Potete presentarvi e parlarci un po' di voi?
Marine: Sono originaria di Strasburgo, in Alsazia, precisamente della regione di Molsheim. Ho iniziato la mia carriera nel settore alberghiero, trascorrendo quasi dieci anni con il gruppo Accor come Assistant Manager di un hotel di 100 camere.
Sylvain: Sono nato a St-Dié-des-Vosges e cresciuto nella zona di Schirmeck, sempre in Alsazia. I nonni di Marine e i miei erano amici ed è così che ci siamo conosciuti. Stiamo insieme da 13 anni. Lavoro come pasticcere da quasi 15 anni, una passione che hO fin da piccolo, grazie a mio nonno. Era un grande appassionato di pasticceria e amavamo cucinare insieme.
Cosa vi ha portato negli Stati Uniti? Da quanto tempo vivete lì e dove?
Marine: Tutti quelli che conoscevano Sylvain sapevano che sognava un'avventura all'estero. Spesso diceva: "Quando avrò 30 anni, sarò un pasticcere negli Stati Uniti". Poi, un giorno di aprile del 2018, il mio manager mi informa che ero stata scelta per gestire un hotel e che avrei iniziato entro 6 mesi. Più tardi, lo stesso giorno, Sylvain mi chiama per dirmi di aver ricevuto un'offerta di lavoro per un posto da pasticcere a Los Angeles. Ricordo perfettamente quel giorno, di fronte a una decisione cruciale da prendere. Due mesi dopo eravamo su un aereo per Los Angeles.
Sylvain: Prima di trasferirci, avevamo visitato gli Stati Uniti diverse volte. Nel profondo sapevo che volevo vivere e lavorare lì. Sono passati 6 anni da quella decisione. Inizialmente vivevamo a Los Angeles, ma l'inizio del COVID ci ha fatto cambiare piani. Al tempo, lavoravo in un ristorante di Los Angeles, poi ho ricevuto un'offerta da una catena di pasticcerie a Miami. Ci siamo trasferiti e viviamo a Miami da quasi due anni. E sì, ho festeggiato il mio 30° compleanno a Los Angeles, proprio come avevo sempre sognato.
Quali sono le differenze tra Los Angeles e Miami? Avete una preferenza tra le due?
Marine: Abbiamo opinioni diverse in merito. Io preferisco Los Angeles. La California vanta tanti paesaggi diversi, dalle montagne all'oceano, dai laghi ai grattacieli, il che la rende un luogo affascinante per vivere. È molto cosmopolita, con una serie infinita di opportunità. In Florida, invece, le tasse sono significativamente più basse rispetto alla California, offrendo un netto vantaggio in termini di benefici finanziari.
Sylvain: Preferisco Miami e la Florida in generale, anche se a Los Angeles ho fatto belle amicizie al club di auto americane di cui ero membro. Ho notato una differenza notevole nella gastronomia della West Coast e della East Coast. Sulla West Coast non c'è tanto entusiasmo per i dolci rispetto alla East Coast, dove l'influenza europea è più evidente. Qui a Miami, l'influenza latina è forte. Ho dovuto imparare rapidamente lo spagnolo per comunicare con il mio team. Nel 2018 ho dovuto imparare l'inglese e ora anche lo spagnolo. A Miami mi piace praticare attività come il jet ski e la moto. Preferisco il clima di Miami: nonostante l'umidità, trovo che sia facile adattarsi e la qualità dell'aria è decisamente migliore rispetto a Los Angeles.
Quali sono le differenze e le somiglianze tra la vita in Francia e quella negli Stati Uniti?
Marine: Questa è una domanda difficile, che mi viene fatta spesso. Le persone mettono di solito a confronto la previdenza sociale, il costo della vita e i prezzi dei prodotti alimentari, ma per me non sono i fattori principali. Per me, la differenza più grande è l'atteggiamento del "sì, è possibile" ( yes we can). Il mio datore di lavoro copre tutti i costi dell'assicurazione sanitaria e contribuisce in modo significativo a quella di Sylvain. I nostri stipendi sono in linea con il costo della vita. Io dico sempre: guarda cosa ti rimane in tasca a fine del mese. E qui negli Stati Uniti mi restano più soldi rispetto alla Francia. Nel complesso, questi due Paesi hanno ben poco in comune.
Sylvain: Qui abbiamo dovuto ricominciare da zero. Non avevamo un conto in banca, né una tessera della previdenza sociale, niente. Ci sentivamo degli estranei. Abbiamo dovuto imparare a usare le carte di credito americane, a creare una storia di credito, a cercare un appartamento, ad acquistare un'auto e così via. Operazioni semplici per i nativi, ma che diventano molto più complesse quando si parte da zero.
Parlateci della vostra esperienza professionale. Com'è andata la ricerca del lavoro e avete avuto difficoltà a trovarlo?
Sylvain: Ho trovato sia il mio lavoro a Los Angeles che quello attuale a Miami grazie a Facebook. Faccio parte di gruppi come "Pastry Chefs Around the World" dove vengono regolarmente condivisi annunci di lavoro. Inoltre, sono attivo su LinkedIn, un social network professionale che aiuta molto ad ampliare le conoscenze professionali.
