Ciao Simone, piacere! Ci racconti un po' di te e dei motivi che ti hanno portato a Houston, in Texas?
Ciao Francesca, innanzi tutto grazie mille per questa intervista, mi fa molto piacere dare il mio piccolo contributo.
Per quanto riguarda la mia esperienza, io in Italia abitavo a La Spezia, in Liguria e sono un programmatore informatico ed essendo "classe '79" sono cresciuto nei mitici anni '80 a pane, nutella e telefilms americani, facendomi crescere la passione per questo paese!
Nel 2010 sono stato assunto da un'azienda della mia citta' che fornisce software gestionale per aziende marittime e petrolifere e che ha sedi sparse un po' in tutto il mondo.
Tra esse abbiamo uffici anche qui a Houston e a Miami (dove presto mi traferiro') e dopo una stupenda esperienza di 3 mesi per un progetto intercompany in questa seconda citta' ho fatto richiesta ufficiale di trasferimento definitivo.
Dopo mille peripezie per ottenere il visto necessario sono atterrato a Houston dove c'era bisogno della mia figura professionale per alcuni progetti che attualmente sto seguendo.
Cosa facevi prima di trasferirti e di cosa ti occupi ora?
Sostanzialmente il mio lavoro non e' cambiato molto, in quanto appunto sono stato trasferito negli uffici americani della mia vecchia azienda italiana a fare grosso modo lo stesso lavoro.
Qual è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento dall'Italia negli Stati Uniti? Potresti raccontarci un po' la tua esperienza?
A livello pratico, l'ostacolo piu' grosso e' stato ottenere un visto lavorativo, e per farlo la mia azienda ha dovuto avvalersi di avvocati americani che gestissero la mia pratica.
Per farla breve, se vuoi lavorare negli Stati Uniti devi dimostrare che hai delle capacita' particolari che nessun altro lavoratore americano ha e quindi che solo tu puoi ricoprire tale incarico.
Questo a favore di una loro politica atta ad incentivare l'occupazione prima di loro Americani e poi degli immigrati, che in effetti e' del tutto lecita e rispettabile. Ottenuta l'autorizzazione mi sono dovuto recare ad una sede consolare americana in Italia (ho scelto Milano che era la piu' vicina) per presentare la documentazione necessaria e il mio passaporto che mi e' stato restituito dopo un paio di settimane con il visto vero e proprio.
Da quel momento in poi ho potuto rilassarmi un po' perche' la parte piu' complicata era stata superata.
Poi ovviamente e' arrivato l'ostacolo psicologico, lasciare la mia citta' dove ho vissuto per piu' di 30 anni e salutare la famiglia e gli amici non e' stato del tutto privo di traumi e ammetto che qualche lacrima e' scesa.
Come si vive in Texas rispetto all'Italia? Quali sono le differenze principali?
Rilassati.Questo e' il primo aggettivo che uso sempre per descrivere l'aria che si respira un po' in tutti gli Stati Uniti.
Purtroppo a causa delle gravi crisi economiche e problemi che abbiamo nel nostro paese, mi sono reso conto che la maggior parte delle persone italiane e' nervosa, stressata e si arrabbia per stupidate, e purtroppo a guardarmi ora vedo che anch'io a volte ero intrattabile.
Qui invece per fortuna c'e' molta meno crisi, e lo dimostrano la miriade di cartelli di assunzione che vedo quotidianamente nei piu' disparati negozi e uffici.
Per questo motivo la gente qui e' molto piu' amichevole, dato forse anche dal loro retaggio storico, pero' ho assistito ad episodi che mi hanno spiazzato e che mai vedrei nel mio paese, come le commesse dei supermercati accompagnare con l'ombrello i clienti col carrello alle loro automobili durante un acquazzone!
Sono episodi stupidi ma significativi del tasso di serenita' e solidarieta' del paese secondo me.
Comunque ci sono tantissime differenze rispetto all'Italia, e penso che il modo migliore per notarle sia anche semplicemente farsi una vacanza qui!
A livello professionale, credi che l'America ti potrà offrire qualcosa in più rispetto all'Italia? In caso affermativo, come mai secondo te?
Assolutamente si! Lo dico con un po' di tristezza nel cuore, ma purtroppo l'altissimo tasso di disoccupazione e il fatto che in Italia non si investa praticamente nulla nelle nuove tecnologie portano di nuovo gli Stati Uniti ad essere quella "Dream Land" che fu nell'epoca d'oro dell'immigrazione europea.
In particolare per l'informatica, la mitica Silicon Valley in questi ultimi anni sta esplodendo di aziende nate da Startup, che magari hanno vita breve, ma che ti permettono anche di rimetterti in piedi dopo una caduta e riprovare di nuovo.
Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una nuova rivoluzione del settore, soprattutto legato alle telecomunicazioni, basta vedere quanti tipi diversi di dispositivi mobili, orologi, occhiali hi-tech che stanno uscendo sul mercato.
E se a livello hardware paesi come la Corea del Sud (Samsung, LG), la Cina (Huawei, Oneplus) e Giappone (Sony) stato producendo dei "giocattoli" interessanti, a livello di Sistema Operativo gli Stati Uniti mantengono ancora l'egemonia con l'iOS (Apple), Android (Google) e Windows Mobile (Microsoft).
So che hai dovuto rifare la patente, ci spieghi l'iter da seguire? Inoltre, cosa ci puoi dire sulla situazione del traffico a Houston?
Proprio la settimana scorsa sono stato alla "motorizzazione" locale per richiedere la patente americana, e mi dispiace ammetterlo ma anche in questo settore a livello burocratico noi italiani abbiamo solo da imparare.
Arrivato all'ufficio con tutti i documenti necessari (ci sono stato alcuni giorni prima a prendere un opuscoletto con tutte le info necessarie), ho preso il mio bel numerino e dopo una decina di minuti sono stato chiamato allo sportello.
Qui ho consegnato appunto la documentazione e messe solite firme di rito nei moduli di richiesta patente.
Mi hanno fatto la foto tessera al momento perche' ogni sportello ha un apparecchio fotografico (e dei "teli" azzurri per lo sfondo!) e subito la prova della vista per verificare necessita' delle lenti.
In pratica mi hanno fatto guardare dentro uno "scatolotto" dove c'erano una serie di numeri di dimensioni piccole per verificare il grado della vista e dei cerchi colorati per la prova di daltonismo.
Finiti questi accertamenti mi hanno detto di andare ad una postazione di un PC in cui era pronto il test pratico da superare, 30 domande un po' come da noi. Per fortuna avevo preso giorni prima un libricino (gratuito) che si deve studiare per capire il codice della strada negli Stati Uniti.
Consiglio di cercare su internet o recuperare questo libro perche' parecchie domande sono sulle cifre delle varie multe che sono in vigore e sinceramente se posso arrivare col buon senso a capire che con doppia linea continua non si deve superare, le cifre sono aleatorie e vanno imparate a memoria.
Finito l'esame (che ho superato abbastanza easy), ho prenotato la prova pratica con l'esaminatore che mi hanno dato a settembre, dato che ci sono molte richieste. Per quanto riguarda Houston, le strade sono tenute bene, e veramente grandi, le principali hanno minimo 4 o 6 corsie e la gente guida abbastanza bene secondo me e il fatto che qui ci siano tanti incidenti e' anche perche' ci sono TANTE macchine, Houston se ho capito bene e' considerata la terza citta' col piu' alto traffico degli States e quindi il traffico nelle ore di punta e' qualcosa di sconvolgente!
Ovviamente bisogna rispettare le regole, qui la polizia non scherza!
Concludendo credo che basta un pizzico di attenzione e un po' di buon senso e non dovrebbero esserci problemi...
Ah, recuperatevi un GPS che qui e' un labirinto!
Quanto ci hai messo a trovare casa e l'hai cercata da solo oppure tramite agenzia? Quanto costa in media un affitto al mese?
Appena arrivato ho abitato per un paio di settimane in hotel, e grazie anche ai miei colleghi mi sono subito messo in contatto con un agente immobiliare il quale mi ha aiutato a cercare casa.
In parallelo ho iniziato a cercarmela anche da solo grazie ad internet e alla fine l'ho trovata prima io del mio agente!
Attualmente abito in un complesso residenziale che sembra un villaggio vacanze! Infatti all'interno del perimetro recintato e con cancelli di accesso per i soli residenti, c'e un piccolo lago, 2 piscine, area barbeque e una palestra aperta 24/7 a mia completa disposizione e a disposizione dei miei ospiti.
In pratica e' una catena di resorts sparsi un po' in tutta l'America che si chiama Camden Living che fornisce appartamenti in affitto.
Ho fatto questa scelta specialmente per motivi di sicurezza, dato che appunto questi complessi sono accessibili solo dai residenti.
Inoltre gli appartamenti sono veramente tenuti in ottimo stato e la manutenzione e' rapida e professionale.
Anche se costano un po' piu' della media lo consiglio a tutti quelli che vengono qui ad abitare per la prima volta perche' ti toglie parecchi pensieri dato che qualsiasi problema e' loro responsabilita' tipo venire a casa e riparartelo senza dover pagare nulla in piu'.
