, possono ora lavorare senza bisogno di richiedere un nuovo permesso. Anche i coniugi e le persone a carico hanno il diritto di lavorare.

Tutte queste misure per favorire l'arrivo di lavoratori stranieri sono positive, ma il National Youth Council of Ireland (NYCI) ricorda al governo che anche i giovani locali non devono essere trascurati, perché sono preziosi per l'economia nazionale. Il NYCI propone di diminuire le tasse per l'istruzione superiore, di aumentare i finanziamenti per i servizi di assistenza ai giovani, di aumentare l'indennità concessa ai giovani in cerca di lavoro e il salario minimo per i minori di 20 anni (a partire da gennaio 2023, chi ha più di 20 anni guadagnerà 11,30 euro all'ora, mentre i minori di 20 anni percepiranno tra 7,91 e10,17 euro), e di estendere la Youth Travel card ai giovani adulti. In definitiva, non bisogna solo favorire l'accesso degli stranieri al mercato del lavoro irlandese, ma bisogna fare in modo che anche gli irlandesi decidano di restare.