Marine : Quando sono arrivata a Los Angeles, ho dovuto aspettare cinque mesi per ottenere il permesso di lavoro dal governo. Nell'attesa, ho utilizzato piattaforme come Indeed e LinkedIn per fare ricerca e inviare candidature, assicurandomi che il mio CV fosse conforme agli standard americani. Inizialmente, ho concentrato la ricerca di lavoro sul settore alberghiero, ma mi sono scontrata con una forte concorrenza di professionisti locali che conoscevano bene il settore e la città. Ho quindi deciso di specificare "francese" nella mia ricerca su Indeed e ho trovato presto un impiego. L'azienda cercava una persona che parlasse francese per espandere la sua attività in alcuni mercati. Dopo un anno di lavoro sono diventata responsabile delle vendite di prodotti gastronomici di lusso come caviale e tartufi. Avere un profilo LinkedIn e un CV ben fatto, è fondamentale, e allo scopo mi sono affidata a un professionista. I risultati sono stati eccellenti. Sono stata contattata da numerose agenzie di reclutamento per ottime posizioni. Da circa quattro anni lavoro a distanza come responsabile delle vendite.
Marine, com'è lavorare a distanza negli Stati Uniti? Ci sono differenze rispetto alla Francia? Vai mai in ufficio?
Marine: Negli Stati Uniti ho uno status simile a quello di dirigente in Francia. Questo significa che ho orari di lavoro flessibili. In genere, però, lavoro dalle 8 alle 17, dal lunedì al venerdì. L'azienda ci fornisce l'attrezzatura necessaria e mi vengono rimborsate le spese, come ad esempio il wifi. Una volta al mese vado in ufficio, che si trova in Michigan, e occasionalmente incontro i clienti. Il livello di flessibilità degli orari di lavoro può variare a seconda della cultura aziendale, alcune sono più rigide di altre. Mi ritengo fortunata a lavorare per un'azienda che ripone fiducia nei suoi dipendenti.
Quali sono i pro e i contro di lavorare a distanza?
Marine: Il lavoro a distanza, oltre alla flessibilità, mi ha dato la possibilità di candidarmi per posizioni su tutto il territorio americano. Il mercato del lavoro a Miami è relativamente più piccolo e, prima del COVID-19, non avrei mai immaginato di poter lavorare per un'azienda con sede in Michigan. A differenza dei datori di lavoro francesi che spingono i dipendenti a tornare in ufficio, qui si continua a preferire il lavoro a distanza, che trovo vantaggioso. Il mio team è dislocato in tutto il Paese, e usiamo Teams per comunicare e collaborare. Anche se mi mancano le interazioni faccia a faccia, approfitto dell'opportunità di andare in ufficio una volta ogni tanto per finalizzare i progetti e vedere i colleghi.
Sylvain, potresti condividere la tua esperienza nella ricerca di lavoro? La tua professione era richiesta? Quali sfide hai dovuto affrontare durante la ricerca e nei primi tempi dopo l'assunzione?
In Francia, la ricerca di un lavoro spesso si basa sull'invio di candidature spontanee, negli Stati Uniti il processo è più complesso perché il territorio è molto vasto. Il networking è una risorsa cruciale. Ho utilizzato piattaforme come Indeed, LinkedIn e Facebook per la ricerca di lavoro. L'iscrizione a vari gruppi di pasticceria su Facebook mi ha aiutato a trovare diverse offerte. C'è una buona domanda nel settore della gastronomia, che comprende sia ristorazione che pasticceria. La sfida più grande è trovare un'azienda disposta a sponsorizzare il visto, indispensabile per lavorare negli Stati Uniti. Inizialmente, ho avuto difficoltà con la lingua. Dirigere un team in inglese a Los Angeles e poi passare allo spagnolo qui a Miami non è stato facile. Lo spagnolo è la lingua predominante nella regione, ma devo parlare bene entrambe.
Anche il codice del lavoro è diverso, così come la mentalità, quindi ho dovuto adattarmi molto rapidamente. Inoltre, a seconda dello Stato di residenza, cambiano le leggi. In California, ad esempio, le norme sul lavoro sono più strutturate rispetto alla Florida.
Com'è la vostra vita sociale? È stato difficile integrarsi e farsi nuovi amici?
Marine: Appena arrivati, abbiamo cercato di entrare in contatto con altri francesi, ma con scarso successo. Grazie al mio lavoro, a Los Angeles ho stretto delle belle amicizie.
Sylvain: Instagram e Facebook sono stati preziosi in questo senso. Sono appassionato di auto americane d'epoca, motociclette e moto d'acqua; sono iscritto a vari gruppi su queste due piattaforme, grazie ai quali ho conosciuto persone fantastiche. Per gli appassionati, sappiate che ho una splendida Chevrolet C10 del 1963 e una moto Indian.
Avete dei consigli da dare a chi sta pensando di trasferirsi negli Stati Uniti?
Marine: Il mio consiglio è di evitare di fare paragoni con la Francia e di vivere appieno l'avventura. Ci saranno inevitabilmente lati positivi e negativi, la chiave è scoprire cosa funziona meglio per te. La mentalità e lo stile di vita negli Stati Uniti sono molto diversi da quelli francesi, ma presentano anche numerose opportunità e possibilità.
Sylvain: Per chi vuole avviare un'attività negli Stati Uniti, il mio consiglio è di non pensare come se fosse in Francia. La cultura americana è diversa e ho visto tanti panifici e pasticcerie chiudere per questo motivo. Assicurati di selezionare il visto adatto al tuo progetto e rivolgiti a professionisti del settore.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Sylvain: Avere una stabilità e magari comprare una casa.
Marine: Intraprendere un nuovo progetto avviando un'attività commerciale. Viviamo qui già 6 anni e questo gioca a mio favore.
Considerate un ritorno in Francia?
Sylvain: Al momento no... in futuro, forse.
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