Menu
Expat.com

Errori da evitare quando cerchi lavoro all'estero

candidatures
Shutterstock.com
Scritto daAsaël Häzaqil 12 Agosto 2024
Aggiornato daFrancescail 13 Agosto 2024

Hai deciso di trasferirti all'estero per fare carriera. Che si tratti di un sogno che insegui da tempo, della voglia di reinventarti o di metterti alla prova, i motivi per andare all'estero a lavorare sono tanti. Ecco i nostri consigli per aumentare le possibilità di assunzione in un Paese straniero, evitando passi falsi.

Inviare le candidature troppo presto

Si tratta di un errore comune, anche quando si cerca lavoro in patria. A rigor di logica, iniziare la ricerca di lavoro inviando candidature è la cosa migliore da fare: trovi un'azienda che ti interessa, invii il CV e la lettera di presentazione. Ma questo ti impedisce di concentrarti sull'obiettivo principale: capire come funziona il mercato. Per evitare di inviare migliaia di CV "a vuoto", prenditi il tempo necessario per analizzare il mercato del lavoro. Questa regola vale ancora di più se cerchi impiego all'estero. 

Ignorare la cultura del Paese ospitante

Qual è lo stato dell'economia nella nazione dove espatrierai? I diritti dei lavoratori sono rispettati? Quali progressi sono stati fatti in materia di diritti delle donne? La ricerca di impiego può nascondere delle insidie: ti concentri solo sulla ricerca, dimenticando che questo lavoro può impattare il tuo futuro professionale. Pur essendo il motivo che ha generato il tuo progetto di vita all'estero, è importante che ti informi anche sulla cultura del Paese che ti ospiterà. È simile alla tua, o diversa? Cerchi un cambio totale di prospettive? Come ci si candida per un lavoro in quella destinazione specifica? Non trascurare questi dettagli, o rischierai di non sapere come presentarti alle aziende o come inviare la candidatura.

Inviare CV uguali

Questo è un altro errore molto diffuso: i candidati inviano lo stesso CV a decine di aziende, senza apportare alcuna modifica. Lo stesso vale per la lettera di presentazione: si prendono solo la briga di cambiare il nome dell'azienda. I candidati pensano (a torto) che i reclutatori non se ne accorgano. Inviare lo stesso CV indistintamente non è mai una buona idea perchè dimostra scarso interesse verso l'azienda specifica per la quale ci si candida. Non fare questo sbaglio, adatta il curriculum e la lettera di presentazione in base al destinatario. 

Dimenticare la buona educazione

I selezionatori rimangono spesso scioccati da alcune candidature che ricevono. La cortesia, questa sconosciuta! Ogni Paese ha un galateo che dovrebbe essere imparato e usato correttamente.
I candidati, a loro discolpa, dicono che padroneggiare il galateo di una nazione straniera non è sempre facile. Cosa scrivere come frase introduttiva nell'email che si invia all'azienda? Le opinioni sono diverse. In alcune destinazioni funziona il tono informale, in altre non passa assolutamente. Nel dubbio, opta per l'approccio più comune nel Paese di destinazione.
L'e-mail e la lettera di presentazione devono far trasparire che sei una persona educata.

Non inviare candidature spontanee

Troppi candidati si limitano a rispondere agli annunci di lavoro (soprattutto quelli delle grandi aziende). Tuttavia, le offerte pubblicate su Internet e su altri canali rappresentano solo una parte delle opportunità di lavoro disponibili. Aspettare che un'azienda pubblichi un annuncio di lavoro limita le tue possibilità di essere assunto all'estero. Invece di aspettare, sii proattivo. Combina l'invio di candidature ad offerte specifiche, con candidature spontanee.

Candidarsi solo presso aziende internazionali

È sbagliato credere che uno straniero possa lavorare solo per un'azienda internazionale. Molti professionisti stranieri hanno contratti locali, quindi pensare in questo modo ti priva di molte opportunità di impiego. Concentrandoti solo sulle aziende internazionali sprecherai molte energie, per ottenere pochi risultati.

Cercare lavoro solo su siti web internazionali

Allo stesso modo, i candidati che cercano lavoro solo su siti internazionali generici (solitamente in inglese) si privano di numerose opportunità di lavoro pubblicate nella lingua locale. La maggior parte delle opportunità sono pubblicizzate attraverso canali locali come la stampa specializzata e le fiere per il lavoro, sia online che di persona.

Sopravvalutare le competenze tecniche

Pensare di essere il migliore, puntando solo sulle tue competenze tecniche, è un errore. Ci sono migliaia di candidati con un profilo simile al tuo, senza contare i professionisti locali. Quando cerchi lavoro all'estero non basarti esclusivamente sulle tue capacità tecniche, ma considera anche tutto quello che comporta vivere all'estero. E soprattutto, pensa ai motivi per cui un selezionatore dovrebbe scegliere proprio te, e mettili in evidenza.