Cosa si può fare nel tempo libero a Houston? Come si svolge la vita sociale?
Ecco, a questa domanda faccio un po' di fatica a rispondere perche' a causa del mio carattere un po' introverso, e al fatto che il lavoro mi sta occupando gran parte della giornata, non ho ancora avuto modo di visitare completamente la citta' e quindi non ho molto da dire in merito.
Onestamente Houston e' una citta' per famiglie, non per vacanzieri, anche se ha dei musei e zoo che ancora non ho avuto modo di visitare che pero' ho letto essere molto interessanti.
Scordatevi il mare! La localita' balneare piu' vicina che si affaccia sul Golfo Del Messico ha l'acqua grigia!
Pero' una gita che non mi sono fatto scappare e' stata al mitico Johson Space Center della NASA, un fantastico museo sulla storia aerospaziale americana e sede del Centro di Controllo missioni dove ricevettero l'ormai famosissima trasmissione radio dell'Apollo 13: "Houston, we've had a problem"
Cosa ne pensi del livello di sicurezza a Houston? Qual'è il tasso di criminalità, si può uscire tranquillamente da soli di giorno come di notte? Ci sono delle precauzioni da prendere?
Io penso sempre che se non te li vai a cercare, i problemi non ti trovano.
Con questo intendo che Houston penso che sia una citta' abbastanza tranquilla, ma come in tutte le citta' del mondo ci sono zone dove e' meglio non girare da solo di notte.
Con un po' di prudenza non ci dovrebbero essere pericoli.
Ovviamente e' una citta' da 2 milioni di abitanti e quindi e' normale che ci siano piu' "incidenti" o episodi spiacevoli, ma tutto credo sia appunto rapportato al numero di persone che ci abitano.
Oggi è la vigilia di Natale, ci racconti un po' come si celebrano le festività in Texas?
Il Natale e' piu' o meno simile in tutti gli Stati Americani.
C'e' da dire che qui con una grande varieta' di religioni che sono praticate e seguite, il Natale non e' sentito molto come in Europa, a dirla tutta semrba che per gli americani sia molto piu' importante il Thanksgiving day. Non mancano pero' alcune tradizioni molto pittoresche e particolari che ho avuto modo di conoscere.
Innanzi tutto gli addobbi... esagerati ma alcuni anche molto ben fatti.
Soprattutto i giardini delle case si trasformano in presepi luminosi, con babbi natale che si muovono, renne e luci ovunque, quasi non servono piu' le illuminarie stradali! Inoltre come da noi e' la festa dei bambini, in quasi ogni centro commerciale c'e' una zona dedicata a Babbo Natale che come abbiamo visto nei films siede veramente su una sedia e accoglie i bimbi chiedendo se sono stati bravi e quale regalo vorrebbero.
Inoltre ci sono i plastici sempre all'interno dei centri commerciali che sono vere e proprie opere d'arte elettroniche! Con trenini che fanno il giro, case illuminate e statuine che si muovono.
Per quanto riguarda le famiglie, come da noi il momento piu' sentito e' la mattina presto quando i bambini si svegliano e corrono a scartare i regali che trovano sotto l'albero.
Piccolo annedoto, la sera della vigilia e' tradizione per i bambini aiutati dai genitori preparare dei biscotti da lasciare la notte assieme ad un bicchiere di latte per ringraziare Babbo Natale, e i genitori nel momento che portano i pacchi sotto l'albero mangiano i biscotti (o semplicemente ne "mordono" solo uno) e bevono un poco di latte per far credere che davvero sia passato Santa Claus.
Hai qualche consiglio o suggerimento da dare ai nuovi arrivati o a chi sta per trasferirsi a Houston al fine di organizzarsi al meglio?
Beh, in generale posso dire che questa citta' accoglie bene gli immigrati.
Tutti, dall'agente di banca a cui mi sono rivolto per aprire un conto, alla ragazza che mi ha gestito la pratica per la patente sono stati molto gentili e comprensivi con me e vedendomi spaesato mi hanno dato consigli e rassicurato.
Ovviamente consiglio a chiunque voglia venire qui di avere le "spalle coperte" da un lavoro che gli permetta di avere un visto, i tempi di partire con la valigia di cartone, e cercare lavoro una volta arrivati non funziona piu'.
Inoltre rispettate sempre le regole e il buon senso, qui non scherzano ed e' facile essere multati o peggio finire una notte in prigione.
E siate umili, ricordatevi che qui hanno un amor di patria e della propria persona molto piu' alto che da noi (purtroppo per noi!).
Soprattutto in Texas! Se mai chiederete ad un "nativo" la sua nazionalita', lui vi rispondera' che prima di tutto e' Texano, poi Americano!