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Difficoltà di assunzione e carenza di manodopera: impatto sul mercato del lavoro mondiale

entretien d'embauche
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Scritto daAsaël Häzaqil 15 Agosto 2023

Perché le aziende faticano ad assumere nonostante ci siano tanti lavoratori in cerca d'impiego? In Francia, Germania e Regno Unito, la mancanza di personale sta ostacolando il dinamismo economico e la crescita del mercato del lavoro. Cosa significa tutto questo per i professionisti che hanno in programma di trasferirsi all'estero? È il momento giusto per partire?

Crescita e carenza di manodopera nel mondo

L'Europa riesce a sostenere la crescita. La Francia sfida le previsioni con un aumento del PIL dello 0,5% nel secondo trimestre, mentre la Spagna regge bene con un aumento del PIL dello 0,4% nello stesso periodo. La Germania, invece, ha registrato una stagnazione nel secondo trimestre e la minaccia di recessione persiste. Con un tasso di inflazione del 6,4%, la Germania è più colpita dall'aumento dei prezzi rispetto ad altre nazioni europee, vedasi il 4,3% della Francia e il 2,3% della Spagna. La carenza di manodopera è in costante aumento.

Al contrario, gli Stati Uniti hanno registrato una crescita più rapida del previsto, pari al 2% nel secondo trimestre, superando le previsioni dell'1,3%. Lo spettro della recessione si sta allontanando, ma la cautela è d'obbligo. La ripresa economica sta spingendo la creazione di posti di lavoro, con 296.000 posti aggiunti nel solo settore dei servizi ad aprile, il doppio rispetto alle previsioni. Gli stipendi, però, non aumentano allo stesso ritmo. Sebbene la carenza di manodopera abbia inizialmente portato a degli incrementi salariali, non ha risolto del tutto le difficoltà di reclutamento. La carenza di manodopera e le difficoltà di assunzione sono diffuse anche in Paesi come il Regno Unito, la Corea del Sud e l'Australia. La Francia non fa eccezione, dato che la modesta ripresa economica non riesce a compensare la mancanza di lavoratori. Anche in Spagna le aziende sono alle prese con la carenza di personale, mentre i giovani laureati tedeschi preferiscono cercare opportunità all'estero in zone più dinamiche.

Perché le aziende faticano ad assumere?

La situazione è piuttosto paradossale. Nei Paesi in cui c'è carenza di manodopera, i tassi di disoccupazione non sono necessariamente in calo, eppure le aziende hanno difficoltà a reclutare lavoratori. La Francia, ad esempio, registra un alto tasso di disoccupazione (poco più di 3 milioni di persone in cerca di lavoro), posti di lavoro vacanti (oltre 350.000 ad aprile) e difficoltà di assunzione. Altre nazioni stanno vivendo la stessa situazione.

Secondo molti analisti, il punto su cui si deve intervenire è la formazione. Certo, l'effetto pandemia va considerato, ma la ripresa economica ha ridotto la forza di questa causa rispetto ad altre. Inoltre, la crisi sanitaria rimane una causa "a breve termine", mentre il problema della formazione, che esisteva già prima della Covid, è strutturale. Durante la pandemia, i lavoratori che avevano perso il lavoro (soprattutto nei settori più esposti alle misure anti-Covid) si sono riconvertiti e non hanno più ripreso il vecchio posto dopo la riapertura dei negozi e dei ristoranti.

Anche se i lavoratori ci sono, le loro qualifiche non sempre corrispondono alle richieste delle aziende, creando difficoltà nelle assunzioni. Il dinamismo e le tensioni del mercato del lavoro non giustificano da soli le sfide che le aziende devono affrontare nel reclutare personale. Molte sollevano il problema delle qualifiche dei candidati. Alcuni settori sono più colpiti di altri da questo fenomeno. Anche la retribuzione è un problema, soprattutto nei settori altamente competitivi e con condizioni di lavoro difficili. Le aziende che pagano meno sono generalmente quelle che faticano a trovare forza lavoro.

La Germania sta affrontando una fuga di cervelli?

La Germania è attualmente alla ricerca di lavoratori qualificati e un numero crescente di aziende segnala difficoltà di assunzione. La situazione si è aggravata dopo il COVID. I settori della sanità e dell'informatica, in particolare, hanno bisogno di più personale qualificato. L'anno scorso, l'Agenzia Federale per il Lavoro (BA) parlava  di una media di 845.000 posti vacanti. Altri settori in tensione sono l'istruzione, l'artigianato e le professioni scientifiche (ingegneri, matematici, ecc.).