Parlare solo di te o della retribuzione

Hai trovato un'offerta di lavoro interessante che non menziona lo stipendio, quindi ti sei candidato e, nella mail hai chiesto solo dettagli sulla retribuzione. Oppure ti dilunghi nella descrizione dettagliata delle tue qualità e dei tuoi successi. Questo non rafforzerà la tua immagine agli occhi del datore di lavoro straniero, a cui poco importa della tua biografia ma vuole capire le motivazioni che ti spingono a integrare l'azienda.

Concentrarsi solo sul visto

Molti selezionatori stranieri si imbattono in una pletora di candidature al limite. Ci sono persone che oltrepassano il limite pur di ottenere un visto di lavoro. Si candidano in settori distanti dal loro campo di specializzazione, o sono troppo zelanti. Fai attenzione a non esagerare. A prescindere dall'urgenza della tua situazione, è improbabile che tu venga assunto solo sulla scia delle emozioni. Resta professionale. Fare domanda solo per ottenere il visto dimostra scarso interesse per l'azienda. Se tu non sei interessato a loro, perché loro dovrebbero essere interessati a te?

Avere una visione obsoleta dell'espatrio professionale

I tempi d'oro dell'espatrio, quando i professionisti stranieri avevano contratti con i fiocchi, sono finiti. Solo i dirigenti possono ancora sperare in contratti di espatrio molto vantaggiosi. Se pensi che lavorare all'estero significhi percepire uno stipendio elevato, avere un'auto aziendale e altri bonus, è ora di fare i conti con la realtà. La maggior parte dei professionisti stranieri vive in condizioni simili a quelle dei locali: ci sono espatriati con redditi modesti che tirano la cinghia per arrivare a fine mese, e altri che guadagno cifre adeguate per vivere bene. Informati sul Paese che ti ospita per avere una visione accurata del costo della vita.

Sentirsi superiore alla gente del posto

Molti candidati credono che nessun lavoratore locale sia in grado di svolgere le loro stesse mansioni. Tendono a sottovalutare i lavoratori locali, pensando che possano svolgere solo mansioni umili. Questi candidati si vedono adatti a ricoprire ruoli manageriali. Questa convinzione errata deriva da una visione "colonialista" dell'immigrazione (ricordiamo che un espatriato lascia il proprio Paese per emigrare in un altro). Essere sprezzanti nei confronti dei lavoratori locali dimostra scarsa percezione dei propri limiti. I professionisti stranieri non sono superiori a quelli locali. All'inizio, e in diversi momenti della loro esperienza, i lavoratori stranieri hanno molto da imparare dai locali.

Non imparare la lingua del Paese ospitante

Imparare la lingua del Paese ospitante è cruciale. Questo consiglio vale sia che tu ti trasferisca per un soggiorno a lungo termine che per qualche mese. Ovviamente, nel caso di un soggiorno all'estero molto breve, l'impegno potrebbe essere minore. In entrambi i casi, non è necessario arrivare con una conoscenza completa della lingua; conoscerne il più possibile può aiutare ad adattarsi più facilmente. Potrai poi imparare il resto e consolidare le tue conoscenze con il tempo. Non trascurare quindi l'apprendimento della lingua perchè lavori in un'azienda internazionale. Non sarai sempre al lavoro. Quando socializzi, conoscere la lingua locale ti aiuterà a capire le persone che ti circondano e a farti capire. Stai facendo domanda di lavoro in diversi Paesi, ognuno con lingue diverse? Perché non mettersi alla prova, iniziando a imparare più lingue?

Non cercare aiuto

È difficile trovare il lavoro dei sogni al primo tentativo. Se la tua candidatura non viene accettata, cerca di capire il motivo. Può darsi che il tuo profilo sia idoneo, ma l'azienda straniera non possa permettersi di assumerti. Anche le riforme sull'immigrazione possono essere un ostacolo per le aziende. Per aumentare le tue possibilità di essere assunto, non esitare a chiedere aiuto. Chiedi supporto agli expat coach e alle agenzie di reclutamento internazionali.

Altri consigli per la ricerca di lavoro all'estero

Perché vuoi lavorare all'estero? Per prima cosa, prenditi il tempo necessario per pensare al tuo trasferimento. Tutto è collegato: hai un progetto di vita e il tuo futuro lavoro fa parte di questo progetto. Dopo la pandemia, gli espatriati hanno cambiato la loro percezione del lavoro, che è importante, ma non è tutto. Cercano qualità di vita oltre che benessere ed equilibrio tra lavoro e vita privata. Per questo motivo, bisogna pianificare con cura la ricerca di impiego a livello internazionale. Prenditi il tempo necessario per conoscere il Paese dove vuoi espatriare, i visti di lavoro che offre e le formalità da espletare per il trasferimento.

Lavoro
A proposito di

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.

Commenti

Più articoli

Visualizza tutti gli articoli

Articoli per aiutarti nel tuo espatrio

Tutti gli articoli della guida