![jeune couple a l'aeroport](https://www.expat.com/images/upload/7/8/3/9/1670569478-young-couple-at-airport-news_item_slider-t1670569478.jpg)
Vai a studiare all'estero e ti sposti con familiari a carico? Come pianificare il vostro trasferimento? Dalla scelta del Paese, all'iter da seguire per ottenere i visti, ecco una panoramica di tutti gli aspetti da considerare prima dell'espatrio.
Definizione di persona a carico
Una persona a carico è colui che "dipende dal sostegno finanziario di un'altra persona", di solito un membro della famiglia. I minori sono considerati a carico. Anche i membri della famiglia affetti da patologie o disabilità possono essere a carico, a seconda della loro condizione. Il semplice fatto di essere malati o disabili non comporta necessariamente una dipendenza economica.
Anche un coniuge è considerato a carico quando lascia il proprio lavoro per seguire il partner all'estero.
Lo status delle persone a carico
Chi sono le persone a carico che ti accompagnano? Sono minori o adulti? Sono affetti da una patologia, una disabilità? La loro condizione richiede la presenza di un accompagnatore (assistenza domiciliare, controlli medici regolari...)?
Prenditi il tempo necessario per porti tutte queste domande, ovviamente coinvolgendo i diretti interessati. Recati con loro dal medico di famiglia per discutere i vostri piani di trasferimento all'estero e per effettuare, se necessario, gli esami medici preliminari. Il tuo medico di base potrebbe anche essere in grado di fornire dei contatti di colleghi che esercitano nel Paese dove state per trasferirvi.
Questioni relative al visto
Per quanto tempo pensi di rimanere all'estero? Se il tuo soggiorno è inferiore a 3 mesi, per te e la tua famiglia è sufficiente un semplice visto turistico. Se provenite da uno Stato che ha firmato un accordo di esenzione dal visto con il vostro Paese d'espatrio, potete viaggiare senza visto; sarà sufficiente il passaporto in corso di validità.
Se hai intenzione di rimanere più a lungo, sfruttando un visto per studenti, devi sapere con quale visto viaggeranno i tuoi familiari a carico. Anche loro partiranno per studiare all'estero? Se sì, ognuno di loro dovrà richiedere un visto studentesco. In caso contrario, il tuo status di studente ti permetterà di chiedere il ricongiungimento familiare? Alcuni Paesi concedono questa possibilità solo agli studenti di dottorato e ai ricercatori. Ma ogni richiesta viene valutata caso per caso. Prima di pianificare il tuo espatrio da studente, chiediti se sarai davvero in grado di portare avanti il tuo progetto.
Scegliere la città ospitante
Toronto, Montreal, Sidney, Tokyo, Amsterdam, Dublino, New York, Zurigo e Dubai sono considerate le città più adatte. La qualità dei trasporti, delle infrastrutture (marciapiedi, strade, rampe di accesso, segnaletica, ecc.) e il numero di ristoranti, hotel e attività commerciali accessibili alle persone con disabilità sono tutti elementi da tenere in considerazione. Il governo canadese, ad esempio, ha creato un centro per sensibilizzare e migliorare la quotidianità delle persone con disabilità. Questo centro indirizza le persone verso le agenzie federali che possono fornire assistenza specifica.
Chi sta per trasferirsi con persone a carico deve scegliere la città che li ospiterà informandosi sui suoi vantaggi e svantaggi, magari usando i social network per contattare stranieri che già vivono lì.
Se il tuo caro ha bisogno di cure prolungate, o di qualsiasi altro tipo di supporto, assicurati che la città in cui vi trasferite disponga di un'infrastruttura medica adeguata. Chiama gli ospedali e i medici locali per spiegare la situazione. Inoltre, contatta le compagnie di assicurazione sanitaria internazionale per scegliere la copertura più adatta.
Prestazioni e indennità nel tuo Paese d'origine
Se il famigliare riceve un sussidio nella nazione d'origine, devi assicurarti che possa mantenerlo anche dopo il trasferimento. In Francia, ad esempio, i titolari di una pensione di invalidità possono trasferirla all'estero. Devono prima informare l'ente che la eroga, aggiornare il loro status e presentare una dichiarazione di esistenza di vita una volta all'anno.
Fai un elenco di tutti i servizi che tu e i tuoi familiari a carico ricevete, come il fondo pensione, la copertura sanitaria, gli assegni familiari, l'indennità di disoccupazione e così via, e contatta le autorità competenti per sapere se puoi continuare a riceverli anche all'estero.
Assistenza per gli espatriati
Se tu e la tua famiglia siete cittadini europei e vi state trasferendo in un altro Stato dello Spazio Economico Europeo (SEE), beneficerete dell'assistenza fornita dal Paese ospitante in base alla vostra situazione attuale. Se vi trasferite al di fuori dell'Europa, contattate l'Ambasciata o il Consolato del Paese di destinazione per spiegare la vostra situazione e richiedere assistenza. I servizi amministrativi valuteranno il livello di disabilità del dipendente per concedere eventualmente un'indennità e determinarne l'importo.
Se vi trasferite in uno Stato membro dell'Unione Europea (UE), sappiate che, dal 2017, il contrassegno disabili è stato sostituito dalla tessera di inclusione per la mobilità che permette di utilizzare gratuitamente tutti i parcheggi pubblici, senza limiti di tempo. È valida in tutti i paesi dell'UE. Contattate l'Ambasciata del Paese di espatrio per maggiori informazioni.
Non dimenticate di contattare le varie organizzazioni che forniscono assistenza alle persone con disabilità nella città di destinazione. Vi forniranno informazioni utili e vi aiuteranno a definire il progetto di trasferimento.