Immigrazione in Nuova Zelanda: cosa sta per cambiare

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Scritto da Veedushi il 01 giugno, 2021
La Nuova Zelanda, popolare destinazione di espatrio, sta per inasprire la sua politica immigratoria. A partire dal 1 novembre 2021, i datori di lavoro che vogliono assumere personale straniero devono prima ottenere un documento chiamato Accredited Employer Work Visa.

Questo visto unico ha lo scopo di sostituire 6 tipi di visto per lavoro temporaneo tra cui l'Essential Skills Work Visa e il Long Term Skill Shortage List Work Visa. La manovra del Governo non intacca i visti per studenti, i visti per vacanza lavoro e i visti di lavoro per coniugi a carico.

Cosa cambia per datori di lavoro e candidati

Il datore di lavoro potrà assumere dipendenti stranieri solo dopo una fase di selezione per tappe. Per prima cosa deve richiedere, per lui stesso, un tipo di visto che si chiama Accredited Employer Work Visa (AEWV). In seguito le autorità competenti verificheranno che l'offerta di lavoro non possa essere soddisfatta da professionisti locali. In caso si verifichi questa condizione, il candidato straniero potrà richiedere un visto. Ma vediamo la procedura più nel dettaglio. 

Il candidato viene sottoposto ad una serie di controlli per assicurare che il suo profilo sia il più adatto a ricoprire della determinata posizione e il datore di lavoro, da parte sua, deve dimostrare che sta per assumere un professionista straniero con competenze chiave. 
In primis, il datore di lavoro deve ottenere le qualifiche di Talent Accredited Employer e Labor Hire employer. Una volta ottenute, la sua offerta di impiego viene sottoposta ad uno studio di mercato per assicurare che non ci siano professionisti neozelandesi adatti a ricoprire quella posizione.
I datori di lavoro che intendono assumere professionisti stranieri a partire dal 1 novembre 2021, devo inoltrare la domanda per l'ottenimento delle qualifiche a partire dalla fine di settembre. Le tariffe per il disbrigo di queste formalità non sono ancora note.

Superati questi passaggi è la volta del candidato che deve provare di possedere i criteri richiesti per la posizione offerta. Tra i documenti da presentare per la richiesta di visto figurano: diplomi, documenti di identità, certificato dei carichi pendenti e certificato di buona salute. Per ulteriori informazioni, visitate il sito Web dell'immigrazione della Nuova Zelanda.

Priorità alle professioni essenziali

Nel nostro articolo Perchè espatriare in Nuova Zelanda dopo la crisi, abbiamo menzionato molti dei vantaggi legati al trasferimento, comprese le buone prospettive di carriera in vari settori. In questo periodo, il governo dà ovviamente priorità ai professionisti in possesso in qualifiche che scarseggiano sul territorio. I settori con maggiore richiesta di manodopera sono quello sanitario, finanziario, informatico e dell'ingegneria. I cambiamenti sulle assunzioni in vigore tra qualche mese, scombinano gli assetti del mondo del lavoro neozelandese che si trova a fare i conti con un alto tasso di disoccupazione. Da notare che da più di anno il visto dedicato ai migranti con competenze chiave (skilled migrants) è chiuso.

E la residenza in Nuova Zelanda?

La rigida politica di immigrazione della Nuova Zelanda mira ad attrarre i migliori talenti per soddisfare le esigenze economiche del paese, soprattutto a fronte di una popolazione che invecchia. Gli stranieri che si trasferiscono per lavoro, possono ottenere la residenza?

Tanti anni di lavoro in Nuova Zelanda non danno automaticamente diritto alla residenza che può essere ottenuta solo in base alla tipologia e alla durata del visto. Il limite di età per inoltrare la richiesta è 55 anni. Dato che l'elaborazione della pratica potrebbe richiedere del tempo, va inoltrata con largo anticipo. A questa regola fa eccezione chi è in possesso del visto di lavoro Work to residence che può fare domanda anche dopo aver compiuto 55 anni.

Nel secondo caso rientrano i cittadini stranieri, di età superiore ai 55 anni, in coppia con un/una neozelandese. Possono fare domanda per un partnership visa che apre la strada alla residenza permanente. La condizione per fare domanda è che il/la partner non abbia compiuto 55 anni. Attenzione! Il partership visa non dà diritto all'ottenimento della pensione in Nuova Zelanda. A questo scopo bisogna richiedere un visto speciale, che dura due anni, dedicato ai pensionati che hanno più di 66 anni. Per fare domanda bisogna soddisfare una determinata lista di criteri. 

La terza opzione include gli imprenditori in possesso di un visto per affari. Le condizioni per l'ottenimento della residenza sono comunque abbastanza proibitive nel senso che gli investimenti da fare sono ingenti.