In Germania, il 9,7% dei giovani tra i 18 e i 24 anni lascia la scuola senza un diploma, non riuscendo a trovare un lavoro o a seguire una formazione. Quelli che invece proseguono gli studi universitari fanno un master o un dottorato per potenziare le opportunità di lavoro in futuro. Un'altra causa legata alla difficoltà di assunzione è l'invecchiamento della popolazione. Secondo il Ministero Federale dell'Economia e della Protezione del Clima, la popolazione attiva (20-65 anni) diminuirà di 3,9 milioni entro il 2030 e di 10,2 milioni entro il 2060. Si stima una carenza di manodopera di 240.000 unità entro il 2026.

270.000 tedeschi sono andati a vivere all'estero nel 2022. Hanno in media 35 anni, sono laureati, e preferiscono lavorare altrove piuttosto che rimanere in Germania. Si dicono "insoddisfatti" della burocrazia tedesca e preferiscono emigrare in Austria, Portogallo, Svizzera o Stati Uniti. Queste partenze sono state in parte compensate dall'immigrazione di talenti stranieri e dal ritorno di una parte della popolazione tedesca.

Francia

Anche la Francia è alle prese con problemi di reclutamento e di carenza di competenze. Uno studio condotto dalla Confederazione delle Piccole e Medie Imprese (CPME), a settembre 2022, ha rivelato che il 94% dei direttori d'azienda faticava a trovare i candidati giusti. Lo studio evidenziava inolte tassi di turnover elevati, con candidati meno coinvolti nelle attività dell'azienda o nella vita professionale in generale. Circa il 51% degli intervistati voleva cambiare settore, mentre il 53% desiderava perseguire interessi non legati alla professione. Inoltre, il 30% era in attesa di opportunità di trasferimento presso aziende concorrenti che offrissero condizioni migliori e il 16% pensava di avviare un'attività in proprio.

Secondo gli ultimi dati del Ministero del Lavoro francese, nel secondo trimestre del 2023 c'erano 3.011.000 persone in cerca di lavoro. Si tratta di 4.900 unità in meno rispetto al trimestre precedente, con un calo dello 0,2%. Un calo 7 volte più lento rispetto al primo trimestre. Nel corso del 2022, il numero di persone in cerca di lavoro è sceso del 5%. Più di 6 mesi dopo, siamo ancora vicini alla soglia dei 3.000.000 di persone in cerca d'impiego. Il Bollettino della Banca di Francia, pubblicato in aprile 2023, rivela che nel 2022 sono rimasti inoccupati 350.000 posti di lavoro. Le difficoltà di assunzione stanno frenando la crescita economica.

Difficoltà di reclutamento e sfide sul lavoro

Secondo la Direction de l'Animation de la Recherche, des Études et des Statistiques (DARES) e il Conseil Économique, Social et Environnemental (CESE), la difficoltà a trovare personale e il numero così alto di gente in cerca di lavoro sono dovuti a cause strutturali. Le professioni più impegnative, come quelle che comportano il trasporto di carichi pesanti, gli orari di lavoro frammentati, il contatto con sostanze chimiche pericolose, le mansioni ripetitive, i turni di notte, le guardie e così via, sono maggiormente colpite dalla carenza di manodopera.

Quali sono le soluzioni? Nel 2022, il 67% delle aziende ha optato per un aumento di stipendio, mentre altre hanno offerto bonus ai dipendenti. Pôle emploi, l'agenzia francese per l'impiego, nel 2020 ha lanciato "Action recrut'", un servizio che assiste le aziende nella creazione di offerte di lavoro adatte al loro target. I servizi offerti da Pôle emploi comprendono assistenza nella stesura delle offerte di lavoro, consulenza durante il processo di assunzione e aiuto ai candidati per inserirsi nell'azienda. I primi risultati indicano che l'85% delle aziende è soddisfatto del servizio.

Quali sono le opportunità per i lavoratori stranieri?

I professionisti di tutto il mondo possono sfruttare queste opportunità per trasferirsi all'estero? Assolutamente sì, a patto che possiedano le competenze e le qualifiche adeguate. Le capacità tecniche sono sempre le più richieste, anche in settori finora considerati più accessibili. Sanità, informatica, banche, energie rinnovabili, commercio, contabilità, amministrazione, istruzione, formazione, artigianato, meccanica, robotica, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, assistenza alla persona e altri ancora cercano attivamente professionisti stranieri.

Diversi Paesi, come la Germania, stanno introducendo nuove regole di immigrazione per facilitare l'arrivo di lavoratori stranieri. Il Canada invece offre una serie di programmi specifici in base ai settori in tensione e alle zone geografiche che soffrono per la carenza di manodopera. Per tutte quelle nazioni che sono a corto di personale, l'immigrazione agisce come motore di crescita e svolge un ruolo cruciale nell'affrontare la crisi demografica. I professionisti stranieri dovrebbero cogliere queste opportunità.

Link utili:

Welcome to France

France : trouver un emploi dans une start-up

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Canada : programmes des candidats des provinces

Lavoro
A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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