Ecco un visto che ha attirato l'attenzione di tutti. Anche se non ha raggiunto la stessa popolarità del visto per nomadi digitali, il visto per persone in cerca di lavoro sta guadagnando sempre più terreno tra i governi di tutto il mondo. Che vantaggi offre ai professionisti stranieri questo tipo di visto?
Vantaggi del visto per chi cerca lavoro
L'elenco dei Paesi che offrono visti a chi cerca lavoro continua a crescere e include Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Singapore, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti (EAU), Austria (Red-White-Red card), Germania, Irlanda (Green Card Permit Scheme), Portogallo, Spagna, Danimarca e Canada (Express Entry Program). Nel giugno 2022, la Svezia ha sostituito il visto per chi cerca lavoro con un nuovo visto specifico per i laureati che desiderano lavorare o avviare un'attività nel Paese. Il principio rimane lo stesso. Si tratta di un visto temporaneo che concede un permesso di soggiorno, in genere da 6 mesi a 1 anno (da 3 a 9 mesi per il nuovo visto svedese), con possibilità di rinnovo. Come suggerisce il nome, consente alle persone di soggiornare all'estero per cercare impiego.
Una mossa strategica sia per i governi che per chi cerca occupazione
Il visto di ricerca lavoro offre dei vantaggi sia ai professionisti stranieri sia ai governi. I primi possono muoversi sul territorio in modo diverso, non più come turisti ma come persone in cerca di un impiego. Possono fare domanda di lavoro, partecipare a colloqui e ricevere offerte. Nel contempo, sperimentano il costo della vita in un Paese straniero, imparano a conoscere la città e i suoi quartieri, creano contatto professionali e fanno nuovi amici. I governi , da parte loro, sperano che gli stranieri, dopo aver saggiato con mano benefici e vantaggi, siano più propensi al trasferimento.
La procedura di richiesta per questo visto è relativamente semplice, anche se i requisiti di ammissibilità variano da Paese a Paese. La Germania, gli Emirati Arabi Uniti e la Svezia puntano sulle qualifiche e sull'esperienza (come una laurea, o un master, e almeno 5 anni di esperienza lavorativa per la Germania). Anche Singapore richiede un minimo di 5 anni di esperienza. La Nuova Zelanda e l'Australia applicano dei requisiti sull'età (meno di 55 anni per la Nuova Zelanda, meno di 45 anni per l'Australia), sullo stato di salute e sul livello di conoscenza dell'inglese, che in entrambi i casi deve essere buono. Il Canada e l'Austria utilizzano un sistema di valutazione a punti.
Carenza costante di manodopera
Le condizioni stabilite dai governi sono direttamente collegate alle loro necessità. Ogni nazione infatti ambisce ad attrarre professionisti qualificati. La Germania, ad esempio, deve fare i conti con una carenza di ingegneri, operatori sanitari, professionisti IT e operai edili specializzati. Attraverso il visto per la ricerca di lavoro, introdotto nel 2012, la Germania si prefigge di richiamare stranieri qualificati in questi settori. Anche la Nuova Zelanda e l'Australia stanno assumendo professionisti in questi ambiti, mentre la Corea del Sud cerca esperti del settore tecnologico e Singapore si concentra su figure che operano nella finanza.
I candidati possono fare domanda anche in altri ambiti, il punto cruciale è ottenere un'offerta di lavoro. Tuttavia, alcuni Paesi sottolineano l'importanza di avere una qualifica in settori che cercano manodopera. È il caso dell'Austria, dove i richiedenti devono avere competenze nei settori con carenza di lavoratori qualificati.
In definitiva, il motivo principale per cui i governi promuovono i visti per la ricerca di lavoro è la carenza di manodopera. Nel 2023, il problema tocca principalmente il settore sanitario e ambientale, l'edilizia, l'IT e le nuove tecnologie. Anche l'industria tecnologica ha bisogno di talenti stranieri, nonostante le sfide affrontate nel 2022 e le ondate di licenziamenti tuttora in atto.
Il visto per ricerca di lavoro: un percorso di ricollocazione
Per gli espatriati, il visto per la ricerca di lavoro può rappresentare la via per andare a vivere all'estero. Non deve però essere confuso con un permesso di lavoro. Questo tipo di visto è destinato esclusivamente alla ricerca attiva di un impiego. Se alla scadenza del visto non si è ancora trovato un impiego, bisogna tornare nel Paese d'origine. Lo straniero può chiedere un permesso di lavoro solo dopo aver ottenuto un'offerta valida.
Per le aziende, il visto per la ricerca di lavoro è una soluzione pratica e flessibile per entrare in contatto con i talenti stranieri prima di assumerli in modo definitivo. Questa strategia è in linea con gli obiettivi dei vari governi. I visti per la ricerca di lavoro rientrano in un progetto volto a semplificare il processo di acquisizione e fidelizzazione dei talenti internazionali.
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