Vivere viaggiando, e lavorare ovunque nel mondo grazie ad un pc portatile o un telefono. Pensiate sia impossibile? No, non lo è. Francesca Ruvolo, una ragazza romana esperta di marketing, ne ha fatto il suo stile di vita. Nomade digitale, e travel vlogger, ci racconta la sua storia.
Presentati brevemente ai nostri lettori
Francesca Ruvolo, Video Content Creator specializzata in marketing. Cresciuta a Roma, ma vivo una vita nomade dal 2015.
Sud America e Sud-est Asiatico è dove mi sento più a casa.
Ci racconti cosa vuol dire essere una nomade digitale e una travel vlogger?
Essere un nomade digitale vuol dire essere libero di vivere ovunque nel mondo, perché il tuo lavoro si svolge completamente online.
Ho incontrato i primi nomadi digitali a 24 anni, appena finita la mia laurea magistrale in marketing.
Ero in Messico per fare il mio primo viaggio da sola e, muovendomi per metà paese, ho incontrato tantissime persone che lavoravano con il loro computer in piccoli bar messicani, fra un guacamole e un ceviche.
Mi sono detta: lo voglio fare anche io!
Quindi per me diventare nomade digitale era un obiettivo, adoravo l'idea di poter essere libera di lavorare, viaggiare e vivere ovunque volessi.
Il lavoro da travel vlogger è nato dopo due anni.
Avevo già iniziato a lavorare come freelancer in campo marketing, vivendo tra Messico e Sud America.
Poi ho pensato di poter unire la mia creatività ai miei studi e iniziare a creare qualcosa di mio, smettendo così di dover lavorare per gli altri.
Vivere viaggiando è il sogno di molti tra noi, ma trovare il coraggio di farlo non è semplice. Da dove nasce la tua scelta di intraprendere questa strada?
E' stato tutto molto naturale.
Avendo viaggiato molto sin da piccola, conoscevo bene la situazione degli altri giovani, soprattutto nel Nord Europa: quando escono dall'università iniziano a lavorare e guadagnare, ma la storia in Italia era ben diversa.
Vedevo i miei amici Italiani, di qualche anno più grandi, che passavano da stage a stage fino a quasi i loro 30 anni.
Non avevo intenzione di fare quel percorso e sapevo delle opportunità di poter lavorare online.
Così ho lavorato duro, mi sono formata ulteriormente online, approfondito i temi che mi interessavano senza fermarmi, fino a quando i risultati del mio lavoro sono arrivati.
Per come sono fatta, non potevo fare altrimenti, per questo dico che per me è stata una scelta molto naturale, che non vuol dire facile.
Di solito quanto tempo ti fermi in una destinazione? Parti con un piano già in testa oppure quando arrivi decidi a seconda di come ti trovi?
Dipende tutto dal posto e da come mi trovo.
Solitamente non organizzo troppo, ne prenoto per più di qualche giorno. Quando arrivo nel posto, se vedo che mi trovo bene, posso decidere di rimanere anche per qualche mese.
E' stato così per Bali, tre anni fa: ero partita per una settimana con un volo di solo andata e poi mi è piaciuta talmente tanto che sono rimasta 4 mesi, l'anno dopo 6.
A volte invece sono più itinerante come in Sud America quando ho fatto 6 mesi in 6 paesi dalla Colombia all'Argentina.
Hai mai avuto delle esperienze negative come donna che viaggia sola e, se si, di che tipo e come le hai superate?
Fortunatamente devo dirti di no.
Cerco di stare fuori dai posti pericolosi e ho sempre alcune accortezze come: chiedere sempre ai locali se il posto è sicuro o meno, se ci sono quartieri da evitare oppure orari oltre i quali non è sicuro uscire di casa.
E potrei continuare: non bere troppo quando si esce da soli, evitare strade buie o luoghi che non sono frequentati, evitare di vestirsi in modo troppo vistoso, ad esempio con gioielli o con cose costose visibili come la macchinetta fotografica al collo.
Per me queste sono anche cose che seguirei in una città che non conosco in Italia o in Europa, in alcuni paesi so solo che devo stare più attenta.
Quali sono le prime cose che fai appena arrivi in un posto nuovo?
Chiedo ai locali!
Cosa mangiare, dove andare in spiaggia, quali posti frequentare e quali evitare, poi passo i primi giorni ad ambientarmi e se mi trovo bene resto un po'.
Tra tutti i posti del mondo che hai visitato, qual è la destinazione che ti è rimasto più affascinato e perché?
Il mio primo amore è stato il Messico con quel primo viaggio a 24 anni!
Sono partita da Città del Messico per arrivare a Cancun tutto in autobus: un viaggio pazzesco!
La natura selvaggia messicana è meravigliosa: montagne, fiumi, laghi, cenotes, oceani, giungla, cascate...trovi di tutto!
Poi il calore della gente e il cibo, mi sono sentita subito a casa lì.
Poi in verità ce ne sono tanti, ovviamente Bali, ma anche Colombia, Ecuador, Thailandia, Filippine...
Ci sveli qualche trucco per viaggiare meglio?
Non vedere il viaggio come il giro delle principali attrazioni turistiche della città.
Non dico di evitare questi posti, ma semplicemente di non perdersi tutto il resto.
Per capire bene un paese io voglio vivere come vivono i locali: cosa mangiano? cosa fanno la domenica? dove si ritrovano? che musica ascoltano?
Fare una full immersion nella loro vita e imparare qualcosa.
Spesso mi trovo a chiacchierare con i locali, se la lingua lo permette, e passare ore a conoscere la cultura di quel luogo a fondo.
Ovviamente se qualcuno ha solo qualche giorno di vacanza questo non è facile da fare, ma se ne avete la possibilità viaggiate lentamente, è tutta un'altra esperienza.
Il COVID-19 ha ostacolato i tuoi piani di viaggio, che progetti hai per il futuro?
Come anche prima del Covid...nessuno.
Spesso mi trovo ad acquistare biglietti aerei qualche giorno prima della partenza, quindi farò questo.
Quando le acque saranno più calme tornerò a viaggiare in Asia o Sud America, fino ad allora rimarrò qui in Italia o in Europa se sarà possibile.
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