Essere pagati per trasferirsi all'estero? Sì, hai letto bene! L'idea sta prendendo piede nei Paesi alle prese con un declino demografico sempre più critico e con megalopoli sovraffollate. Sì all'espatrio, ma nell'entroterra. Quali sono le nazioni che offrono questi programmi e quali sono le condizioni da rispettare?
Spagna
La Spagna punta sugli stranieri per risolvere la sua crisi demografica. Il Paese sta chiaramente cercando di prendere due piccioni con una fava, poiché ritiene che gli stranieri possano potenzialmente contribuire al rilancio di regioni lontane dai principali centri economici. Il piano del governo spagnolo si rivolge alle comunità rurali, spesso abbandonate dai giovani che preferiscono Madrid. Tre piccole città stanno attualmente offrendo finanziamenti per attirare nuovi residenti: Ponga, nelle Asturie (comunità autonoma spagnola); Rubiá, una piccola città nella provincia di Orense e Griegos, un villaggio nella provincia di Teruel.
Ponga offre fino a 3.000 euro per le famiglie con bambini e fino a 2.000 euro per i single o le coppie senza figli. C'è anche un bonus aggiuntivo di 3.000 euro per le donne espatriate che partoriscono a Ponga. Rubiá offre invece 150 euro a ogni nuovo arrivato.
Griegos promette un lavoro e 3 mesi di alloggio gratuito ai nuovi residenti che, dopo 3 mesi, pagheranno un affitto di soli 225 euro al mese, che può essere ulteriormente ridotto di 50 euro per ogni figlio in età scolare presente in famiglia.
Le regioni interessate da questi programmi sono spesso meno conosciute dai turisti. Eppure garantiscono una buona qualità di vita, aspetto fondamentale in un momento in cui sempre più persone fuggono dalle grandi città. Queste comunità stanno lottando per ottenere un maggiore riconoscimento. Griegos, un piccolo centro, tiene in attività la scuola per attirare più famiglie. Rubiá sfrutta al meglio la sua posizione geografica, vicino alla Galizia.
Portogallo
Il governo ha istituito un programma speciale, "Emprego Interior Mais", destinato agli stranieri e ai portoghesi che si stabiliscono nell'entroterra. Le autorità hanno stilato un elenco di regioni interessate dal programma, che concede fino a 5.291 dollari a chiunque decida di trasferirsi. Anche i nomadi digitali possono beneficiare di questo incentivo.
Grecia
Nel 2011 la stampa parlava di "'esodo dei giovani greci". Negli anni la situazione ha continuato a peggiorare. Nel 2017, la Banca di Grecia stimava che 427.000 giovani greci avessero lasciato il Paese, tra il 2008 e il 2016, per fare carriera all'estero. Il governo decide quindi di correre ai ripari sia per trattenere i professionisti locali sia per attirare gli stranieri che cercano lavoro. La destinazione interessata è l'isola di Antikythera, che offre alle famiglie 590 dollari al mese per i primi 3 anni di permanenza. L'offerta è disponibile solo per le famiglie.
Irlanda
L'Irlanda ha un target molto specifico: gli imprenditori. Conosciuta da oltre dieci anni per favorire la creazione di start-up, investe molto per essere il punto di riferimento dei creatori d'impresa stranieri. L'innovazione è al centro della strategia irlandese, e il governo investe somme ingenti nel settore tecnologico. L'Irlanda stanzia 1.200 dollari per tutti gli imprenditori che avviano un'attività nel Paese. Per poterne beneficiare, devi vivere in Irlanda, essere membro del programma "Enterprise Ireland" e avviare la tua attività sul territorio.
Cile
Anche il Cile punta sugli imprenditori stranieri. Il governo ha intrapreso già dal 2016 una politica di incentivi per rendere il Cile un polo di attrazione per le startup. Il programma "Startup Chile" comprende 3 pacchetti dedicati agli imprenditori stranieri che si installano nel Paese. Le sovvenzioni per la creazione di startup variano da 14.000 a 80.000 dollari, a seconda dello stato di avanzamento del progetto (80.000 dollari per un progetto completo).
Nuova Zelanda
Kaitangata cerca nuovi residenti. Nel 2018, questa piccola città nel sud della Nuova Zelanda, contava appena 753 abitanti e più offerte di lavoro che lavoratori. A differenza dei programmi di altre città, il comune di Kaitangata non offre denaro ma un pacchetto che comprende terreni e alloggi per un valore di 165.000 euro. La condizione da rispettare è quella di lavorare in città.
Svizzera
Anche Albinen, un comune svizzero del Canton Vallese, è alla ricerca di nuovi residenti. Per fronteggiare il calo demografico, la città offre 25.000 dollari a ogni nuovo arrivato, più altri 10.000 dollari per le famiglie che si trasferiscono con bambini. Per poterne beneficiare, devi avere meno di 45 anni e risiedere a tutti gli effetti in Svizzera da almeno 10 anni.
Canada
I vari programmi di immigrazione del Canada incoraggiano gli stranieri a trasferirsi nelle province dell'Ontario o del Quebec. Il Graduate Retention Program del Saskatchewan, ad esempio, offre fino a 15.000 dollari di credito d'imposta "sulle tasse universitarie per i laureati idonei che risiedono nel Saskatchewan e pagano le tasse nella provincia". Per poter accedere al programma, devi laurearti presso un istituto incluso nell'elenco stilato dalle autorità del Saskatchewan.
Stati Uniti
Questo programma è stato appositamente studiato per i lavoratori a distanza. Per attirarne di nuovi, Tulsa, in Oklahoma, ha creato Tulsa Remote. Questo programma mette a disposizione fino a 10.000 dollari per coprire le spese di trasloco e altri costi durante il primo anno di permanenza in città. I nuovi residenti possono inoltre usufruire di uno spazio di coworking e di un'indennità mensile di 500 dollari per un anno. I candidati idonei devono avere più di 18 anni e possedere le qualifiche per lavorare legalmente negli Stati Uniti. Devono avere un impiego a tempo pieno da remoto o un'attività autonoma al di fuori dell'Oklahoma. Devono anche potersi trasferire nel giro di un anno.
Tutte queste destinazioni fanno leva su un fenomeno molto diffuso dopo la crisi sanitaria: sempre più persone lasciano le grandi città per stabilirsi in centri di medie dimensioni. Un desiderio ancora più forte tra i nomadi digitali e i lavoratori a distanza. Le destinazioni colpite dal calo demografico hanno istituito i loro programmi pensando proprio a loro. In Giappone, alle famiglie che accettano di lasciare la megalopoli di Tokyo, vengono offerti 7.500 dollari per bambino. L'urgenza, in Giappone come altrove, cresce di giorno in giorno. In Canada, Toronto e Vancouver stanno soffocando. Di contro, altre province mancano di abitanti e puntano sul loro dinamismo economico (industrie, aziende di servizi, università, scuole, ecc.) per attirare gli immigrati. Più abitanti ci sono, più questi servizi possono svilupparsi, contribuendo ad accrescere il numero di nuovi residenti.
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