Corea del Sud: questi settori hanno bisogno di manodopera

Vita quotidiana
  • industries en Coree du Sud
    trabantos / Shutterstock.com
Scritto da Asaël Häzaq il 15 febbraio, 2023
Il 2023 porterà una crescita economica e demografica in Corea del Sud? Questa è la speranza del governo, che delinea il suo piano per rilanciare l'economia locale. I settori chiave soffrono di un'acuta carenza di manodopera, e le Autorità stanno attuando nuove misure per accogliere lavoratori stranieri. Quali sono le opportunità disponibili per gli espatriati?

Carenza di manodopera nell'agricoltura e nell'industria

Il governo sta avviando una campagna di reclutamento internazionale. Spera di attirare circa 110.000 lavoratori stranieri già quest'anno per sostenere l'agricoltura e l'industria, particolarmente colpite dalla carenza di manodopera. "Bene, ma non abbastanza", dicono le imprese. Secondo la Korea Enterprise Federation, il 40% delle piccole e medie imprese ritiene che il governo non abbia colto la portata della crisi. Secondo loro, è necessario assumere più persone. Molte aziende operano già con un gran numero di dipendenti stranieri che, in alcuni casi, rappresentano l'80% della forza lavoro. A loro avviso, per mantenere le loro attività necessitano di più lavoratori stranieri. Gli stessi timori riguardano il settore industriale, che nel 2020 rappresentava il 25% del PIL nazionale.

Nonostante la crisi sanitaria, il PIL della Corea del Sud si è attestato al 4% nel 2021. Ma la crisi inflazionistica e internazionale minacciano l'economia. Il presidente Yoon Seok-Youl ha dichiarato di essere più preoccupato per l'impennata dell'inflazione che per il rallentamento della crescita. Nel 2022, l'inflazione ha raggiunto una media del 5%, rispetto al 2,5% del 2021. La Korea Enterprise Federation chiede al governo di favorire l'ingresso a un maggior numero di lavoratori stranieri.

Quali opportunità offre la Corea del Sud agli espatriati?

Oltre all'agricoltura e all'industria, sono disponibili lavori come assistente di lingua straniera (soprattutto inglese), insegnante (di inglese), catering (servizio, cucina) e altri nel campo delle telecomunicazioni, della chimica o dell'automotive. Inoltre, ci sono numerose opportunità nel marketing, nell'informatica, nel web design e nelle vendite. Mentre alcuni settori assumono anche personale poco qualificato, altri cercano qualifiche solide. 

I requisiti per gli insegnanti di inglese, ad esempio, sono molto severi. Il candidato deve avere almeno una laurea triennale e un diploma di idoneità (come il TOEFL). Sono ammessi solo professionisti sudafricani, canadesi, neozelandesi, americani, australiani, irlandesi o britannici. Anche per gli operai specializzati, i tecnici e gli ingegneri sono richieste qualifiche specifiche. 

È risaputo che sia difficile entrare nel mercato del lavoro sudcoreano. Le aziende coreane assumono prima i coreani. I settori in cui gli stranieri hanno più possibilità sono i servizi, la tecnologia e l'innovazione. Tra le posizioni disponibili ci sono quelle per data scientist, analista di dati e ingegnere. Parlare il coreano è altamente consigliato, anche nelle aziende internazionali, ed è un requisito richiesto dalla maggior parte delle aziende coreane. 

La Corea del Sud cerca operai

A giugno 2022, in Corea del Sud c'erano 230.000 posti di lavoro vacanti, in particolare nel settore industriale. I segmenti come la cantieristica e l'industria manifatturiera sono duramente colpiti dalla carenza di manodopera, così come le attività commerciali di ristorazione e vendita al dettaglio.

La carenza di manodopera nel settore agricolo e industriale non è una novità. È un problema ricorrente, iniziato già prima della pandemia, che continua a peggiorare con il passare degli anni. I giovani sudcoreani non sono interessati alle mansioni in questi ambiti, percepite come poco gratificanti e pericolose.

Il caso della cantieristica navale esemplifica bene il problema. Il settore è in carenza cronica da diversi anni, offre stipendi bassi, condizioni di lavoro faticose e pericolose, situazioni al limite in caso di subappalti. Secondo il Korea Labour Institute, tra il 2016 e il 2021, 88 lavoratori sono morti per incidenti sul lavoro. Con la ripresa economica nel post-pandemia, si sperava in un ritorno dei lavoratori stranieri, ma così non è stato. Nel periodo del COVID, per rispondere a una crescita nella domanda, sono esplose le assunzioni di addetti alle consegne (+22%, pari a 80.000 assunzioni). Nel contempo, 30.000 autisti di autobus e 20.000 tassisti sono stati licenziati, senza possibilità di rimpiazzo perchè le condizioni di lavoro sono pessime.

C'è sicurezza sul lavoro per gli espatriati?

La Corea del Sud si trova di fronte a una sfida importante. Per attirare lavoratori, il Paese dovrà rivedere le condizioni e le leggi in materia di impiego, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei lavoratori stranieri. Le associazioni che si occupano di tutelare gli stranieri residenti in Corea del Sud hanno approfittato dell'annuncio del governo per evidenziare le criticità. Già negli anni 2000, la nazione era stata accusata di sfruttare eccessivamente i lavoratori stranieri. Nel 2006, un'indagine di Amnesty International rivelava abusi a carico dei datori di lavoro tra cui discriminazioni, violenze fisiche e verbali, intimidazioni, straordinari non pagati, alloggi di fortuna, incidenti sul lavoro, stipendi bassi o non pagati e il divieto di cambiare lavoro (a volte, secondo l'organizzazione, con il sostegno dell'amministrazione pubblica). 

Nell'inverno del 2020, la morte di un operaio cambogiano di 31 anni ha evidenziato le pessime condizioni a cui devono sottostare gli espatriati poco qualificati. Il lavoratore cambogiano è stato trovato morto in una casa di fortuna a Pocheon, una città a circa due ore da Seoul. Il governo ha reagito obbligando i datori di lavoro a costruire nuove strutture abitative per i loro dipendenti stranieri. Il governo si è anche impegnato a non rilasciare più permessi di lavoro alle aziende che non garantiscono soluzioni abitative accettabili.

Ma le associazioni ritengono che il governo dovrebbe fare di più. Secondo loro, è necessario che il Ministero del Lavoro e dell'Occupazione verifichi che i nuovi provvedimenti vengano applicati correttamente. Ad oggi, le condizioni di lavoro nei settori poco qualificati rimangono difficili, ancor di più per gli stranieri.

Come può la Corea del Sud attrarre lavoratori stranieri?

Per arginare la carenza di manodopera e rilanciare l'economia, il Presidente Yoon Seok-Youl propone di aumentare le ore di lavoro a 69 ore settimanali (attualmente le ore di lavoro legali sono 40). La riforma è in fase di presentazione. Le associazioni per la tutela dei lavoratori stranieri sono preoccupate perchè ritengono che questa misura possa peggiorare le condizioni di lavoro dei più precari. Ma non è certo che il governo dia seguito alle loro rimostranze. 

Link utili in inglese:

Teaching English as a foreign langage (TEFL)

Global Seoul Center (centro di formazione)

Korea Chamber of Commerce and Industry (KCCI)

Korea professionnal